FRANCO
ARMINIO ED EUGENIO BENNATO
A
MACCHIAGODENA PER I GRANDI EVENTI
“I
BRIGANTI TRA STORIA, MITO, LEGGENDE E AMORE PER LA LIBERTÀ”
A
Macchiagodena e Sepino a partire dal 16 maggio 2023
Macchiagodena, 12
maggio 2023 - Franco
Arminio ed Eugenio Bennato, ma
tanta altra storia e numerosi libri con il Comune di Macchiagodena e Turismo è
Cultura Regione Molise. Diversi gli eventi in questo mese di maggio nel paese
isernino, nell'ambito del progetto “I
briganti tra storia, mito, leggende e amore per la libertà”. Poesia, libri,
scuola, teatro, musica, natura. Il tutto prende inizio proprio da
Macchiagodena, martedì 16 maggio 2023, alle ore 18, nella Biblioteca Comunale,
con il poeta e paesologo Franco Arminio
e i suoi “Versi poetici e il libro Sacro
Minore”. Giovedì 18 maggio, alle ore 18, ci si sposta a Sepino, dove nella
Sala Santo Stefano si tiene “Storia
d'amore e morte e de briante”, melologo del professore Maurizio Ferrante, rappresentazione teatrale a cura di Officina
Creativa Aps. Venerdì 19 maggio, alle ore 18,30, si ritorna a Macchiagodena,
nel Castello Baronale, per il convegno “I
briganti tra storia, mito, leggende e amore per la libertà”, con Eugenio Bennato, Antonio D'Ambrosio, Paolo
Franzese, Antonio Salvatore e Nadia
Verdile. Previsto anche un intervento di studentesse e studenti dell'Iiss
“G. Lombardo Radice” di Bojano, dirigente scolastica Anna Paolella, con “La
rappresentazione del brigante”; Fatima
Fraraccio, direttrice artistica, modera il convegno. Sempre venerdì 19
maggio, alle ore 21, in Piazza Ottavio de Salvio, si tiene lo spettacolo
teatrale-musicale “Anime Briganti”,
con Alessia D'Alessandro, Enrico
Varriano, Patrizia Civerra, Michele Di Cillo, Luca Umberto Belnudo, Francesco
Vitale; testi di Francesco Vitale,
musiche originali di Alessia
D'Alessandro. Sabato 20 maggio, alle ore 8,30, da Piazza Ottavio de Salvio,
parte la passeggiata “Sulle orme dei
briganti”, con l'Associazione Sentieri in Quota. Sabato 20 maggio, alle ore
21,30, in Piazza Ottavio de Salvio, c’è l’esclusivo concerto “Vento Popolare”, con il maestro Eugenio Bennato, Ezio Lambiase
(chitarra classica, elettrica), Mujura
(chitarra acustica, basso, voce), Sonia
Totaro (voce, danza), Francesca Del
Duca (percussioni, voce); Greta
Rodan, scrittrice, presenta il concerto. La partecipazione agli eventi di
Macchiagodena e di Sepino è aperta a tutti. Con il Comune di Macchiagodena e
Turismo è Cultura Regione Molise sono protagonisti durante le giornate del
progetto “I briganti tra storia, mito,
leggende e amore per la libertà”, tra gli altri, anche: Officina Creativa
Aps (Sepino), Associazione Sentieri in Quota (Macchiagodena), Pro Loco
(Macchiagodena), Associazione Culturale "Maccle de Godini"
(Macchiagodena), Borghi della lettura, Iiss “G. Lombardo Radice” (Bojano). Domenica
21 maggio, a Macchiagodena, ci sono i festeggiamenti in onore di San Nicola,
con ancora altri eventi per tutta la comunità e per chi viene da fuori.
«Con
la messa in programma del progetto “I
briganti tra storia, mito, leggende e amore per la libertà” abbiamo voluto porre
al centro dei nostri eventi l’arte e la cultura nelle sue molteplici espressioni
– afferma il sindaco di Macchiagodena, Felice
Ciccone -. Il nostro percorso sul brigantaggio è inserito nel contesto del
più ampio progetto “Genius Loci. Portami un libro e ti regalo l’anima”, che negli
ultimi anno ha dato tanto lustro al nostro paese. L’obiettivo di Macchiagodena,
l’obiettivo nostro, resta sempre quello di promuovere il territorio attraverso
la cultura, l’unico elemento di sviluppo delle società. Proprio per questo
siamo molto orgogliosi che protagonisti di rilievo dei nostri appuntamenti siano
anche i giovani e la scuola. La storia dei briganti ha sempre affascinato la
collettività in ogni parte d’Italia, anche qui a Macchiagodena, che ha il suo
brigante Caprannunzio. Lui, per amore vero nei confronti della sua terra. si
ribellò ai padroni oppressori. L’idea progettuale è quella di riportare in vita
la storia dei briganti ancora presente sulle nostre montagne. Ringraziamo la
Regione Molise che ha condiviso e sostenuto il nostro progetto e tutte le
associazioni e gli enti che hanno partecipato a qualsiasi titolo. Motivo di
orgoglio per noi è anche essere riusciti
a portare nel nostro piccolo paese artisti e scrittori del calibro di Franco Arminio ed Eugenio Bennato, il cui impegno volto al recupero dei valori
dell’identità culturale meridionale e dell’orgoglio storico e civile nostro è
continuamente rinnovato. Tutto ciò acquista ancora più rilevanza proprio in
questo particolare momento storico, mentre in altre sedi si parla di autonomia
differenziata».
FRANCO ARMINIO
Franco
Arminio è nato e vive a Bisaccia, centro dell'Irpinia orientale in provincia di
Avellino. Collabora con diverse testate locali e nazionali come "il
manifesto", "Il Mattino" di Napoli, "Ottopagine",
"Corriere del Mezzogiorno", ed è animatore del blog "Comunità
Provvisoria". Paesologo, Arminio racconta i piccoli paesi d'Italia, e ha
realizzato anche vari documentari. Nel 2009, con Vento forte tra Lacedonia e
Candela. Esercizi di paesologia (Laterza) ha vinto il Premio Stephen Dedalus
per la sezione "Altre scritture". Nel luglio 2011, con Cartoline dai
morti (Nottetempo) ha vinto per la seconda volta il Premio Stephen Dedalus per
la sezione "Altre scritture".Tra i suoi libri: Viaggio nel cratere
(Sironi, 2003), Circo dell'Ipocondria (Le Lettere, 2006), Vento forte...
LIBRO DI FRANCO ARMINIO
Sacro Minore
(Einaudi)
Franco
Arminio negli ultimi anni ha messo a punto un modo assai originale di portare
in giro la poesia. Il suo non è propriamente un reading, anche se legge versi
dai suoi libri e in particolare da quello appena uscito, Sacro minore. Non è uno spettacolo teatrale, non è un dialogo coi
lettori, ma un po’ tutte queste cose intrecciate assieme. La sua si potrebbe definire
una cerimonia lieta e pensosa: c'è spazio per il nostro lato dolente, come se
ogni incontro fosse una sorta di federazione delle nostre ferite, e c'è spazio
per la voglia di lietezza e di comunità che non possiamo più permetterci di
trascurare. Sono incontri in cui il pubblico e il luogo sono assai importanti:
ogni evento è unico e irripetibile.
SEPINO
“Storia d'amore e morte
e de briante”
Introduzione
storica al brigantaggio nella Valle del Tammaro, Patrizia Iamartino. Presentazione del libro "Fuite, ri briante so turnate”, Antonio Tammaro. Rappresentazione
teatrale a cura di Officina Creativa del melologo del professore Maurizio Ferrante dal titolo “Storia d'amore e morte e de briante”
(che narra la tragica vicenda dei coniugi Fusco-Cinelli
trucidati dai briganti in territorio di Sepino presso il fiume Tammaro).
EUGENIO BENNATO
La
musica di Eugenio Bennato arriva in tutto il mondo. Il cantautore è uno dei
fondatori della Nuova Compagnia di Canto Popolare nel 1969. Una carriera dai
grandi successi la sua. Eugenio Bennato porta tanti elementi provenienti da
tutto il globo all’interno della musica napoletana e meridionale in generale.
Nel 1976 Bennato ha fondato anche i Musicanova insieme con Carlo D’Angiò. Negli
anni Settanta c'è il momento anche del neapolitan power, un movimento che diede
vita a una nuova scuola napoletana unendo gli elementi della tradizione con
quelli dei più svariati generi musicali. Oltre che con le varie formazioni
dialettali, Eugenio Bennato si è messo in luce anche come autore di colonne
sonore. Grande successo nel 1986 con il brano Sole sole. Nel 1990 prende parte
al Festival di Sanremo assieme a Tony Esposito, presentando il brano Novecento
aufwiedersehen. Fonda nel 1998 il movimento Taranta Power, per cercare di
promuovere la taranta, musica tradizionale del Sud Italia, attraverso non solo
la musica, ma anche il cinema e il teatro. Torna sul palco di Sanremo, dopo una
serie di importanti esperienze internazionali, nel 2008 con il brano Grande
Sud. Eugenio Bennato è uno dei cantautori più apprezzati, oltre che un
autentico portavoce della cultura del meridione italiano. È laureato in fisica.
Ha vinto il Nastro d’argento per la miglior colonna sonora nel 1999 per La
stanza dello scirocco. Nel 2018 ha suonato davanti al Parlamento europeo di
Bruxelles in occasione della giornata per i diritti umani. Ha scritto i libri
"Brigante se more. Alla scoperta
della musica del Sud" e "Ninco
Nanco deve morire. Viaggio nella storia e nella musica del Sud". È in
tour con il concerto Vento Popolare.
LIBRO DI EUGENIO
BENNATO
Ninco Nanco deve
morire. Viaggio nella storia e nella musica del Sud
(Rubbettino Editore)
Ci
sono musiche e parole che più che la volontà dell’autore interpretano il
sentire di un popolo intero, e proprio per questo sfuggono di mano al proprio
creatore diventando patrimonio comune e assurgendo al livello di veri e propri
“canti popolari”. “Ninco Nanco Deve Morire” è un libro che offre al lettore una
ricostruzione del percorso di ricerca di Bennato non solo nella storia del Sud
Italia, ma anche attraverso le sue tradizioni musicali. Questa nuova fatica
letteraria ha il pregio di essere divulgativa a tutto tondo, affiancando una
breve digressione sul fenomeno del brigantaggio in Italia e sui suoi principali
protagonisti ad una ancora più interessante retrospettiva sulle sue ricerche
sul campo condotte a partire dagli anni settanta dallo stesso autore nel
Meridione d’Italia. Introdotto dall’interessante prefazione dello scrittore
Pino Aprile, il libro dopo una contestualizzazione storica sulla fine del Regno
delle Due Sicilie e delle conseguenti sanguinose repressioni dei Savoia, si
sofferma sulle figure di Ninco Nanco e Michelina De Cesare, due briganti
diventati simbolo della lotta contro i conquistatori, per poi offrire anche
alcune riflessioni sulla nuova storiografia del brigantaggio e sul fenomeno
dell’emigrazione.
ANTONIO D'AMBROSIO
Antonio
D’Ambrosio, vive a Termoli. Già segretario della Camera del Lavoro di
Campobasso, è stato membro della Segreteria Regionale e del Consiglio Nazionale
della Cgil. Giornalista, collabora con «Telemolise» e con riviste e giornali
locali. Direttore del quotidiano «La Voce del Molise». è stato presidente del
Consiglio regionale del Molise e consigliere regionale per tre legislature. Tra
le sue pubblicazioni, Pace si scrive senza H (Arti grafiche La Regione, 1994),
W il Primo Maggio (Stefano Leone Editore, 2006), Campobasso città giardino
(Arti grafiche La Regione, 2016).
LIBRO DI ANTONIO
D'AMBROSIO
Al suono della Tofa.
Storia degli oppressi contro gli oppressori nel Molise dall’Unità d’Italia al
Novecento. Argomento che tratta D’Ambrosio: “Pace, Guerra e Fuoco scacco matto
al Re!” Un Capitolo dal libro di prossima pubblicazione.
PAOLO FRANZESE
Paolo
Franzese già dirigente archivista del Ministero per i Beni e le Attività Culturali
e per il Turismo, ha diretto gli Archivi di Stato di Perugia e di Napoli e le
Soprintendenze archivistiche e bibliografiche delle regioni Piemonte-Valle
d’Aosta e Campania. Ha curato il riordinamento di numerosi archivi storici, fra
i quali quelli dei Ministeri degli Affari Esteri del Regno di Napoli durante il
Decennio francese e della Presidenza del Consiglio dei ministri del Regno delle
Due Sicilie, pubblicandone il rispettivo inventario. È anche curatore de Gli
archivi di Giovanni e di Giuseppe Tescione presso la Biblioteca comunale
Giuseppe Tescione – Centro Culturale «S. Agostino».
LIBRO DI PAOLO FRANZESE
Il Mezzogiorno d’Italia
fra unificazione nazionale e brigantaggio (Rubbettino
Editore)
Nell’estate
del 1862 il giovane Stato italiano si trova ad affrontare contemporaneamente la
nuova offensiva, politico-criminale, del “brigantaggio” e il tentativo di
Garibaldi di liberare Roma dal dominio pontificio, poi conclusosi con il
tragico scontro in Aspromonte con le truppe italiane. Le relazioni dei prefetti
di Terra di Lavoro e di Principato Ultra di agosto-settembre di quell’anno
sottolineano la gravità della situazione. Entrambi i problemi risultano
connessi alla “questione romana”, l’esigenza cioè di riunire all’Italia quanto
resta del dominio temporale del papa e soprattutto la città di Roma, da dove
partono le direttive e il sostegno di Francesco II di Borbone alle attività
delle bande. Un particolare rilievo è dato ai legami fra queste emergenze e la
tutela assicurata a Pio IX da Napoleone III, che impedisce la soluzione della
questione, e all’ambivalente atteggiamento dell’opinione pubblica verso
Garibaldi, considerato allo stesso tempo vero interprete degli ideali della
patria e promotore di un’impresa che potrebbe provocare una guerra civile e
l’intervento della Francia, mettendo così a rischio l’unità nazionale appena
raggiunta.
ANTONIO SALVATORE
Antonio
Salvatore è espressione di rilievo della cultura e dell'università molisana,
con Laurea Triennale in Conservazione dei Beni Culturali, Laurea Specialistica
in Archeologia, una doppia Laurea in Scienze Politiche e Relazioni
Internazionali e Laurea in Storia Contemporanea. Studioso
della storia d'Italia e dei fenomeni legati al brigantaggio, dottorando in
Storia Contemporanea con una tesi sul brigantaggio.
ANTONIO SALVATORE
Lo
storico Antonio Salvatore interviene anche sul libro di Federico Di Bartolomeo,
Caprannunzio (Edizioni Enne). Tante
le novità frutto delle sue ricerche e dei suoi studi.
NADIA VERDILE
Nadia
Verdile vive a Caserta, le sue radici sono molisane. Scrittrice e giornalista,
collabora con il quotidiano «Il Mattino». Ha diciassette libri all’attivo e ha
curato sette volumi didattici; suoi saggi sono pubblicati in riviste nazionali
ed internazionali. Relatrice in convegni e seminari di studio, come storica, da
anni, dedica le sue ricerche alla riscrittura della Storia delle Donne
collaborando con la Fondazione Valerio per la Storia delle Donne, la Colorado
State University per il progetto Female Biography Project, la Società per
l’Enciclopedia delle donne. È direttrice della Collana editoriale “Italiane” di
Pacini Fazzi Editore. Sue voci nell’Enciclopedia Treccani. Ottimista di natura,
è intollerante verso stereotipi e pregiudizi.
LIBRO DI NADIA VERDILE
“Michelina Di Cesare. Il coraggio
della libertà” (Pacini Fazzi Editore)
Sbandati,
partigiani, criminali. Chi furono le brigantesse e i briganti che nel meridione
della neonata Italia, all’indomani dell’unità o dell’annessione, misero sotto
scacco un intero paese, una nuova nazione? Raccontare la loro storia vuol dire
narrare la storia di popoli che furono al centro di disegni politici che di
loro non tennero conto ma che di loro si servirono per creare, o stabilizzare,
una nuova classe dominante. Da qualsiasi punto di osservazione la si guardi, la
vita delle contadine e dei contadini del sud fu un’esistenza di stenti, fame,
privazioni e tale fu, in quel tempo, in tutti gli Stati in cui il rispetto per
l’essere umano non era ancora contemplato. Quindi ovunque. I briganti ce li
raccontarono e ce li descrissero come criminali antiunitari, come semplici
continuatori di una tradizione illegale. Disobbedire fu una necessità. Per le
donne fu ancora più difficile e complesso. Chi erano le brigantesse? Sui monti,
nei boschi, alla macchia, decine e decine di giovani donne combatterono una guerra
nella guerra. In questo contesto si inserisce la vicenda personale e poi
pubblica di Michelina Di Cesare che se non fosse diventata brigantessa sarebbe
rimasta solo un numero inconsapevole tra i numeri a molti zeri dei poveri tra i
poveri. Ho ricostruito la vicenda personale di Michelina. Là dove l’assenza di
documentazione mi ha impedito di raccontare fatti dimostrabili, il vero
storico, ho fatto appello al vero poetico studiando la storia degli usi, delle
tradizioni, dell’economia e della medicina di quegli anni in Terra di Lavoro,
il Casertano, che allora era la più estesa provincia delle Due Sicilie prima e
dell’Italia poi.
RAPPRESENTAZIONE IISS
BOJANO “G. LOMBARDO RADICE”
La
rappresentazione del brigante. Percorso trasversale sul tema della rappresentazione
del brigante declinato in vari ambiti culturali: cinematografia, letteratura,
iconografia, musica. Classe IV A Liceo Scientifico, con Arianna Caccavelli,
Elisa Doganieri, Manuela Doganiero, Serafina Molino, Chiara Pacitto, Cristiana
Perrella, Sara Romano e Luca Zito, accompagnati dalle docenti Enrica Garofalo
(Italiano e Latino) e Teresa Emilia Meo (Storia e Filosofia).
SPETTACOLO
TEATRALE-MUSICALE
Anime Briganti
Macchiagodena
custodisce i segreti del brigante Nunzio Di Paola, detto Caprannunzio: operava
con la sua banda in quel territorio, rifugiandosi in prossimità della Morgia
Quadra. In “Anime Briganti” tornano a vivere le ombre di alcuni personaggi
dell’epoca, fra storia, leggenda e ricostruzioni teatrali: lo stesso Di Paola,
un suo compagno d’arme, la levatrice che lo ha visto nascere, ma non manca la
voce delle vittime del brigantaggio e un cantastorie, che introdurrà il
pubblico in quei fatti e in quegli eventi.
PASSEGGIATA CON
ASSOCIAZIONE SENTIERI IN QUOTA
Sulle orme dei briganti
L’associazione
Sentieri in Quota - MTB e Trekking Macchiagodena sabato 20 maggio offre “Sulle
orme dei briganti”. Una passeggiata che prevede: ritrovo in Piazza Ottavio de
Salvio a Macchiagodena alle ore 8,30, proseguimento verso il territorio montano
del paese. Si toccano i sentieri Lipu e Boccafolle. Il rientro è previsto per
le ore 12,30. Informazioni tecniche del trekking: km 11, dislivello 450 m,
tempo di percorrenza 3 ore e 30 minuti circa, difficoltà E (escursionistico).
Consigliati giacca impermeabile, borraccia, ombrello e, soprattutto, scarpe da
trekking. L’evento sarà coordinato dalla Guida Aigae Giuseppe Carrino. Dato il
panorama storico che fa da sfondo a tale evento, esso sarà arricchito da
racconti sul brigantaggio, nonché da nozioni su flora e fauna caratteristiche
del territorio macchiagodenese e molisano in generale.
CONCERTO DI EUGENIO
BENNATO
Vento Popolare
Concerto
Vento Popolare, Eugenio Bennato è accompagnato dal suo ensemble formato da Ezio
Lambiase (chitarra classica e elettrica), Mujura (chitarra acustica e basso),
Sonia Totaro (voce e danza), Francesca Del Duca (voce e percussioni). Il
concerto presenta i brani del nuovo album e i grandi classici che hanno segnato
la sua quarantennale carriera, per un evento che rappresenta la tappa più
significativa di un infinito tour mondiale. Vento Popolare, il canto libero di
un artista, vera coscienza “popolare” dei nostri giorni, sinonimo di
condivisione di culture, rispetto delle differenze, contatto umano e solida e
ferma contrapposizione alle logiche a senso unico del profitto e dell’egoismo.
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Disponibili a fornire ulteriori informazioni:
scrivere presso macchiagodena2021@gmail.com, indicando Nome e Cognome dell’operatore
dell’Informazione, Nome della Testata Giornalistica, e numero di telefono per
essere raggiunti;
contattare Giuseppe Rapuano (giornalista
professionista, n. tessera 060838, mobile: +39 331 8394547, e-mail: giusepperapuano@pecgiornalisti.it, e-mail: pepperapu@libero.it).
In allegato:
La foto di Franco Arminio
La foto di Eugenio Bennato
La foto del sindaco di Macchiagodena, Felice Ciccone
Sito Internet del Comune di Macchiagodena:
http://www.comune.macchiagodena.is.it
SE RITENETE, INVIATE UN AVVISO DI
AVVENUTA PUBBLICAZIONE O MESSA IN ONDA PRESSO: macchiagodena2021@gmail.com
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