giovedì 1 maggio 2025

Giusy Frisina :" Simboli; Lunedi dell'Angelo "

 

SIMBOLI

(A Papa Francesco)

 

Le pagine del Libro che si scompagina

Al soffio leggero del vento d’aprile

Finita la Messa.

E tu vivo e morto

Il volto velato per sempre

La povera cassa di legno

Il bianco del voto e il rosso del cuore

Ai piedi le vecchie scarpe nere

del cammino che pareva interminabile

Per le tormentate strade del mondo.

 

Ma nella piazza ora aspettano invano

Quell’ultima parola squadernata

In un volo inatteso di uccelli

Nel cielo più azzurro di Roma -

Un umile carro bianco

a trasportarti senza un fiore

Nell’ultimo viaggio tra le ali di una folla

Immersa nel silenzio irreale

Di un meriggio qualsiasi che si fa storia.

 

Nel tempio rimangono per sempre

Due uomini seduti - intenti

Uno di fronte all’altro:

Hanno sentito per un attimo

Il soffio del tuo spirito

che forse un giorno basterà a salvarli -

Ma non so se questo tempo malato

Potrà vedere la luce della misericordia

Che ondeggia nelle fiamme dell’altare

E nell’umile tomba che ti accoglie

E nel tuo sonno risvegliato appena

Da quella rosa bianca apparsa ora

Sulla lastra di pietra col tuo nome.

 

 

LUNEDI DELL’ANGELO
(A Papa Francesco, Papa teopatico)

La pietra rotolata
e l’Angelo ad annunciarlo
a quatto donne innamorate
che la morte non esiste
da più di duemila anni
risuona fino a noi
e per noi ciechi e sordi
nel rimbombare del mondo -
E proprio oggi tu solo
a darne testimonianza
nel Lunedi dell’Angelo
con la tua uscita di scena
e la tua entrata invisibile
nella casa del Padre -
Tu che ci lasci soli
in questa catastrofe inarrestata
Tu che venivi dalla fine del mondo
e ci hai accompagnato sull’orlo
della fine del mondo…
Oppure no – Proprio no
rispondi sorridendo –
È proprio questa la tua testimonianza più forte
Che non è detta l’ultima parola
Tu che hai aperto tutte le porte
Su questa indistruttibile speranza
Su questa interminabile preghiera
Dell’umanità vera
Che ti cerca e che cerca 
Instancabile
Una parola di pace -
Ma è quella pietra rotolata
E tu oggi come l’Angelo
ad annunciare
la speranza più forte…
che non esiste la morte.

(Scrive Javier Cercas – il folle senza Dio
che aveva chiesto al folle di Dio 
in cambio del libro che scriveva per lui 
se sua madre dopo la morte
avrebbe visto suo padre 
come credeva fermamente -
E Lui che non rispondeva…
Ecco che oggi gli ha risposto

dopo la fine del libro)

 

 

 

 

 

 

 

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