Luci nella notte
Il vento è qui
forte di mille spiriti
raccolti
nelle vallate ripide
dell’aria
mi penetra la pelle
vibra nella vela tesa
dell’anima
voce senza parole, evoca il
vento
liberi spazi in fuga sopra il
mare
leggende di presenze
inafferrabili
nel respirare vasto delle
onde
sciabordare di luci nella
notte
su spiagge di stupore senza
voce
e zampillare vivido di stelle
e orizzonti in cui nascono
dal buio
le grandi albe silenti
all’ancora di pietre
solitarie
la vela ascolta
Non so
Non so che sia
che così forte pulsa incontro
all’onda
di questo bronzo che mi
chiama. Pare
una luce nell’ombra d’una
storia
che ha perduto parole
un sentore di vento già
fuggito
da un cielo senza veli, e tu
non sai
altro che quella fuga. Si sconfina
l’aria del mio cercare, il
tempo sfuma
senza peso, l’abbaglio d’un
messaggio
ha sorriso d’enigma
E non ha un volto il Vero
ma infiniti riverberi sul
mondo
della sua luce di silenzio, e
vive
in ogni traccia il suo sapore
d’anima.
Pace nelle domande, tutto chiama
tutto risponde, c’è un sapere
antico
in ciò che ignoro. Ho l’anima dovunque
e una farfalla nuova nello
spirito
fresco dei giorni.
Alta marea
Ad occhi chiusi corrono
cavalli
con zoccoli leggeri sulla
sabbia
fine della memoria. Odo vibrare
nella spiaggia profonda i
miei pensieri
taciuti, le parole non osate,
quell’ attendere muto
senza coraggio né paura
quello spazio nel cuore
che ha forma di qualcosa che
non c’è.
Spengo il galoppo dei
ricordi. Ascolto
un fruscio di risacca. Da lontane
profondità d’oceani risale
l’alta marea dell’anima.
Lida De Polzer ha sempre prodotto poesia di grande sostanza e profondità, espressa con una verbalità composta ed essenziale, calda e asciutta, rastremata quanto basta per avvincere saldamente il lettore al testo poetico. In queste poesie mi pare che la sua ricerca si sia orientata verso una maggiore fluidità ritmica e una misura metrica più ampia e distesa.
RispondiEliminaPasquale Balestriere