sabato 5 agosto 2023

Eugenia Serafini :" Il preside che camminava sui rami di pino e i racconti della luna " di Silvana Lazzarino

 

Grande successo per Eugenia Serafini artista internazionale alla Galleria Arte Sempione a Roma. dove lo scorso 24 giugno 2023 è stato presentato il suo libro di racconti “Il Preside che camminava sui rami di pino e  i racconti della luna” (edizioni Artecom 2019)

Dove si rincorrono ricordi e nostalgie di poetiche emozioni tra passato e presente, in cui ridisegnare il nuovo tempo nel ricontattare la propria autenticità, conduce l’opera di Eugenia Serafini artista di fama internazionale molto appressata dal pubblico e dalla critica, per il saper restituire ogni volta attraverso i diversi linguaggi della sua arte aspetti vicini e lontani, tangibili e sognati legati al percorso dell’uomo tra speranze, desideri e attese. Poeta, performer e installazionista ambientale di gran talento e spessore emotivo, nonché autrice di fiabe, racconti e giornalista, Eugenia Serafini ha restituito il respiro della vita nella sua concretezza e nella sua chiave metafisica tra luci e ombre, verità e mistero dove recuperare quell’ascolto di sé e degli altri a partire da un nuovo dialogo con la Natura basato sull’armonia e il rispetto.

Alla Galleria Arte Sempione a Roma lo scorso 24 giugno 2023, è stato presentato il libro di racconti di questa straordinaria artista in cui il tempo sembra fermarsi per ritrovare la magia della fiaba e del sogno da cui lasciarsi trascinare, mettendo da parte logica e condizionamenti dettati da principi e schemi cui spesso si è ancorati per condizionamenti e abitudini anche sociali. Il titolo di quest’opera “Il Preside che camminava sui rami di pino e i Racconti della Luna.” (Ediz. Artecom. 2019)“ già sintetizza l’atmosfera dalle tinte surrealiste che si respira nei racconti dove anche un personaggio reale può essere parte di un universo in cui tutto accade e si sviluppa spontaneamente e in modo inaspettato, mentre  la natura conduce  sguardi e pensieri entro scenari sospesi tra la terra e ill cielo.

 Ad accompagnare il pubblico presente all’incontro in questo viaggio dentro ricordi e sogno tra realtà e immaginazione dove si muovono e agiscono personaggi di fantasia, ma anche realmente vissuti, come pure ambienti e luoghi ancora presenti, e altri frutto dell’immaginazione, sono stati la moderatrice dell’evento Maria Rizzi, famosa scrittrice, Silvana Lazzarino giornalista, autrice e poeta che ha dedicato all’artista una relazione sul suo percorso, Sandro Angelucci poeta, saggista e critico letterario che ha rivolto alla protagonista Eugenia Serafini alcune domande in riferimento ai racconti dandole l’opportunità di descrivere  molto della sua ricerca artistica e della sua passione per la Natura e per Galilei. Le letture dei racconti da parte della stessa Eugenia Serafini con Nicolò Giuseppe Brancato, dall’interpretazione eccellente, hanno permesso ai presenti di calarsi emotivamente nelle vicende dei protagonisti.

Se da una parte si è potuto constatare come un uomo quale Bernini manifestasse un carattere deciso e irascibile dietro quella sua genialità, dall’altro non è mancata l’ironia con cui viene ricostruito l’incontro tra due figure di grande spessore del cinema e della letteratura quali Fellini e Marialuisa Spaziani, senza dimenticare la magia del sogno racchiusa negli sguardi del vecchio e della bambina nel racconto di chiusura “Storia di un cuore bambino”.

A guidare il lettore entro queste storie ironiche e visionarie, empatiche ed emozionanti sono la prefazione di Marcello Carlino e la postfazione di Nicolò Giuseppe Brancato, unitamente alla copertina e alle illustrazioni della stessa Eugenia Serafini. Disposti in ordine cronologico, i racconti racchiudono disincanto per aprire alla meraviglia e allo stupore con cui guardare fatti e accadimenti ripensandoli sotto un’altra visione, distante da ogni previsione e calcolo appartenenti al lato mentale che rallenta quell’aspirazione alla libertà di pensiero e improvvisazione proprie dell’intuizione. Se alcuni di essi aprono all’inverosimile, altri proiettano entro scenari inattesi e fantastici, ma tutto è sotteso da un respiro di leggerezza dove ogni situazione accade per caso e dove le emozioni sono imprevedibili nel loro esprimersi.

I racconti di Eugenia Serafini aprono a nuove prospettive che mettono in campo le indagini mentali ed emozionali talora imprevedibili e sorprendenti. Come scrive Marcello Carlino nella prefazione: “L’infanzia e il meraviglioso, indotto dalla fiaba, scandiscono il racconto di una bambina e di un vecchio che finisce per recuperare una dimensione bambina: entrambi hanno lo sguardo rivolto al cielo, che è l’oltre in cui si proietta la loro speranza, che è la figura stellata della loro utopia. Siedono il vecchio e la bambina dinanzi ad uno spazio interminato nel quale una promessa di felicità sembra potersi tenuamente delineare, bucando la realtà; e intanto un violino suona: Eugenia Serafini guarda a Chagall. Si ispira alla sua grazia”.

Proprio perché nell’arte di Eugenia Serafini è centrale il tema della natura con cui ritrovare una vera e propria armonia, dopo i saluti iniziali dell’organizzatore e coordinatore degli eventi della Galleria, Mario Borgato, è stato proiettato il videoNuvola” che testimonia uno dei progetti più interessanti riguardo le installazioni ambientali, portato dalla Serafini nel 1994 a Roma all’Eur al Colosseo quadrato. In questo video si osserva come l’installazione, composta da tre lunghi cartoni che scendono lungo le gradinate accompagnati dall’artista in una danza armoniosa, restituisca i cicli della natura nell’espressione dei suoi elementi quali aria, acqua, terra e fuoco. Le immagini riprodotte su questi cartoni che scendono dai gradini diventano l’immagine di una cascata di onde, mostrando colori vivaci in cui sono impresse farfalle, piante, delfini a simboleggiare il percorso della vita nei suoi elementi dove ad ogni notte segue il giorno.

A proposito di installazioni, da citare anche “Fossili di Petrolio nel Giardino InCANTATO e Domino- Dominio” realizzata da Eugenia Serafini con il gruppo dei Poeti-Performer “l’Ensemble Eugenia Serafini e I poeti dell’Onda” al MACRO Asilo di Roma in occasione della IV edizione del Festival delle Arti Nuvola creativa soltosi nel settembre 2019 ideato e curato dall’architetto Antonietta Campilongo. Sempre al Macro di Roma nel dicembre del 2019 Eugenia Serafini ha restituito il suo “Autoritratto” ripercorrendo i momenti più significativi della sua attività, con la partecipazione di Luigi Rendine attore, regista e direttore dell’Accademia di Arte Drammatica Pietro Scharoff di Roma, e con “l’Ensemble Eugenia Serafini e I poeti dell’Onda”,

Coniugando diverse espressioni dell’arte figurativa, visiva, gestuale, l’artista ha definito una prospettiva emozionale dove la corporeità, il gesto e la voce riacquistano nuova espressione per un discorso di arte totale portata dalla sinergia tra performance, teatro e poesia. Questo per sottolineare come Eugenia Serafini abbia guardato nel proprio percorso ad una contaminazione tra le arti utilizzando e fondendo gli apporti di diversi rami creativi: da quello visivo-digitale a quello teatrale e poetico e musicale. In questo senso le sue installazioni performance mirano a creare una nuova sinergia di emozioni coinvolgendo più sensi e in questa prospettiva rientrano opere di performance e recitazione di grande suggestione come quelle riferite a “Canti di cAnta stOrie”, Roma 2008 e l’installazione “Nuvola” di cui si è parlato prima, portata fuori presso l’ambiente dell’Eur sotto il Colosseo quadrato a Roma.  Accanto a tematiche legate alla natura e all’ambiente, vi sono altri contesti da lei affrontati come il discorso sulla donna e su diritto di libertà, e poi il tema delle migrazioni o quello drammatico dei Desaparecidos degli anni ’70 in America Latina. Tematiche che lei ha restituito entro un linguaggio legato ai ritmi della performance mettendo in scena i suoi testi poetici raccolti in buona parte nel testo “Canti di cAnta stOrie”.  L’aspetto del sogno viene sottolineato nella premessa a quest’opera dal Professor Mario Verdone con queste parole: “Il sogno- come appare dalle sue composizioni scritte-  è l’’humus’ vero che produce le ‘rivelazioni’: il sogno di Alice, del viaggiatore, della sposa e dell’immigrato calabrese, dell’esule e del ‘pescatore di sogni’: sogni dalla tensione alta vibrante, che svelano originalità e personalità, femminilità e ingenuità mai perduta, linfa vitale di ogni momento di vita, vissuto in un tempus dove cerca instancabilmente, naturalmente, la sorpresa e l’armonia.”.  


Silvana Lazzarino

(giornalista pubblicista, autrice, poetessa)

 

1 commento:

  1. La nostra Associazione Insieme per la Cultura, conosciuta con l'acronimo I.P.la C., ha avuto l'onore di presentare l'Artista Eugenia Serafini il 24 giugno presso la Galleria Arte Sempione e ha vissuto un incantesimo tra proiezioni di video con installazioni, letture commoventi dell'Autrice e del marito Nicolò Giuseppe Brancato, la relazione, postata in questa pagina dal grande Nazario e l'intervista a Eugenia del Poeta Sandro Angelucci. Un evento indimenticabile. Ringrazio l'Autrice e i suoi compagni di viaggio e li abbraccio ammirata estendendo la stretta al nostro Condottiero,

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