sabato 5 agosto 2023

Giovanna De Luca " Civetta, D'estate, I Poeti "

 

CIVETTA

 Singhiozza in mezzo ai rami, il piccolo rapace.

 Ogni estate lo sento, accompagna le ore

 con quel grido in due tempi.

 È un richiamo d’amore?

 Da un albero ad un altro, più vicino e lontano

 lo perdo e lo ritrovo sopra l’onda del vento.

 Tu mi piaci, civetta, né ti penso notturna,

 oppur malaugurante.

 Io vorrei decifrare quel tuo singulto

 continuo e misterioso, che talvolta mi prende

 e quasi mi affratella.

 


D’ESTATE

 

Le lunghe sere d’estate

screziano l’aria che lenta s’imbruna.

Attendo il cielo scuro

e l’aereo che brilla tra le nuvole.

Di te il ricordo prende forma

- così, senza dolore.

Altro amore batte dietro

quella finestra che s’accende,

altro pensiero, altre parole.

Sia con loro il tempo,

ripeto piano,

lunghi l’estate - e i giorni .

  

I POETI

 

I poeti scrivono la notte,

il corpo stanco e la mente in subbuglio.

Cercano nel silenzio le risposte

indagano nel buio le ragioni.

I poeti scrivono la notte

parlano con il cielo e con le stelle

invocano la luna e l'ombra scura

di un cipresso piantato nel giardino.

Se una fessura s'apre tra le nubi

brillano le parole

come diamanti dentro un campo incolto.

 

 

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