venerdì 17 novembre 2023

Riccardo Mazzamuto:" Patria metallo dell' inganno....."

 




Una vera denuncia contro l’uranio impoverito fatta con sentimento e riflessione: morte,  testimonianza di un padre  che si rivolge al figlio con animo afflitto, con passione di padre (figlio mio), contro tutti coloro che, con documenti e  testimonianze di tutto rispetto, niente hanno fatto per far emergere la verità. Sono questi i fatti di questa silloge, veramente nutrita di rancore e di rabbia per la sorte di coloro che hanno creduto.   Riccardo Mazzamuto un soldato che ha dato tutto il proprio impegno per  il proprio lavoro. Una vera denuncia con elementi alla mano, documenti  che fanno tremare il polso. Un diario di guerra che denuncia la guerra, l’inutile barbarie di una civiltà poco civile. Leggere queste poesie è come sentirsi male.  Giovanni Falcone: “si muore perché si è soli, o perché si è entrati in un gioco più grande di noi. Si può morire spesso perché non si dispone delle necessarie alleanze perché si è privi di sostegno” : questo è quello che scrive  Falcone con la penna di Mazzamuto. Tanti sono i documenti che danno  corpo a questa silloge di rancore e di guerra. Documenti che hanno portato sostanza alla silloge con poesie di grande levatura prosastica e contenutistica:  “Inseguire ideali inutilmente”, “Ottobre 1993 anime allo sbaraglio “, “Un padre”. Una silloge ricca di riferimenti contenutistici che spaventano per la loro crudità e per la loro verità. Tante le poesie di denuncia e di risentimento per non avere dato quello che è determinante per la patria. Un insieme di componimenti che fanno brillare  gli occhi per la loro verità. Chiudere la mia breve riflessione riportando queste parole “….rispettando il giuramento sognavo quella meticolosità…..” significa cogliere il   momento più tragico della silloge.

 

Nazario Pardini


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