martedì 9 gennaio 2024

Pasqualino Cinnirella :" Epifania "

 

                                              

… e vennero da tanto lontano

sovrani d’Oriente

a prostrarsi presso una misera stalla

per adorare un pargolo che dorme

sereno sul grembo di una vergine,

alitando tra bestie su un letto di paglia

mentre angeli cantavano celesti alleluia.

Un astro li condusse a quella grotta   

che da galassie sceso,

valicando cieli senza limiti,

piano si pose sul precario tetto.

Un dono regale ognuno vi pose

a certezza che un Dio/Amore  

è nato tra uomini per redirmeli,

per rifarli a Sua immagine.

La -Parola- in terra, si fece carne

ed “abitò tra noi” per sempre.  

Fu la notte del Capitolo Primo

di una storia perenne ed immutabile

scritta col pugno fermo dell’Eterno.   

Dic. 019-Dic.022/20

 

                                                              Pasqualino Cinnirella

2 commenti:

  1. Grazie come sempre caro prof. Pardini. Per l'occasione rinnovo la sempre gratitudine a Lei persona degna di copiosa stima ed affettività ed al suo inimitabile "Alla volta di Leucade".


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  2. Lirica intensa, forte, di preghiera e di superbo richiamo al compito che dovremmo assolvere noi uomini nei giorni delle festività. Onorare la "storia perenne ed immutabile / scritta col pugno fermo dell’Eterno". una verticalità che conferma le doti di Pasqualino, autore che sa rispettare gli schemi con inchiostro e sangue. Versi intensi, ricchi di pathos, che coinvolgono e convincono. Un abbraccio al Capitano e all'Autore.
    Maria Rizzi

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