Il desiderio di mettere a fuoco passo dopo passo tutti elementi di questo avvincente romanzo, ha rappresentato per me la via più giusta. Argomento : Il testo ha la forma inequivocabile di un giallo perfetto, costruito dalla mente fervida dell’autrice. Tocca tra l’altro, temi molto profondi e di sicuro uno specchio eccellente per il lettore. La protagonista è la scrittrice, nei panni di un commissario di polizia alle prese con un problema sicuramente presente, tra i tanti che aleggiano in questo mondo sempre più corrotto, manipolato da gente di potere le cui mani plasmano la libertà, le guerre e tutto ciò che soffia la parola pace via dal nostro quotidiano. Il testo noir è un susseguirsi di colpi di scena abilmente costruiti da una mente con retaggi polizieschi, forse un recondito desiderio, come la scrittrice stessa ammette, una voglia atavica di appartenere al mondo maschile. Ha contagiato il lettore con uno stile incalzante, capacità non comune, uno stile mai incerto, guidato da passi sicuri e scene contenenti una costante sorpresa, con immensa partecipazione e logicità interpretativa. Protagonisti : Numerosi e sottilmente descritti i protagonisti. Il commissario, una donna, abile nel condurre le inchieste, combattuta fra il senso del dovere e la necessità della vicinanza famigliare. Intraprendente nel condurre le indagini, nessun ostacolo la ferma, insieme alla sua squadra che la segue con lo scopo e con ferrea volontà di portare a compimento gli orrori incontrati dagli omicidi di bambine sulla soglia dell’adolescenza, a quelle ancora in vita, violentate da un giro decisamente deleterio, coinvolte in assurde maternità dalle quali non possono liberarsi. Tenerezza è la parola giusta per la protagonista nei confronti di queste creature abbandonate a sé stesse , senza alcun aiuto e sfruttate da uomini senza scrupoli. Nella figura del commissario Miriam De Falco, affiora la donna sensibile, forte, volenterosa, scrupolosa, ma anche la madre nostalgica, amante del suo passato, costituito e affastellato di ricordi giovanili, spesso ricorrente e messi in evidenza da scritture in corsivo, piacevolmente leggibili. Il team di investigatori e polizia che circonda il commissario, è, a volte, utopistico, l’audacia porta uno di loro a subire una grave operazione dopo un forte scontro con dei malviventi. Mi chiedo se, oggigiorno ci sia questa preparazione in ogni membro, della polizia …sarebbe veramente splendido. Purtroppo il lassismo impera e dobbiamo ben guardarci sulle capacità di tutela per ogni cittadino che si rivolge all’arma di difesa. Il femminicidio dilaga, non si riesce ad arrestarlo, e nel libro della scrittrice è ben messo in evidenza. Elementi costruttivi del romanzo : Fra i vari temi rilevati, emerge anche una parte poetica, radici della scrittrice, che donano una nota stupenda all’intero romanzo. La nostalgia è alle porte e bussa ogniqualvolta, il commissario De Falco torna con la mente alla sua infanzia e all’oggi della sua famiglia, ulteriormente corredata da una solitudine da affrontare. Il dubbio spesso galleggia intorno all’abbigliamento pratico e di secondaria importanza, al profumo del caffè per avere la prontezza dell’azione, e al chiedersi quale sia la via migliore da seguire per raggiungere la positività del caso. Qualche volta si scopre ironia nei subalterni del commissario, come la ricerca di una strana forma di resurrezione personale. Il senso della scelta, porta diretta al finale di questo fiato sospeso fino all’ultimo, finale costruttivo, ma inaspettato. Vince il buonsenso, il desiderio più grande prenderà il sopravvento e la protagonista, dimostra fino all’ultima parte, dopo la conclusione delle indagini, che nella vita c’è sempre una scelta da attuare, e vedere “ l’arcobaleno nelle pozzanghere”, è un gran dono.
Con
affetto grande
Patrizia Pallotta
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