LETTURA
ARRIVEDERCI POETA di Annalisa
Pellegrini
Arrivederci
poeta.
Le
tue mani fra libri vecchi e nuovi,
quante
volte hanno riordinato,
quante
hanno ripulito
quella
polvere portata dal vento?
Solitario,
con
la mente persa tra le rime,
canticchiando
vecchie e malinconiche canzoni,
cercando
verità nel fondo di te stesso.
T'immagino
ancora così,
mentre
con la penna ti accigli sul foglio bianco,
e
colpisci l'arroganza con parole trovate nella sporcizia del vivere.
Naufrago,
tra
versi che si mescolano alle apparenze e ai contorni dei buffoni di turno,
mentre
sfidi ancora una volta l'acqua gelida
e
le parole iniziano a danzare,
perchè
la poesia ti appartiene.
Guardi
da lontano le luci del tuo borgo,
confondi
l'animo che brucia
nel
frastuono delle voci.
Ascolti
il rumore dell'universo,
ripensando
al bacio di una luna piena,
a
lampi di luce in una notte afosa,
tra
calci tirati al pallone, vecchie bestemmie e nuovi applausi.
E
noi che restiamo nel nero che avanza,
ci
sediamo qui, al centro della tua piazza,
vivendo
folli sogni in cui sei presente
e
dei tuoi canti inondi
i
nostri sospesi silenzi.
di Annalisa Pellegrini
LETTURA
DALLA
MENTE AL CUORE di Carmelo Stelitano
….Pensate,
urlate,
raggi
di sole che squarciano il cielo,
scendono
dentro,
nutrono
l'essere e prendono l'animo.
Onde
in mare aperto,
in
perpetuo movimento...
Ascoltami,
il
vento è carico di note,
nettare
per il mondo interiore,
emerge
il mio sentire.
Finalmente
sola, sola/mente libera,
sillabe
in movimento.
E'
tempo di emozioni,
di
luce e di penombra,
la
storia non è qui
ma
nel caldo della stanza,
le
rose del giardino
prendono
forme di farfalle,
volano
impetuose, tornano nel nulla.
Ascoltami,
veloci
corrono le emozioni,
torna
in superficie il mito,
la
canzone sta in quel cielo,
il
desiderio mio è dipingere
l'orizzonte
del centro della stanza,
s'intrecciano
le mani,
l'acqua
inonda il mondo, ti laceri le vesti.
Fermati
un
attimo soltanto, magnetico è il celeste,
unito
al verde dell'attesa;
il
mare ammutolito è lì che aspetta...
il
tutto scorre...
dalla
mente al cuore.
di Carmelo Stelitano
Dopo questo commosso ricordo, proseguo con
una citazione: si tratta della prefazione ad un mio libro di poesie (“Passiflora”, ed. Ibiskos). Il prefatore
prof. Cristiano Mazzanti scrive: “Liguria:
gli ossi di seppia di Montale, limati dalla luna, scintillano sotto il morso
del mare che scava golfi nella terra e
nell’anima..fino alla solennità ieratica di Genova…”. il Golfo dei Poeti,
in particolare, si caratterizza come
luogo di ispirazione artistica ed esercita tale suggestione fin dall’antichità.
Sebbene nessun documento lo precisi, è molto probabile che il sommo poeta,
Dante, abbia usato lo scalo di Lerici per il suo viaggio verso la Francia. Si
presume il passaggio del Petrarca ed anche il Boccaccio fa cenno a Lerici nella
sesta novella del Decamerone. Tra i numerosi poeti liguri di ogni tempo,
Eugenio Montale è il più importante. Nella poesia di Eugenio Montale si
rispecchia il paesaggio ligure aspro e sublime, con i suoi borghi sospesi sul
mare. Ricordiamo che esattamente cinquanta anni fa, nel 1975, Eugenio
Montale riceveva il Premio Nobel per la Letteratura. Intrinseco appare il rapporto della terra
ligure con la letteratura. La Liguria rappresenta anche per gli stranieri, gli
anglosassoni in particolare, l’intuizione di una possibilità, etica ed
estetica, di sperimentare la poesia. Ciò avviene grazie ad una antica e
misteriosa “valenza poetica” della terra ligure, a metà strada tra la Provenza
dei Trovatori e la Firenze di Dante. Così è accaduto che molti letterati
abbiano scelto, più o meno consciamente, di radicare la propria opera in una
“Liguria mentale”. Basti pensare ai grandi letterati inglesi, Percy e Mary
Shelley, alla loro permanenza nel luglio 1822 nella baia di San Terenzo, alla
tragica fine del giovane Shelley sulla barca Ariel, naufragata al largo di
Livorno. Ricordiamo grandi scrittori, intellettuali, poeti e giornalisti, come
David Herbert Lawrence, Paolo Mantegazza, Sem Benelli,
Indro Montanelli, Giovanni Giudici, Mario Soldati, che soggiornarono nel
Golfo dei Poeti. La “Liguria mentale” è un luogo inaccessibile e segreto, dove
la natura stessa è protagonista, “incorporando” la parola poetica.
La
Liguria è venerata dai poeti come una terra dell’immaginario, dove la natura fa
da tramite alla comprensione dell’amaro destino dell’uomo. La natura stessa
della Liguria, così splendidamente dimessa, riservata, “pietrosa”, contribuisce
alla ricerca della spiritualità nella poesia e nella letteratura. Il mare, la
costa aspra e dirupata, stretta tra le colline e le insenature dell’arco ligure,
sono elementi di forte ispirazione per gli
scrittori
e per gli artisti. Si può dunque affermare che la letteratura ligure non è una
letteratura “di Liguri” ma una modalità vera e propria di fare poesia e di fare
letteratura.
Eugenio
Montale molto ha dato al mondo come poeta, giornalista e scrittore. Difficile
abbracciare la grandezza di un personaggio così importante, che pure si
condusse con i tratti tipici del “carattere ligure”: una certa riservatezza del
tratto, una forma di umiltà scevra da eclatanti
manifestazioni esteriori.
LETTURA
: MERIGGIO di Eugenio Montale da “Ossi di seppia”
Meriggiare
pallido e assorto
presso
un rovente muro d'orto,
ascoltare
tra i pruni e gli sterpi
schiocchi
di merli, frusci di serpi.
Nelle
crepe del suolo o su la veccia
spiar
le file di rosse formiche
ch'ora
si rompono ed ora s'intrecciano
a
sommo di minuscole biche.
Osservare
tra frondi il palpitare
lontano
di scaglie di mare
mentre
si levano tremuli scricchi
di
cicale dai calvi picchi.
E
andando nel sole che abbaglia
sentire
con triste meraviglia
com'è
tutta la vita e il suo travaglio
in
questo seguitare una muraglia
che
ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.
.
Eugenio Montale
Ringrazio
e prima di passare la parola ad Alessandro Albertini do lettura di una mia
poesia tratta dalla raccolta “Giorni di vento”, ETS, Pisa , 2018,
prefazione del Prof. Nazario Pardini, nella quale emergono gli stessi temi
prevalenti nelle poesie premiate in questa 41° Edizione, liriche di notevole
qualità pervenuteci da autori pluripremiati e già affermati : eco-poesia,
rapporto uomo – natura. Ricordiamoci dunque che il pianeta soffre, l'umanità
richiede salvezza e cura, ci sia consentito un appello: dire NO a tutte le
guerre. Ci sia possibile dire SI alla Pace.
LETTURA :
Ascolto, assorta, il suono delle onde.
Blu di violini nella
notte di marzo.
La musica è tutto,
mi riempie l'anima.
Come possa sgorgare
dalla mente
è ancora un mistero.
Eppure sorge,
come un'alba, nasce,
come un fiore.
Esiste. La musica si
cela nel silenzio.
Ci sono tastiere azzurre
dentro il mare,
fughe di cavalli
alati sopra le nuvole,
chitarre di smeraldo
sulla scogliera.
Pianoforti di rose e
di orchidee
sopra il tuo grande
cuore. Era bello
sentire la tua cara
voce, madre adorata.
Ora, nel vuoto della
sera, ascolto
le voci del mondo, in questi giorni di vento.
Donatella Zanello
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PREMIO NAZIONALE DI
POESIA "CESARE ORSINI" PONZANO SUPERIORE COMUNE DI SANTO STEFANO DI
MAGRA 41° EDIZIONE 2025 – GRADUATORIA DI MERITO --
SEZIONE "LUIGI GIANNONI"
1° Premio "Danza di sguardi" di Monica Schiaffini di Casarza Ligure
2° Premio "Tra i bianchi marmi" di Roberta Pisani di Massa
3° Premio "Piccolo borgo" di
Sonia Vatteroni di La Spezia
Segnalazione di
Merito: " Sogno nel
vento" di Jessica Polloni di
Castelnuovo Magra
" "Zefiro" di
Valentina Scattizzi di S.Stefano
di Magra
" "La mia pace è una
stanza chiusa" di Franco Fortini di
Frosinone.
SEZIONE GIOVANI "LUCIA MAZZONI"
"Esseri umani" di
Matteo Novelli di S.Stefano di
Magra




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