Inizierei
il mio racconto critico con questa pericope ”io sono colui che partì giovane tornò vecchio, colui che nessuno vide
mai cambiare. La mia stessa vita non è sulla terra, ma è sul mare”. “Tutti i colori del mare “ è un romanzo da consigliare a tutti coloro che cercano una
buona scrittura dai contenuti profondi, dove mare terra oceano generano un insieme inseparabile
dove trovare le nostre origini, le nostre memorie, che hanno bisogno di essere
rispettate come la Nostra rispetta la sua storia narrata in questo romanzo intimo
e fluente come le acque di un fiume alla sorgente; ibi omnia sunt: origini,
memorie, onde, sconfini, fino all’orizzonte pulito e lontano. Un romanzo lineare,
intimo, in cui l’autrice parla in maniera indiretta di sé, della sua storia, facendo del mare il suo flusso rigenerante. In
effetti il mare diventa la casa, il luogo in cui abitare, e così che il luogo
liquido si fa attore primo di questo romanzo, in cui le varie sequenze
(descrittiva, narrativa e psicologica) contribuiscono a creare una scrittura solida
e introspettiva degna di rilievo. In parole povere il mare si fa culla di un
viaggio dove diventa casa in cui l’autrice compie la sua storia.
Nazario Pardini
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