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Lino D'Amico, collaboratore di Lèucade |
Sul calar del vespro,
mi perdo, tra brandelli di
colori
distillati in un tramonto
che imbruna, frantuma l’aria,
sbiadisce e poi si spegne in un brusio,
sterile ostaggio di giorni
solitari.
Quel brusio mormora silenzi
ostili
che urlano in fondo al cuore,
compagni di scandite memorie,
appassite tra sciami
d’illusioni
e notti consumate dalle attese
di echi muti e parole mai
dette.
Se tu… non fossi andata via,
forse…e se io… ?