Opera composita, che assembla scritti di 33 autori di tutto rispetto. La prosa si diluisce su percorsi di grande interesse contenutistico e formale per opulenza verbale e iconografica. Affascinanti e conturbanti, contaminanti e coinvolgenti i brani che si innestano come piccole perle in una collana retta da un filo di grande interesse analitico-psicologico
A.A V.V: OBSESSION 3. "INCUBI, ALLUCINAZIONI E OMICIDI". POETIKANTEN EDIZIONI. SESTO FIORENTINO. 2015. Pg. 340. A CURA DI LORENZO SPURIO |
Lorenzo Spurio: Un infaticabile poeta palermitano d'oggi: Emanuele Marcuccio. Edizioni Open. Napoli. 2013. Pg. 80 |
… il Nostro affronta gli aspetti più disparati della realtà: quelli emotivo-esistenziali, quelli artistici, quelli civili. E con energia linguistica, con innovazione verbale, con l’uso anche di un lessico arcaico in particolari nessi letterari, esonda tutto se stesso. Il verso scorre leggero, fluido, chiaro, come l’acqua di un torrente alla sorgente, dove lucide traspaiono le pietruzze dal suo fondale... (dalla prefazione di N. Pardini)
Recensione
a
Emanuele Marcuccio: Anima di Poesia
Casa Editrice Limina Mentis. Villasanta (MB). 2015. Pg. 110
Poesia come ricerca di cospirazioni iperboliche
Poesia nitida, chiara, coinvolgente per il tentativo di scalare la montagna della vita e carpirne da là gli orizzonti più lontani (dalla recensione di N. Pardini).
Lorenzo Spurio: Un infaticabile poeta palermitano d'oggi: Emanuele Marcuccio. Edizioni Open. Napoli. 2013. Pg. 80 |
… il Nostro affronta gli aspetti più disparati della realtà: quelli emotivo-esistenziali, quelli artistici, quelli civili. E con energia linguistica, con innovazione verbale, con l’uso anche di un lessico arcaico in particolari nessi letterari, esonda tutto se stesso (dalla recensione di N. Pardini).
Edda Pellegrini Conte: Navigare. Edizioni Helicon. Arezzo. 2015. Pgg. 82
Una fede che, sofferta e forte dentro, mantiene la rotta della navigazione
"Trascorre Autunno
tutto di ruggine avvolto
come animo logorato
non più appagato.
Inquietudine
ovunque origina ed effonde.
Ottobre
la sua esistenza breve…
il grigiore è alle porte
Iniziare da questi versi incipitari significa andare a fondo, da subito, nella poetica di Edda Conte: autunno, ruggine, animo logorato, non appagato, ottobre, il grigiore..." (dalla prefazione di N. Pardini).
Da dove solo il gabbiano
s’avventura. Tu m’hai gettato,
da dove solo la rondine
felice, m’hai gettato
in superficie –
ma quella io ricordo
come fosse mia nutrice,
la Tua promessa –
il Verbo era in principio,
presso Dio era il Verbo,
e il Verbo era Dio –
o me infelice!
"Da qui inizia il “Poema” di Emidio Montini; da una terrenità che avventura sguardi verso una Luce di intensità esplosiva; dalla caducità dell’àmbito umano all’appagamento del Verbo-Dio. E questo è il tema fondamentale del percorso poematico; un percorso di grande intensità emotivo-contemplativa dove l’Autore confessa il suo desiderio di completamento vitale: “O Vita! – più Vita ti chiedo/…/ Luce! – più Luce ti chiedo”" (dalla recensione di N. Pardini).
Edda Pellegrini Conte: La terza stanza. IBISKOS- ULIVIERI. Empoli. 2007. Pgg. 104. € 13,00
"Una narrazione complessa e articolata che svela fin dagli inizi l’amore e l’attrazione della Conte per la poesia. Si susseguono ambienti e personaggi sorretti da una metaforicità di potente intrusione figurativa, e di notevole caratura lirica, per cui non è affatto improprio parlare, spesso, di vera prosa poetica..." (dalla recensione di N. Pardini).
Adriana Pedicini: Il fiume di Eraclito. Mnamon 2015. Pgg. 94. € 10,00 |
Adriana Pedicini Il fiume di Eraclito Poesie INTRODUZIONE DI NAZARIO PARDINI
Siamo il fiume che invocasti, Eraclito.
Siamo il tempo. Il suo corso intangibile…
Jorge Luis Borges
"Istantanee di vita
a fermare il tempo,
amore della vita
che lenta scivola nel rimpianto,
timore della morte
e nessun rimedio per fermarla.
Crogiuolo di mille domande
sulle ali di una farfalla.
Partire da questi versi dal sapore di vita, dalla visione di un tempo che scorre veloce senza darci la possibilità di palpare il presente irrequieto e inafferrabile, significa andare a fondo di una poesia complessa e inquietante. Di una plaquette che tocca i tasti più dubbiosi del fatto di esistete e che mette in campo i dati della realtà fenomenica e quelli di un ripiego escatologico di grande complicanza esistenziale" (dalla introduzione di N. Pardini).
Massimiliano Bardotti: L’abbraccio. FaraEditore. Rimini. 2015. Pg. 64. € 10
"Poesia segmentata, frammentata, incisa da rattenute, riprese, da frasi a sé stanti, apodittiche, parenetiche, e conclusive, dove il verso, con energica forza verbale, abbraccia cospirazioni di natura sociale, umana, esistenziale, onirica e memoriale. Qui c’è la vita con tutta la sua forza motrice" (dalla recensione di N. Pardini).
Daniela Quieti
T. S. ELIOT
LA TRAVOLGENTE DOMANDA
CENT’ANNI DI PRUFROCK
IBISKOS ULIVIERI. EMPOLI. 2015. Pgg. 100
"Scrivere su questa complessa opera di Daniela Quieti significa andare a fondo del patrimonio culturale di una scrittrice poliedrica, di proteiforme valenza: poetessa, saggista, narratrice, collaboratrice infaticabile di cultura, qualunque sia il campo … Una personalità di spicco nel panorama letterario odierno..." (dalla recensione di N. Pardini).
NOTE BIOGRAFICHE IN QUARTA
Paolo Galloni: Le affinità casuali. Fara Editore. Rimini. 2004. Pg. 80. € 7,50
Paolo Galloni ci presenta un excursus analitico con tatto fortemente introspettivo. Un dire nuovo, fresco, inconsueto, sezionato in diversi brani in prima persona; una specie di terapia zeniana nel ripescare subconsci dalle stanze più segrete dell’animo in una vicenda in crescendo per incursioni delicate e sentimentalmente contaminanti volte al ricupero di frammenti di vita che, anche se scomparsi dalla memoria, come il coniglietto di pezza suo primo amico, restano, secondo l’autore, “dentro di noi, nascosti (o) da qualche parte; e che continueranno (à) a mancarci (dalla recensione di N. Pardini).
Facevo gli aquiloni a primavera,
(…)
Vestivano veline colorate
sottili come l’aria e trasparenti,
(…)
Tre splendidi aquiloni, a primavera,
vanno nell’ampio cielo veleggiando.
Non vista, resto in basso, qui a guardare
e il cuore prende il volo, dietro a loro. (I miei aquiloni) .
Poesia fluida, gentile, il cui ritmo, di eufonica armonia, accompagna con visiva icasticità gli abbrivi vitali. Sì, la vita in tutta la sua problematica vicenda fatta di solitudine, pensamenti, sogni, saudade, memoriale, e volo; volo verso l’alto, verso l’azzurro, con la leggerezza di un aquilone sorretto dal refolo della primavera (dalla recensione di N. Pardini).
Antonio Spagnuolo: Ultimo Tocco. Puntoacapo Editrice. Pasturana (AL). Pgg. 78. € 12,00
Ho paura del rosso che alle ciglia
racconta confusioni del passato.
Ho paura del silenzio notturno
che avvolge le coperte e mi annoda.
(…)
Ho paura perché rimango solo
verso la morte. (XV).
Sta qui la vicenda dolorosa del Poeta. In questi versi che ritrattano a tinte forti, con potenza linguistica, l’ontologica vicissitudine di un canzoniere dedicato alla moglie scomparsa. E confessare la solitudine, lo sperdimento, la malinconia, la saudade, il ricordo di giorni felici, non è certo semplice, senza cadere nel sentimentalismo, dacché lo stesso memoriale non fa che potenziare quegli stati d’animo... (dalla recensione di N. Pardini).
Maria Luisa Daniele Toffanin: Segreti casentini ed oltre a primavera. Edizioni ETS. Pisa. 2015. Pgg. 32. € 6.00
Una scalata dalla terra al cielo; verso una cima che può toccare le soglie dell’oltre; sottrarsi alla materialità del quotidiano; inficiare lo stato di precarietà con abbracci a colli, piane, albe, tramonti, cromie che richiamano il divino attraverso un’ascensione di odeporica valenza; un percorso di vertigini paniche, che si risolve in un climax di grande interiorità. Ho avuto il piacere e l’onore di leggere gran parte della produzione poetica della Poetessa, e posso dire che il suo amore per la natura non si risolve in un semplice afflato bucolico georgico... (dalla recensione di N. Pardini).
Il respiro e il silenzio della notte
pervadono il mio animo,
m’inebriano di musica celeste
ignota alla mia mente, ormai lontana
dall’assordante musica terrena. (Il respiro e il silenzio).
Iniziare da questi versi significa andare a fondo da subito nell’arte poetica di Giorgina Busca Gernetti: inquietudine, meditazioni educate dai silenzi, rapporto con il tempo, misura del terreno, invocazioni alla sera, vacillare nei dubbi, interrogativi sulla sorte, solitudini, pietre tombali dell’uomo sofferente ed incompreso. Un excursus che dalle dolci illusioni foscoliane si dilata fino alla poetica negativa degli Ossi di seppia montaliani... (dalla recensione di N. Pardini).
Alessandro Ramberti: Dall’Adige all’Isonzo: Poeti a Nord-Est. Fara Editore. Rimini. 2008. Pgg. 180
Un’Antologia curata e garantita dalla mente acuta e dalla competenza esegetica di Alessandro Ramberti che, attraverso una selezione attenta e produttiva a livello formale e contenutistico, ci offre un panorama di Autori di varia estrazione sociale; di buona dimestichezza con l’arte di Calliope; un caleidoscopio plurimo e interessante; un pentagramma vario e articolato di linguaggi e tematiche di una buona parte delle diverse tendenze letterarie odierne preceduta da una autoptica prefazione a firma di Chiara De Luca (Una sovversione sempre nuova del reale) che fa da prodromica antiporta al testo (dalla recensione di N. Pardini).
(…) Finché un grido leopardiano dà netto segno del vivido amore di Edda Conte per questa vicissitudine terrena che ci avvolge e sconvolge; che ci esalta e ci annulla, facendoci meditare su quei perché che assillano l’uomo, l’unico animale cosciente della morte: “Dorme il colombo sotto la grondaia/ il capo nascosto sotto l’ala/ silenzioso compagno/ inconsapevole/ testimone dell’ora che passa”(Nazario Pardini: da Edda Pellegrini Conte: Navigare).
Vagano parole sulle labbra
tra i silenzi della mente
a obliare nell’attimo vitale
l’immensità di un Oltre di mistero
a cogliere nell’aria
i piccoli rumori solamente.
Oltre gli infiniti silenzi
il breve sorriso della vita (da Edda Pellegrini Conte:La danza delle falene).
Maria Luisa Daniele Toffanin - Massimo Toffanin: I LUOGHI DI SEBASTIANO. Alba Edizioni. 2015. Pp. 128 |
"Un libro di grande valenza spirituale, etica, memoriale, che volge lo sguardo, con ritmo arrivante e fluente, a “Un uomo d’altri tempi, Sebastiano Schiavon (1883-922), il leader del mondo contadino che infiammò le campagne venete negli anni precedenti la prima guerra mondiale e fu eletto due volte in Parlamento… A trarlo dall’oblio, ricostruendone la vita breve e drammatica, fu Massimo Toffanin, legato alla sua memoria anche da ascendenze famigliari. Il suo volume (Sebastiano Schiavon. “Lo strapazzasiori”, Padova, 2005), denso di note, di riferimenti bibliografici e d’archivio, ci ha fatto ritrovare un personaggio vivo, autentico, sanguigno, che fece scelte difficili, drammatiche, meritevoli di essere ripensate… ” (pp. 3). E di essere riproposte, aggiungerei, perché non si tratta certamente di un passatismo fine a se stesso, ma di una storia che tende a valorizzare comportamenti, decisioni sofferte, convincimenti e soprattutto l'integrità di un uomo che si fa esempio di vita in un periodo storico molto complicato. E quanto materiale pluridisciplinare e interdisciplinare in questa narrazione! Quanti spunti per argomenti da approfondire con una scolaresca. Di questi testi hanno bisogno i giovani per ri-costruire quel tessuto umano e civile che via via si va sempre più sfaldando. Ed è ottimo, educativo ed esemplare riportare a memoria personaggi che andrebbero nel sacco della dimenticanza per incuria, negligenza, o indifferenza da parte di scrittori che volgono lo sguardo ad argomenti più redditizi. Se poi la scrittura si fa esempio d’impostazione morfosintattica, potenza iconica, e soluzione linguistica di alto livello; se poi al contenuto si aggiunge il fatto che la narrazione scorre in modo talmente affabulante da invogliarci a sfogliare pagina dopo pagina, come nel nostro caso, non è certo cosa da poco visto che i giovani stanno dimenticando grammatica e composizione in un mondo pilotato da mezzi informatici che tendono a rimpiazzare le energie mentali e riflessive di giovani sempre più pigri" (dalla recensione di N. Pardini).
Guido Zavanone: Lo sciame delle parole. Poesia di una vita. Interlinea Edizioni. Novara. 2015. Pgg. 350. € 20
"In altra occasione ebbi a scrivere su Guido Zavanone: “Fenollosa Ernest Francisco affermava che la poesia è l’arte del tempo. Perché riportare tale affermazione. Perché il tema del tempo ha una funzione determinante nella poesia di Zavanone. Non solo da un punto di vista del memoriale, ma soprattutto da quello della realtà contingente: hic et nunc. In lui l’ieri, l’oggi e il domani si embricano indissolubilmente per dare energia espansiva al suo poema. È cosciente deltepus fugit Zavanone. E la realtà circostante la vive come frammento del suo essere mortale e degradante. Ma dall’altra parte sente l’urgenza di farne un accadimento perpetuo, di vincerne quel sapore di caducità, ricorrendo all’idea di arte/poesia; per proiettarsi oltre il breve tratto della vicenda umana. Oltre lo sfacimento degli autunni; per accostare le chant d’un chardonneret che sa tanto d’azzurro…”. Iniziare da questo frammento testuale significa avvicinarci il più possibile allo spirito poetico di Guido Zavanone di cui il libro in questione segna, in maniera diacronica, le tappe fondamentali..." (dalla recensione di N. Pardini)
Nadia Chiaverini: Poesia stregatta. Carmignani Editrice. Cascina (PI). 2015. Pg. 74. € 10.00
La poesia (come una strega o una fata) viene associata all’immagine del gatto- o dei gatti/e della mia vita- emblema di libertà e di mistero (non tutto si può spiegare, c’è sempre un margine d’irrazionalità, di follia, dentro di noi). Come lo stregatto di Lewis Carroll, gatto un po’ magico, che appare e scompare , con un sorriso, qualche volta anche malefico, come lo è a volte anche il fato, o destino, che dir si voglia.
Si può fare poesia dell’indicibile, del non detto, del significante? Queste poesie sono l’estremo tentativo di quella ricerca che ho cristallizzato nelle sezioni de “i segreti dell’universo”; non vogliono raccontare fatti o emozioni accadute, vanno oltre, verso qualcosa che si può soltanto intravedere o intuire, senza mai arrivare a scoprire completamente.
L'Autrice
Poesia nuova, questa, di Nadia, audace, innovativa, zeppa di abbrivi esistenziali frammentati in azzardi speculativi di catartici fleshs immaginifici. Visioni estemporanee, voli sublimanti che vanno oltre il sensibile per agguantare il non detto e tutto ciò che misteriosamente antecede o oltrepassa il pensiero. Una ricerca spontanea e magica (dalla recensione di N. Pardini).
Maria Grazia Ferraris: Storie fantastiche. Edizioni ETS. Pisa. 2015. Pg. 40. € 7.00
Quattro racconti, di cui uno (Titivillus. “Il tentatore dei copisti” vincitore del Premio il Portone 2015), editati coi caratteri della Casa Editrice ETS, Pisa:Storie fantastiche, il titolo. Una plaquette elegante, raffinata per veste grafica, copertina, carta; un insieme che fa da prodromico ingresso a quattro storie diverse fra loro per impatto emotivo e costruzione tematica: quella premiata, piùCassandra; Ulisse e Telemaco; Una storia d’antan. Ma ciò che convince e che resta appiccicato addosso dopo la lettura è il modo di scrivere e descrivere; di raccontare e analizzare; di approfondire e attualizzare della Ferraris. (Dalla recensione di N. Pardini).
Lino D’Amico: Parole… poesia… forse…Tipografia Destefanis M. T. Beinasco (TO). 2015. Pg. 130.
"Poesia spontanea, che, avvolta da un alone di semplicità, e da intenti di urgente comunicazione, si distende su uno spartito di plurima significanza. Di forte allusione alla caducità della vita. Non mancano guizzi di metaforicità a fare da scavo ai quesiti del nostro esistere; a volgere sguardi verso panorami privi di silenzi sciapi. Ed è così che i sogni, le illusioni, le delusioni, le rievocazioni, il patema del tempus fugit, e il senso del mistero che ci avvolge si sciolgono in inquietudini esistenziali di generoso impatto emotivo" (dalla recensione di N. Pardini).
Curatore Giovanni Dino, Fondazione Thule Cultura, Palermo, 2015, pg. 308
Giovanni Dino: La nascita di una idea. Fondazione Thule Cultura. Bagheria (Palermo). 2015. Pg. 32
Un poemetto di grande meditazione, e di urgente impostazione ontologica dove Giovanni Dino si pone e pone a noi tutti domande e questioni che invitano a riflessioni di carattere esistenziale, etico, sociale, umano, e metafisico. Una perlustrazione orizzontale e verticale della condizione umana. La nascita di una idea, il titolo. E a proposito mi piace riportare un frammento della prefazione di Elio Giunta: “Il titolo annuncia un’ipotesi morale circa la nascita dell’idea, di qualsivoglia idea che conti, ma poi in fondo la parola idea si risolve in un sintagma dietro cui è possibile tutto lo snodarsi degli elementi della nostra consapevolezza esistenziale.”( dalla nota critica di N. Pardini).
Michele Battaglino: Tessere alla deriva. Genesi Editrice. Torino. 2015: Pg. 96
Una plaquette di grande impatto emotivo-esistenziale questa di Michele Battaglino, editata per i caratteri di Genesi Editrice e con prefazione di Sandro Gros Pietro. Tessere alla deriva, il titolo, distribuito in tre sezioni: Partenze e ritorni, Sillogismi, Haiku. E a finire una poesia di grande rilevanza simbolica sull’essere e l’esistere dal titolo quanto mai paradigmatico: Nel tempo dell’attesa. Non è difficile penetrare fin da subito in quella che è la poetica dell’Autore... (dalla recensione di N. Pardini).
Non attendere che il favònio
sfilacci petali di parole
Il sole ti lascerà un fiore
nel palmo della mano (III).
35 composizioni brevi, concise, apodittiche, che con i loro versi morbidi, si uniscono come perle di una stessa collana. Un canzoniere d’amore ma di un amore pieno, dolce, incorporeo, totale, che volge lo sguardo ad una universalità senza limiti, ad un terreno che si fa sublime con giochi di sospiri e di tocchi di figure retoriche appropriate e significanti disposte a rivelare una passione gentile e delicata che tanto sa di Vita nova dantesca. Amore; erotismo spirituale; estensione, sperdimento, gentilezza, dolcezza, grazia, melanconia, memoriale e onirica saudade, quella umanamente indicibile, che ti accompagna con tutto il suo sapore di vita... (dalla recensione di N. Pardini).
Luigi Gasparroni: Spiragli di luce. Ottobre 2015 |
Luigi Gasparroni: Voci e silenzi. Novembre 2015 |
Una pubblicazione elegante, armoniosa, curata per copertina, impaginazione, carta, veste grafica. Un buon inizio, un buon avvio; un invito a leggere e a sfogliare, pagina dopo pagina, questo volume i cui versi si embricano indissolubilmente per dare compattezza e organicità all’insieme. Si apre con una affettuosa e sensibile presentazione di Roberto Mestrone: “Meticoloso cultore di sentimenti puri e artista poliedrico: ecco delineato con brevi tratti di penna il profilo di Giuseppe Vultaggio…” (dalla recensione di N. Pardini).
Ho ascoltato il vento,
là,
nella strada di montagna
col sole che filtrava
tra alberi dalla fronda larga,
parlava,
sussurrava,
urlava,
ma, era sempre
il mio cuore in organza,
trasparente, lucido, forte,
resistente,
che rispondeva…,
ti ascolto,
comprendo,
ma, il Mondo
è sempre più complicato,
e l’Uomo, sempre meno
motivato (Un cuore in organza).
Iniziare da questa ultima poesia eponima, significa rimarcare da subito quelli che sono i punti focali della poetica della Carresi; il suo modo di scrivere, la sua interiorità, la sua epigrammatica intrusione, ed il suo messaggio d’amore, di vita, di meditazione sociale ed esistenziale. Motivi che la Poetessa affida ai tanti elementi della natura (il vento, il sole, alberi, fronde), a ché, nel loro insieme, concretizzino la complessità emotiva della sua vicenda; assumano una grande portata nel dipanarsi del canto (dalla recensione di N. Pardini).
Prefazione a Pierangelo Scatena. DA OMBRE E MEMORIE. ETS. Pisa. 2015
Si sta in questa luce soffusa
che illumina d’ombra i pensieri,
si cerca un motivo o una scusa
disposta ad assolvere ieri…
Questi i versi incipitari di un “poema”, che, con tutti i suoi affondi analitici, ci offre una visione di efficace plurivocità sull’essere e l’esistere. Qui la voce dello scrittore. Qui la sua anima; la sua meditazione intimistica alla ricerca di una verità difficilmente raggiungibile data la pochezza del nostro essere umani.
Qui l’eufonica armonia di un canto che fa della parola il tutto; dei suoi sintagmi tasti di un piano per intermezzi da Manon Lescaut: le parole "Mostrano il loro legame con la musica... La parola nasce dal ritmo, come la musica. La poesia utilizza il ritmo in modo letterale e la filosofia, che non canta, si muove sulle tracce del ritmo e attraverso di esso vede. Vede il Ritorno (dalla prefazione di N. Pardini).
Giuseppe Leone: D’in su la vetta della torre antica. (Giacomo Leopardi e Carmelo Bene sospesi fra silenzio e voce). Il Melabò. Bellano (Lecco). Pgg. 142. € 16,00
Affrontare una diagnosi comparativo-esegetica fra Leopardi e Carmelo Bene non è sicuramente cosa da tutti i giorni. Leopardi filosofo? Di sicuro no. Tra l’altro, non conosceva neppure i grandi del tempo tipo Kant o Hegel; semmai pseudo filosofo nel senso crociano, un ingorgo sentimentale, dacché la trama delle meditazioni leopardiane rivela un che di gracile e di disarmonico come la mancanza di sistematica scientificità, che è la più settecentesca delle sue caratteristiche (dalla recensione di N. Pardini).
Prefazione a Alda Magnani: Un pugno di sogni nel cuore. Edizioni ETS. Pisa. 2015. Pg. 88. € 10.00
Se afferro, per fissarlo sulla carta, il filo evanescente
di un’idea, provo la sensazione di presenze
annidate nell’intimo, immagini globali, suoni, lettere,
fonemi rettamente segmentati, sillabe compitate
mentalmente, insiemi che cavalcano sull’onda
dei pensieri, come cavalli in corsa, da domare (Immagini e parole).
Silloge compatta, armoniosa, duttile e complessa, i cui versi si ampliano con raddoppiamenti o estensioni per abbracciare le latebre di un’anima in cerca di se stessa. E si sa che, per cristallizzare l’ebollizione emotivo-intellettiva, urge, prima di tutto, una parola vasta, un verbo di estrema generosità, che si inanelli in nessi di urgente creatività, e che tenda ad andare oltre il senso della canonica sintassi (dalla recensione di N. Pardini).
Carmen Moscariello: Destini sincronici. Amelia Rosselli e Rocco Scotellaro. Guida Editori. Napoli. Pgg. 144. € 12,00
Oggi, 14 dicembre, mi è giunto il testo di Carmen Moscariello dal titolo Destini sincronici. Amelia Rosselli e Rocco Scotellaro. Un libro ben fatto, editato con cura e passione; con rispetto verso questa antica arte che ha fatto dell’Italia uno dei paesi eminenti nel “mestiere degli amanuensi e degli incunaboli”.
“Il destino muove i suoi passi incerti, o sicuri. Nell’universo della storia confluisce la sorte di ogni uomo, e la vita che è eterno dinamismo modifica gli assetti precostituiti, seppur atavici, li affida a un artefice che li tempra anche nel furore delle guerre e delle lotte ideologiche” (dalla recensione di N. Pardini).
Nota Introduttiva a Serenella Menichetti: Fiore di loto. Gemignani Editrice. Cascina (PI). 2015. Pgg. 92. € 10,00
Aprire le ali per un’avventura che ci elevi al di sopra del contingente
Ampie ali
per volare ed atterrare
oltre le tue radici,
che con cura conservi
sotto bianco piumaggio.
per volare ed atterrare
oltre le tue radici,
che con cura conservi
sotto bianco piumaggio.
Passato e presente,
non si sommano.
Il futuro:
complessa operazione
in perpetuo mutamento.
non si sommano.
Il futuro:
complessa operazione
in perpetuo mutamento.
Poesia schietta, folta, rotonda i cui versi con tutta la loro forza iconico-intimistica si fanno concretezza di un sentire ampio e polimorfico. Passato presente e futuro si embricano in questo canto per dare plasticità al senso della vita; ad una vicenda vissuta in tutta la sua pluralità: immaginazione, realtà, sogno, speranza, memoria, saudade, illusione, delusione, amore; e sperdimento totale in un trasporto contemplativo di memoria leopardiana:... (dalla prefazione di N. Pardini).
Marisa Papa Ruggiero: Jochanaan. Giuliano Ladolfi Editore. Borgomanero. 2015. Pgg. 54. € 10,00
Poesia ampia, fluente, ondivaga, geometricamente disunita, sfrangiata, dislocata su spazi asimmetrici, orizzontali, verticali per accompagnare, quale spartito operistico di note altalenanti fra bassi ed acuti, un processo poematico di urgente tenuta ontologica; di vasta tensione epigrammatica che da un appiglio storico-biblico passa ad un mondo di onirica creatività: Salomè, Jochanaan profeta, la "Danza dei sette veli", Salomè che chiede di ricevere su un piatto d'argento la testa mozzata di Jokanaan; la dissuasione inutile di Erode; la giovane che ne bacia la bocca coperta di sangue; e Erode che, sdegnato, ordina ai soldati di ucciderla:... (dalla recensione di N. Pardini).
Claudio Fiorentini: Piricotinali col ruspetto (e altre storie dementi). Blanco Edizioni. Serrungarina (PU). 2015. Pg. 108. € 13,90
“Racconto veloce, incalzante, saggiamente aggressivo (…), che, con spirito di autoptica venatura ironica, anche struggente, o drammatica, se si vuole, snocciola un significante che tiene avvinti fino alla fine. Sì, perché l’Autore ci porta alla conclusione con un crescendo di suspense di effetto emotivo-esistenziale... (dalla recensione di N. Pardini).
Una plaquette intensa, emotivamente umana, umanamente disumana, che, con versi brevi, secchi, apodittici, e di urgente concretizzazione ontologica, cerca di agguantare tutto il disagio di una scrittrice sensibile e inquieta davanti a: “Piccole schiere/ presto ombre di fanciulli alteri/ nudi d’inerme giovinezza”. Sì, sono proprio i bambini che attraggono lo sguardo sconcertato e addolorato della Vincitorio... (dalla recensione di N. Pardini).
Salvatore Amedeo Zagone: Breve disanima sulla poesia di Giovanni Bilotti. LitoEuropa srl. La Spezia. 2015. Pg. 66. € 14,00
Il rendimento poetico delle opere di Giovanni Bilotti è profondamente convincente, depositario com’è di una così profonda visione umana delle sue prestazioni socio-culturali tale da far inserire l’autore fra le testimonianze più significative e, a mio parere, più durature del nostro tempo.
Siffatta valutazione è, senza dubbio, in riferimento alla linea interpretativa del contesto letterario che va da fine Ottocento a tutto il Novecento. (Salvatore Amedeo Zagone).
Giannicola Ceccarossi: BIRKENAU. Ibiskos Ulivieri. Empoli. 2016. Pg. 56. Euro 12,00
Non ci sono uccelli
Non stridi
Non canti
Lontani dalla morte
Vi è qui tutta la desolazione che esprime un deserto di morte e di solitudine. Vi è l’energia di un lessico che cerca con tutta la sua forza di aggrapparsi ai subbugli di un’anima. E vi è una natura secca, senza suoni, senza voli, senza presenze: tutto sta lontano da una terra memore di eccidi. Questa plaquette di Ceccarossi segna un passo in progress. Una stesura diversa da quelle a cui ci ha abituati (dalla recensione i N. Pardini).
Paolo Mazzocchini: Zero termico. Casa Editrice Italic. Ancona. 2014. Pg. 64
La fine del ghiaccio o l’inizio del fiume
Poesia nuova, straripante, ironica, sarcastica, incisiva, i cui versi, alimentati da una perspicacie metaforicità, abbracciano, con virulenza, gli abbandoni, le rinascite, o il “Rischio/ di afflosciarmi sul declivio finto-/ erboso del sofà, brucando immemore/ abbrutenti tormentoni/ di spot pubblicitari”. “Immemore”. Senz’anima, dacché l’anima vive del suo patrimonio che è la memoria (dalla recensione di N. Pardini).
Pasquale Balestriere: Oltrefrontiera (per crinali di luce e cune d’ombra). Edizioni Confronto. Fondi. 2015. Pg. 47
Scrivere sulla poesia di Pasquale Balestriere significa andare a zonzo per le stradette della sua isola, portare i piedi sulle terre scoscese, respirare i bouquets di salmastro e concimi, deliziarci dei tramonti che spezzano l’orizzonte con frustate di colori. E’ da lì che il poeta attinge; è da lì che trae ispirazione; dalle fatiche gioiose; da abbracci alle sue terre che coltiva gelosamente; ed è dai suoi riposi all’ombra del salice, del noce, del fico o del ciliegio che trova le spinte emotive per i suoi poemi. Senza dimenticare il bagaglio culturale con cui alimenta l’amore del campo, dei campi, considerando gli appezzamenti dislocati ora in basso ora in alto, e le difficoltà che comporta tale disposizione; un bagaglio di umanistica tradizione cresciuto nel tempo;... (dalla recensione di N. Pardini).
Giusy Frisina: IL CANTO DEL DESIDERIO. Con traduzione in inglese. Song of longing. Edarc Edizioni. Bagno a Ripoli. (FI). Pag. 112. € 12,00
Fiusy Frisina guarda il mondo dal suo angolo segreto; da un canto (cantuccio) indefinito e vago; dentro o fuori; e lo fa per assecondare il desiderio della sua immaginazione poetica: una cavalcata verso l’ignoto accompagnata dalla musica di Cohen che la elettrizza facendole vivere momenti di abbrivi esistenziali. I poeti sono esseri strani; non sono capaci di restare a terra più di un dato tempo, hanno bisogno di dispiegare le ali per donarsi al cielo, per creare un loro giardino virtuale fatto di fiori e di spine, come d’altronde è la vita... (dalla recensione di N. Pardini).
Paolo Mazzocchini: Chiasmo apparente. Lieto Colle. Faloppio (Co). Pg. 74. Euro 13,00
Poesia fresca, innovativa, energica, quella delle plaquette di Paolo Mazzocchini editata nella collana Erato per i tipi di Lieto Colle, i cui versi, con ritmi di prolungata partecipazione emotivo-descrittiva, e simbolico-allusiva danno forza e concretezza agli intenti di un animo volto a fare del mare, del nettare, dell’ambrosia, delle amiche, degli amici, della melanconia, dell’Ipotesi d’assenza, dell’arcana pace, della pioggia rimbalzante, e del Chiasmo apparente (poesia eponima), un gioco di riflessi di visiva metaforicità... (dalla recensione di N. Pardini).
Prefazione a Paolo Statuti: La stella errante. G-E Edizioni. Roma, 2016. Pg. 112
Ogni giorno vai smerciando astuta
il logoro corredo dei tuoi stracci,
ti sforzi di ridere e scherzare
ma ogni sera l’ombra ti fa muta (Vita).
Mi piace iniziare da questa citazione testuale per andare da subito a fondo nell’anima della silloge di Paolo Statuti; nella sua poetica fortemente umana e semplicemente complessa, dacché trae alimento da tutti quelli che sono gli input esistenziali, da tutto ciò che muove questa nostra avventura terrena, e che si riverbera in un canto“splendidamente monotono”, come sapeva dire, da par suo, Cesare Pavese, della poesia. E qui ciò che domina è quella semplicità espressiva che i poeti raggiungono solo dopo anni di pensamenti, di meditazioni, di rielaborazioni di dati e suggestioni... (dalla Prefazione di N. Pardini).
Autori vari: Pier Paolo Pasolini, il poeta civile delle borgate a cura di Michela Zanarella e Lorenzo Spurio. Poetikanten Edizioni. Pag. 200. Euro 15,00 |
Un’Antologia vasta e polimorfica, intensa e ben documentata, che ognuno di noi, amanti dello scrivere, dovrebbe avere tra le mani per ampliare le conoscenze su uno scrittore che ha segnato una linea di demarcazione nella storia socio-culturale, poetico-narrativa e saggistica della contemporaneità. Pier Pasolini, il poeta civile delle borgate. A quarant’anni dall’assassinio, il titolo. Curatori: Michela Zanarella e Lorenzo Spurio. L’introduzione di Michela Zanarella fa da prodromica apertura alla polivalenza propositiva del libro: “… Questa antologia forse risulterà un piccolo gesto tra i tanti, ma quello che ci preme è far conoscere alle nuove generazioni e a chi non ha mai letto le opere di Pasolini, la grande sensibilità di un uomo che ha descritto l’umanità in tutte le sue sfaccettature”... (presentazione di N. Pardini).
Luigi Gasparroni: Suoni e messaggi. 2016 |
Maria Grazia Ferraris: “La luna giocosa”. Menta e Rosmarino Editrice. Caldana di Cocquio (VA). 2016. Pg. 134
"Mi è giunto stamani 17 marzo il nuovo prodotto letterario, la nuova fatica culturale di Maria Grazia Ferraris. Un’Autrice di grandi slanci emotivi e di urgenti voli poetici, ma anche di autoptiche riflessioni saggistiche ed esegetiche. Non voglio qui stare ad elencare le sue pubblicazioni; mi interessa piuttosto mettere in luce gli intendimenti e le passioni che caratterizzano e sempre hanno contrassegnato la sua attività di studiosa e di ricercatrice; la dedizione all’Arte che l’ha accompagnata in tutto il suo percorso di studi e di vita..." (dalla recensione di N. Pardini).
Antonia Izzi Rufo: La casa di mio nonno. Il Convivio Editore. Castiglione di Sicilia. 2016. Pg. 144. € 13,50
"Antonia Izzi Rufo è nelle cose, e le cose sono in lei. Un connubio stretto di realtà, sentimenti, di tradizioni, di aria imbevuta di tempi, altri tempi, dipinti di gioie e colori, di incantesimi, di paesaggi memori “di paesini vicini e lontani che si adagiavano sulle coste tra il verde e l’immensa vallata solcata da ruscelli e strade che s’insinuavano tra campi e boschi, che scomparivano e riapparivano ad intermittenza…”. Un crogiolo di memorie che sgomitano per tornare a vivere arricchite dal pathos di una vita. Un imperfetto che con il suo senso di continuità dice da sé di antiche primavere, di volti scomparsi, di case e fiumi di un’età che intrepida, torna per vincere le sottrazioni del tempo. La casa di mio nonno, il titolo..." (dalla recensione di N. Pardini).
Adriana Pedicini: I luoghi della memoria. (Racconti sul filo della memoria e altri racconti). Edizioni Il foglio. Piombino (LI). Pg. 150. € 12,00
I luoghi della memoria il titolo di questa plaquette; due le sezioni in cui si divide l’opera: la prima eponima; la seconda Altri racconti, che narra di vicende umane, di ostacoli, vicissitudini, di un viaggio attraverso cui guadagnarsi la luce di un faro; la scopetta di se stessi: “… Il titolo del romanzo della sua breve vita era chiaro: “La prima volta che ho incontrato davvero me stesso”.
Già avevo avuto occasione di scrivere sul libro dell’Autrice “I luoghi della memoria” editato per i caratteri di Arduino Sacco Editore. Roma. 2011: “… narrazione agile, paratattica, apodittica, dove l’Autrice, con recuperi memoriali di grande intensità emotiva, riesce a trascinare il lettore nelle storie che si susseguono con incalzante fecondità; che ci dicono di vita, e soprattutto di immagini risultanti da una realtà rimasta a decantare nell’animo della Pedicini; che si fanno presenti con empito suggestivo e coinvolgente; tanto che naturale è seguire i contenuti delle storie, leggerne i risvolti, coinvolti da trame semplici nella loro complessità umana. I luoghi, i personaggi, gli ambienti, reali o immaginari, sono delineati con tratti ora gentili, ora forti, ora georgico-bucolici, ma pur sempre scaturiti da un’anima zeppa di vita e adusa ad una poesia di ricerca meditativa; e il tutto finalizzato a concretizzare la psicologia dei personaggi in gioco. Sequenze narrative, introspettive, descrittive si alternano vicendevolmente, affidate al supporto di una narratologia di pienezza ontologica…”.(Dalla recensione di N. Pardini).
Luciano Domenighini: Petite Antologie.TraccePerLaMeta edizioni. Sesto Calende (VA). 2015. Pg. 182. € 12,00
Ho ricevuto, oggi 26 aprile, il libro PETITE ANTOLOGIE di Luciano Domenighini; un florilegio, un'opera di plurima valenza linguistico-letteraria, che mette bene in evidenza freschezza interpretativa e agilità poetica nel tradurre un francese anche antico e ostico quale l'AUTRE BALLADE de Villon. Una crestomazia di vere grandi colonne della Letteratura poetica francese: François Villon, Marceline Desbordes-Valmore, Charles Baudelaire, Stéphane Mallarmé, Paul Verlaine, Arthur Rimbaud, Jules Laforgue, Francis Jammes, Guillame Apollinaire, e in appendice Gabriele D’annunzio, <<un nome, che tra tanti “puro sangue” così indiscussi e rappresentativi, può sembrare un “intrus”>>, ma a torto, come si riporta nel testo e in quarta. (Dalla recensione di N. Pardini).
Lorenzo Spurio: Tra gli aranci e la menta. PoetiKanten Edizioni. Rende (CS). 2016. Pg. 88. € 12,00
“Non so perché ancora parli.
C’è un vento freddo che in questi giorni fa cadere impietosamente le foglie del fico nel mio piccolo giardino. Alcune cadono scomposte ma lievi, altre quasi sbattute con caparbietà in qualche angolo del muretto che lo cinge. C’è in me un fremito di dispiacere in questo lento spogliarsi dell’albero che fino a poco fa era rigoglioso e grondava di frutti così ricchi.
Le foglie che cadono non sono neppure gialle o arricciate.
Non sono come quelle dell’ippocastano, ammorbate dall’ittero…”
Non è sicuramente difficile, trattandosi di un’opera monotematica, cadere nel rischio della ripetitività verbale o contenutistica, dacché la poesia chiede e pretende libertà e fa di questo valore il cardine primo della sua entità etica ed estetica... (Dalla prefazione di N. Pardini).
Carla Baroni: La Rina. Edizioni ETS. Pisa. 2016 |
Un poemetto di intensità ontologica che una maestra del verso, dell’endecasillabo libero in tutte le sue misure, dedica alla madre; e lo fa con ritmi asso consonantici, onomatopeici e fonico-significanti distesi su un tappeto di allitterazioni che richiamano non di rado suggestioni pascoliane. La natura, i giochi di una gioventù altra, le memorie, le luci ora meridie, ora crepuscolari, accompagnano la poetessa in questo suo viaggio di particolare vivacità emotiva.
Benedetto Maggio: La lunga attesa. Casa Editrice Kimerik. Patti (ME). Pag. 188. € 13,50
Dove sei tu, bambino di quei giorni,
dove sono gli amici, dov’è il cane
che aspettava impaziente i tuoi ritorni?
E’ come un ciclo di avventure vane
questo inseguire, come fan gli storni,
qualcosa d’invisibile. La vita
li sospinge più in là, oltre i contorni
dei tuoi sogni più audaci, tra le dita
di una mano che regola e governa
senza incertezze. È cosa troppo ardita
cercarne un solo senso. Calaverna
ha come steso un manto sui pensieri,
ché non veda, non senta, non discerna
nient’altro che sopiti desideri.
(…)
Un distico iniziale e quarantasette terzine di versi in rima incatenata che mettono subito in guardia sull’abilità del poeta nel versificare. Una struttura di endecasillabi che con la sua sonorità crea uno spartito di eufonica partecipazione; uno stile che fa da supporto a contenuti di generosa valenza emotiva. (Dalla recensione di N. Pardini).
Mariano Menna: Temporali d’estate. Casa Editrice Limina Mentis. Villasanta (MB). Pag. 46. € 10,00
Uno schioccar di calici che nasconde tanta tristezza, tanta melanconia
Temporali d’estate
Il sole lascia posto a un cielo cupo,
squarciato da fulmini e folate
di vento, che ottenebra le strade
e lacrima sul mondo senza indugio.
Avevo già dimenticato il suono
ipnotico della pioggia che cade;
così ogni vita è una lunga estate
di bruschi e devastanti temporali.
Questa è la poesia incipitaria che, carica di metaforicità, assume la funzione di valenza eponima: estate, sole, luce, gioia, orizzonti lontani; pioggia, fulmini, strade ottenebrate, lacrime sul mondo, cieli cupi. La vita, tutta, nella sua complessità esistenziale, dove il bene e il male, la luce e il buio, formano una dualità di elementi la cui simbiotica fusione dà luogo allo scorrere del tempo; di un tempo che ti guarda in faccia, senza risparmiarti avvenimenti negativi, sottrazioni, e ferite che ci portiamo dietro fino alla fine. (Dalla recensione di N. Pardini).
CLAUDIA TRIMARCHI: LA FUNZIONE CATARTICA E RIGENERATRICE DELLA POESIA IN DOMENICO DEFELICE. IL CONVIVIO EDITORE. CASTIGLIONE DI SICILIA. Pag. 136. EURO 13,00 |
Claudio Fiorentini: Fermata del bus. Alter Ego. Viterbo. 2016. Pag. 102. € 12,00
Romanzo che si legge tutto di un fiato; stile paratattico, periodi brevi e fuggitivi che si rincorrono, quasi a misurarsi in una competizione di resa; in una successione asciutta senza fronzoli inutili né parafrasi di contorno, dove tutto verte a narrare un presente attuale in un mondo reale fatto di noie, abitudini, fermate del bus, moglie, amante, ufficio, casa, famiglia; e gli ingredienti ci sono tutti: tv in cucina, in soggiorno, in camera; uno sceneggiato sulla vita di San Benemerenziano di Sigisgulta, Don Matteo…; amore e disamore; voglie erotico-coniugali sfumate nella memoria delle cosce di Lor (Loriana) che viaggia su una macchina da museo dove “c’è puzza di ferro marcio, tappezzeria in similpelle e profumo sudato”... (Dalla recensione di N. Pardini).
Emanuele Marcuccio: DIPTHYCHA 3. PoetiKanten Edizioni. Sesto Fiorentino. Pag. 180. € 15,00
Antologia di grande pregio letterario. Diddici: incontri fra la poesia di Emanuele Marcuccio e quella dei tanti poeti che hanno avuto l’onore di rientrare nelle preferenze del direttore d’orchestra. DIPTHYCHA 3 il titolo: un’opera ben fatta, elegante, per copertina, carta, impaginazione, quarta (che riporta uno stralcio della autoptica prefazione di Michele Miano). In esergo una chiarificazione sul genere intrapreso: “In un dittico a due voci il poeta si apre al prossimo, anch’egli poeta, scegliendo che ai suoi versi facciano eco quelli di un altro poeta che trova in qualche modo affine, in cui individua corrispondenze sonore o emozionali, affinità elettive, corrispondenze di significanti”... (Dalla recensione di N. Pardini).
Luigi Gasparroni: Sorrisi. Taranto. 2016 |
Risveglio
Già il mattino s’impiglia alle tue imposte
e dolcemente sul tuo corpo sale.
Ti ridesti e sorridi,
nel tuo occhio mattutino
trema ancora
l’ultimo sogno dell’alba.
Sorrisi, il titolo di questa sorridente plaquette che vede Gasparroni vòlto a identificarsi in una Natura che tanto sa di vita e di percorso umano. Sì, c’è questa ricerca simbolica dell’Autore; questa perlustrazione panica per dare forza e concretezza ai suoi input emotivi ed esistenziali... (Dalla recensione di N. Pardini).
Giancarlo Baroni: Le anime di Marco Polo. Book Editore. Ro Ferrarese. 2015. Pag.144. € 14,00
Un libro ben fatto, di profonda empatia umanistico-esploratrice, che sottintende grandi conoscenze letterarie e storico-geografiche, dacché vi è una vera perlustrazione di luoghi vicini o lontani che hanno segnato le tappe fondanti della speculazione conoscitiva dell’uomo. Le anime di Marco Polo, il titolo. Che poi trae il suo enunciato da una sezione fra le più accattivanti che potrebbe porsi, dopo I ritorni di Ulisse, come momento incipitario con valore eponimo. Apre il testo, appunto, I ritorni di Ulisse, e quale contenuto migliore poteva rappresentare gli intenti dell’Autore... (Dalla recensione di N. Pardini).
“La storia di questa raccolta di versi inediti inizia alcuni anni fa, quando Francesco Dario Rossi, durante un viaggio in Spagna, visita a Valencia l’Hemisfèric, parte di un più ampio complesso di monumenti urbani denominato “Città delle Arti e delle Scienze”, progettato nella sua città natale dall’architetto, ingegnere e scultore catalano Santiago Calatrava (1951 -). L’Hemisfèric, inaugurato nel 1998, racchiude sotto il suo guscio di cemento traslucido, lungo 110 metri, un globo fluttuante, che funge da cinema e da planetarios; la gigantesca palpebra incorpora un sistema di alette montate su steli centrali rotanti, che aperti rivelano l’interno della sfera…”
Questo l’incipit della prefazione al testo di Andrea Lavaggi... (Dalla recensione di N. Pardini).
Una antologia ben fatta, ricca, prestigiosa, che riporta i verbali conclusivi di questo importante PREMIO LETTERARIO. E fra i tanti nomi figurano quelli di due amici adusi a ricevere riconoscimenti significativi: Giovanni Caso vincitore nella sezione a tema libero con la poesiaAd altro pensa il cuore; e Pasqualino Cinnirella nella sezione silloge con la sua raccolta dal titoloMeditazioni... (Dalla recensione di N. Pardini).
Valeria Massari: Abbraccio della sera. Youcanprint. Tricase (LE). Pag. 56
Si spegne il giorno
negli ultimi battiti della sera.
Si è spenta così la tua vita
negli ultimi battiti del cuore.
Un abbraccio, uno sguardo,
un ultimo bagliore di luce.
L’Amore è rimasto.
Iniziare da questa poesia incipitaria con valenza eponima significa andare a fondo fin da subito nella profondità più intima di questa plaquette dai risvolti ontologici. Un canto alla Madre; un’elegia sentita e di corposa pluralità ai ricordi che fioriscono con accoramenti sottrattivi. L’abbraccio della sera, il titolo... (Dalla recensione di N. Pardini).
GINCARLO BARONI: I MERLI DEL GIARDINO DI SAN PAOLO E ALTRI UCCELLI. GRAFICHE STEP. PARMA. PG. 80. € 10,00
Un libro accattivante questo di Giancarlo Baroni, per composizione, copertina, risvolti, per le illustrazioni di Vania Bellosi e Alberto Zannoni che danno lustro e significanza alla plaquette con l’immagine sul segnalibro di Vittorio Parisi da cui è stara tratta la copertina. Un libro che prendendo spunto dalla fauna avicola ci dice dell’uomo, del suo esistere, della sua voracità naturistica facendone motivo di visivo accostamento tra piacevoli pitture bucolico-espressionistiche e risvolti umani di grande valenza poetica; una vera convivenza panica da cui partire per intraprendere icari azzardi verso azzurri di cielo... (Dalla recensione di N. Pardini).
Antonello Vanni: PRO/FUMO DI LIBERTA’. Aletti Editore. Villanova di Guidonia (RM). 2016. Pg. 72. € 12,00
Una poesia semplice, alogica, legata ai battiti diastolici del cuore, che, con lemmi spesso strutturati verticalmente, con versi di breve entità metrica, con verbi che formano, in autonomia, l’inanellarsi del canto, esprime tutto il pathos, tutta l'inquietudine sugli interrogativi dell’essere e dell’esistere. I contenuti di urgente connotazione ontologica, di momenti di vita tornati a pulsare, di visioni piuttosto amare sullo scorrere del tempo e su “questa brulla terra”, avrebbero bisogno di una sintassi poetica più adusa al messaggio rielaborativo, e compositivo... (Dalla recensione di N. Pardini).
Luigi De Rosa: La grande poesia di Gianni Rescigno. Genesi Editrice. Torino. 2016. Pag. 188. € 14.00
Recensione di N. Pardini, in ricordo
Gianni Rescigno: Sulla bocca del vento. Il Convivio. Castiglione di Sicilia. 2013. Pp. 136
Alleggerire il peso della vita per trasferirlo in cielo
Un lavoro di diacronica complessità poetica, di rielaborazione intimistica, e di grande impegno strutturale, questo di Gianni Rescigno. Diversi rivoli confluiscono in un unico fiume che, scorrevole, armonico e cristallino, ben protetto da argini solidi, sfocia in un mare d’amore e di speranza. Un’Antologia poetica che rivela, in una successione di momenti espressivi, continuità d’intenti, di esperienze umane, e di tecniche prosodiche. ..(dalla recensione di N.- Pardini).
UMBERTO CERIO
LA LUCE
O DEL GIOCO DELLE MEMORIE. ETS. PISA. 2016. Pag. 44. Euro 7.00
prefazione di Nazario Pardini
È la vita, è la vita che scorre,
muro a secco, pietra su pietra,
luce vera, farfalla dolorosa
che memorie distilla
con ali di rugiada (La luce dove).
Verità, vita che scorre, farfalla dolorosa, memoria; e luce. Una luce che, apparendo in ogni composizione della plaquette non solo come segno grafico-verbale ma come simbolo di vita e di morte, rappresenta l’aspirazione della condizione umana a quel fuoco che nutre i colori ma che, al contempo, ne segna la fine. .. (Dalla prefazione di N. Pardini).
Marisa Cecchetti: Il tavolo antico. Giovane Holden. Viareggio (Lu). 2016. Pag. 72. € 12,00
Il tema del ritorno nella poesia di Marisa Cecchetti
Della mia terra ho riscoperto il grano
voltava al giallo chiacchierava basso
con l’aria appena mossa era dovunque
volgessi gli occhi - fino al fiume e ai monti –
fino al profilo delle prime case
(…)
Il tema del ritorno è comune nella letteratura contemporanea e non solo. Ed è proprio su questo gioco che la Poetessa tesse la trama del suo nostos; una trama odisseica che fa dell’uomo il viaggiatore infinito alla ricerca di una verità che Ella, alla fin fine, trova proprio nel suo ritorno.«Dove siete diretti?» la domanda ai viandanti nello Heinrich von Ofterdingen (1798-1801), di Novalis. La risposta «Sempre verso casa»: il viaggio quale odissea, quale ricerca, quale formazione, quale metafora della vita, quale nostoi... (dalla recensione di N. Pardini).
Atti della Giornata di studi in ricordo di Elena Salibra (Pisa, 15 giugno 2015)
a cura di Marzia Minutelli con la collaborazione di Enrico Tatasciore
SOGLIE NUOVA SERIE ANNO XVIII N. 1 - Aprile 2016 ISSN 2283-3218
IN QUARTA
sostai paziente sulla soglia
quella sera. eppure dovevo
entrare. il tavolo era prenotato
ma un vento contrario mi spingeva
fuori. era l’ora. controvoglia
mi sistemai in prima fila davanti
all’insegna del locale.
Elena Salibra. I piatti del giorno. vv. 4-10. da Nordiche
Anna Vincitorio: Bambini. Blu di Prussia Editrice.
Monte Castello di Vibio (PG). 2016. Pg. 40. Euro 8,00
Una plaquette intensa, emotivamente umana, umanamente disumana, che, con versi brevi, secchi, apodittici, e di urgente concretizzazione ontologica, cerca di agguantare tutto il disagio di una scrittrice sensibile e inquieta davanti a: “Piccole schiere/ presto ombre di fanciulli alteri/ nudi d’inerme giovinezza”... (dalla Prefazione di N. Pardini).
Giuseppe Leone: D’in su la vetta della torre antica. Giacomo Leopardi e Carmelo Bene sospesi fra silenzio e voce. Grafiche Rusconi di Bellano. Lecco. 2016. Pg. 174. € 16,00
Già avevo scritto sulla prima edizione dell’interessante saggio dal titolo D’in sula vetta della torre antica di Giuseppe Leone; dato alle stampe per i caratteri di Grafiche Rusconi di Bellano (Lecco) nel 2015, avevo posto attenzione sulle peculiarità comparative e filologiche di un Autore aduso alla Letteratura e ai suoi più reconditi misteri, che, sotto la penna del Nostro, vengono tradotti in realtà interpretative di personale polivalenza. Si tratta di una ricerca di portata creativa che già nel sottotitolo prodromico al tutto contiene un’esplicita connotazione:Giacomo Leopardi e Carmelo Bene sospesi fra silenzio e voce... (dalla recensione di N. Pardini).
FRANCA OLIVO FUSCO: AFFINITA’ POETICHE. BastogiLibri. Padova. 2016. € 18,00
Franca Olivo Fusco si cimenta qui in un’impresa di plurale valenza. Un’Antologia di alto profilo culturale: tanti poeti, grandi nomi, una profonda rielaborazione del panorama letterario, visto da un occhio aduso alla scrittura, alla poesia, alla critica; alla commisurazione di voci che tanto hanno dato e su cui tanto ancora c’è da scrivere... (dalla recensione di N. Pardini).
Anna Vincitorio: per vivere ancora. Guida Editori. Napoli. 2012. Pg. 136. € 10,00
Una narrazione chiara, semplice, arrivante, persuasiva e pervasiva, quella della Vincitorio. Chi avesse letto la sua poesia non stenterebbe di certo a riconoscervi quell’animo snello, pulito, ambizioso a mantenere in vita stagioni ora burrascose ora lucenti del suo vissuto... (dalla recensione di N. Pardini).
Che ne sa un uomo
di ciò che nasce
di ciò che muore
nel ventre ove trova abbandono?
Che ne sa un uomo
se torci in te il dolore
offrendo in nuovo dono
passate primavere?
Vivi in te, accetta,
fai spazio al tuo sorriso,
-sola -
le rughe del tuo viso (Sola, pg. 120).
Poesia di una vita, una vita in poesia. Un tomo che ci riporta a memoria i bei libri che un tempo venivano prodotti da case editrici importanti e che continuiamo a tenere ben esposti in biblioteca per la loro preziosa veste grafica, dacché la bellezza di un testo, la copertina, la quarta, l’insieme editoriale insomma, sono determinanti per invogliarci a prendere contatto con le confessioni poeticamente umane di un’Autrice:... (dalla recensione di N. Pardini).
Passiflora, il titolo di questa plaquette; fiore della passione, per gli elementi floreali che ricordano la corona di spine e i chiodi della Passione di Cristo. E lo trae da una poesia eponima che ci avvicina forse più di ogni altra all’amore tormentato... (dalla recensione di N. Pardini).
Una poesia dolce, esistenziale, intima, nutrita di un panismo di alta configurazione visiva, questa di Luigi Gasparroni. Il verso... (dalla recensione di N. Pardini).
Quarta di copertina
Luciano Domenighini: Saggio di traduzione (da Valery a Verlaine). TraccePerLaMeta Edizioni. Segrate (MI). 2016. Pg. 120. € 11,00
Luciano Domenighini si cimenta in una nuova fatica letteraria di acuta valenza musicale. Un vero melologo, una vera combinazione fra melodia e verbo, “dove l’attenzione al testo sa di rispetto”, come riporta Marzia Carocci nella nota interpretativa: “Un viaggio letterario che Domenighini con abilità, osservanza, e grande dominio letterario riesce a “leggere” fra quei richiami di chi ha lasciato grande eredità di versificazione. Una traduzione che rende pregio a qualcosa che di per sé ne ha grande quantità dove l’attenzione al testo sa di rispetto, di amore e grande comprensione alla radice del pensiero autoriale”; una presentazione che fa da antiporta a traduzioni su cui tanto si è scritto e tanto ancora c’è da scrivere: Saggio di traduzione (da Valèry e Varlaine), il titolo; dato alle stampe per i caratteri di TraccePerLaMeta Edizioni, tratta di due Autori contrapposti per poetica e intendimenti emotivi: per Paul Verlaine la musica anzitutto; la musica ancora e sempre; rendere la nuance e non il colore; afferrare l’eloquenza e torcerle il collo; trasmettere, coi sortilegi della musica, impressioni fuggitive e “états d’ȃme”. Per Paul Valery ripudiare “le cri de la sensibilité”; “l’effusion”, “tout ce qui est élan”; la poesia è tutta “volontaire e cérébrale” (dalla recensione di N. Pardini).
Emma Mazzuca: Caos. BastogiLibri. Roma. Pg. 72.
Euro 8,00
CAOS
Altra notizia non voglio
eccetto te
qualunque altra è briciola
in cui la memoria affanna
e ancora scava per continuare
a cercarti divenendo folle d’oscurità
s’incendia il sangue ma solo a flussi arde
guarda il tuo guardare mancante
-specchio dentro il quale non mi specchio
tu sconvolgi quest’ombra - tu crepiti
e quando credo di udirti – raggelo
gelida d’amore vivo nel centro mio di te
mai finito di finire
-chiaramente intendo che non intendo.
Questa la poesia eponima che da subito ci introduce in quelli che sono gli abbrivi emotivi della plaquette: amore, tristezza, memoria; insomma vita in tutta la sua portata, in tutto il suo accoramento, in tutta la sua epigrammatica vicenda, e vita significa amare, soffrire, sognare, dacché essa è fatta di realtà, nostalgia, illusioni, delusioni... (dalla recensione di N. Pardini).
Una produzione veramente copiosa in tomi di raffinata fattura per composizione, impaginazione, tipo di carattere, copertina e impostazione grafica, come la casa editrice The Writer sa fare, con la passione profusa dei suoi collaboratori per questa antica arte.
RINA BURONI. TUTTE LE POESIE.VOLUME I. THE WRITER EDIZIONI.RENDE (CS). 2016. PAG. 664. € 35. A CURA
DI CARLA BARONI
RINA BURONI. TUTTE LE POESIE.VOLUME II. THE WRITER EDIZIONI.RENDE (CS). 2016. PAG. 318. € 35. A CURA
DI CARLA BARONI
AURORA DE LUCA: ASPRA TERRA E CREAZIONE FERTILE NELL’OPERA DI DOMENICO DEFELICE. EDIZIONI EVA. VENAFRO (IS). 2016. PAG. 150. € 10,00
(TESI DI LAUREA)
Un libro di grande effervescenza umanistico-culturale i cui contenuti sono affidati ad un metodo di ricerca induttivo, filologico; ad uno stile semplice, nella sua complessità, comunicativo, coinvolgente a cui l’Autrice ci ha abituati con la sua plurima produzione soprattutto poetica che ho avuto il piacere di leggere e di apprezzare; una penna che indaga e assembla per farne una tesi di polisemica significanza (dalla nota critica di N. Pardini).
Domenico Defelice: Nino Ferrarù. I quaderi letterari di POMEZIA-NOTIZIE. 2016 |
Chiara Mutti: Scatola Nera. FusibiliaLibri. 2016. Pg. 88. € 13,00
Scatola nera il titolo di questa plaquette editata per i caratteri di FusibiliaLibri, 2016. Chiara Mutti affronta un percorso ampio, vitale, a volte piano, altre collinare e altre ripido da salire con scarpe da montagna. Sì, ogni ambito del vivere viene toccato con elasticità epigrammatica: ora con dolcezza lirica, ora con melanconica riflessione, ora con leopardiano risentimento, ora con sfiducia esistenziale:
Non posso parlare alle cose
che non conosco
se credessi nel fato, in qualcosa
che la vita o dio o il cosmo
è in se stesso: assoluto, infinito,
tutto acquisterebbe un senso
e avrebbe forma
potrei forse frugare negli angoli
di questa scatola nera
trovare le note
di qualche vecchio motivo… (L’equilibrio)... (dalla recensione di N. Pardini).
ANTOLOGIA DI CINQUE AUTORI SELEZIONATI DA EUGENIO REBECCHI PER BLU DI PRUSSIA EDITRICE:
ANGELO ANDREOTTI, SANDRO ANGELUCCI, SHEIBA CANTARANO, UMBERTO VICARETTI, ANNA VINCITORIO
Gabriella Fiori: Patrice de La Tour du Pin.Servitium editrice. Milano. 2011. Pp. 188
Un testo di maiuscola rilevanza, in cui l’autrice analizza, con puntiglioso acume, le vicende di un poeta poco conosciuto in Italia, spiattellandoci su un vassoio d’argento documenti epistolari e poetici in un percorso ascensionale di grande entità spirituale. Una vera ricerca filologica che credo utile, per la sua ricca portata, in scuole di ogni ordine e grado e soprattutto in facoltà linguistico-letterarie (dalla recensione di N. Pardini).
Daniela Quieti: GRENDEL E IL POETA
DA BEOWULF A SHAKESPEARE. IBISKOS-ULIVIERI. Empoli 2016. Pp. 128
Daniela Quieti si presenta ai lettori con una nuova fatica letteraria di interesse sociale, storico, epico, saggistico e linguistico... (dalla recensione di N. Pardini).
Una poesia fresca, duttile, generosa, folta di input memoriali e di accostamenti umani, che, con continui giochi sinestetici, riesce ad abbracciare l’animo, a dargli concretezza, e vivacità eufonica. C’è la vita in questi versi con tutte le sue meditazioni esistenziali: l’amore, le memorie, l’inquietudine, la saudade, l’illusione, la delusione, la terrenità, la spiritualità; ma soprattutto il pensiero del tempo che fugge e che tutto trascina nell’oblio. Fenollosa Ernest Francisco affermava che la poesia è l’arte del tempo. Ed è proprio l’idea del tempo a concretizzarsi in ogni aspetto della natura, e a farsi leitmotiv in questo percorso poetico... (dalla recensione di N. Pardini).
NUOVO CONTRAPPUNTO, anno XXV n. 3
luglio - settembre 2016
igi Gasparroni ci ha inviato un calendario poetico di grande effetto visivo. Un suggestivo campo d'azione, dove le emozioni del poeta si cristallizzano in piante che meglio rappresentano le caratteristiche di ogni mese. Già in altre occasioni Gasparroni aveva dimostrato tutta la sua fecondità ispirativa ricorrendo ai palpiti, alle intrusioni emotive di una natura loquace e polivalente. E qui ce ne dà ancora una prova valida e cromaticamente esplosiva in un delicato e gentile verso che sa accompagnare, con grandi e forti abbracci etimo-allusivi, i sentimenti più immediati dell'autore. Poesia semplice, netta, contaminante e vicina. Poesia che fa della semplicità il suo cavallo di battaglia... (N. Pardini).
Un testo dedicato a Ines Betta Montanelli in cui, per mano di un grande critico della stazza di Marina Caraccionlo, si mettono in evidenza quelle che sono le peculiarità della poetica della Poetessa: natura, amore, inquietudine del vivere, radici ben salde alla sua terra, ricerca verbale e spirituale, allunghi ontologici verso l'azzurrità del cielo, coscienza di un tempo che implacabile fugge, e corposità di un verso che sa tenere con tutto il suo potere concretizzante gli input emotivi delle sue opere. Alle pagine critiche si aggiunge una motivata scelta di poesie tratte dalle sue principali sillogi. Qui una mia lettura di due di esse già a suo tempo pubblicata su Lèucade, e di cui alcuni stralci sono riportati nell'Opera... (N. Pardini).
Riportare uno stralcio della poesia incipitaria della silloge significa affrontare uno dei motivi principi della filosofia del Poeta: Thanatos ed Eros; vita e morte; poesia e mistero; Bellezza e spoglie. Non c’è più distacco, netta separazione, conflittualità: la fine non esiste in questo processo dove presente passato e futuro si embricano in un divenire rivolto alla totalità dello spirito; alla Bellezza del presente che non ha tempo; alla storia di un Poeta che sa proiettarsi al di là dell’orizzonte; in un mondo di edenico onirismo... (dalla recensione di N. Pardini).
Pietro Rainero: Logica stringente. Il Convivio Editore. Castiglione di Sicilia (CT). Pg. 88. € 12,00
Nuovo impegno letterario del nostro Pietro Rainero. Un libro di racconti che rivela, ancora una volta, la malizia narrativa dell’Autore. Io non mi pongo la questione se si tratti di fiabe o di favole; il fatto sta che dalla lettura vien fuori una panoramica articolata, paradossale sulle vicende del genere umano; sui suoi comportamenti, i suoi vizi, le sue ambizioni o altro, visti con un occhio bonario e vòlto all’astrazione; a trasferire il tutto, con una immaginazione estremamente colorata di sogno, invenzione, creatività, in un mondo esclusivo; umanamente impossibile o possibilmente disumano... (dalla recensione di N. Pardini).
Edda Pellegrini Conte: Ambizioni. L’Autore Libri Firenze. Pg. 69. Lire 15,000
Un libro elegante, ben fatto, per impaginazione, carta, quarta, con in copertina il dipinto “La torre di Babele” di un Artista fiammingo del XVI secolo. Un testo dato alle stampe per i caratteri di una importante Casa Editrice quale L’AUTORE LIBRI FIRENZE, con cui ho avuto l’onore di aver pubblicato due delle mie sillogi: Fogli di campo, aghi di pino, scaglie di mare; Le voci della sera. Una narrazione quella di Edda Pellegrini Conte che, con generosa intrusione analitico-descrittiva, sa fare sua ogni vicenda umana per darla alla pagina arricchita del suo plurale pathos vicissitudinale. Il testo di 72 pagine contiene sei brani (Eugenio, effetti collaterali; L’ambizione di vivere; Neo-scrittore; Una domenica di evasione; In memoria; Pagine di diario)... (dalla recensione di N. Pardini).
Silvia Venuti. Sulla soglia della trasparenza.Interlinea Edizioni. Novara. 2016. Pgg. 128
Dall’attesa di un’alba al mistero del vivere
Mi piace iniziare questa mia esegesi aiutandomi con il riferimento ad uno scritto che già avevo avuto occasione di stilare sulla poesia della Venuti:
“… E il tutto si snocciola su un piano metaforico unisono e compatto, delicato e morbido, disposto ad aiutare e a invigorire il significato del poièin con un significante tecnico-figurato di spessore. E d’altronde se la Nostra riesce ad avere nel cuore una mimosa piena di vento, o se riesce a pensare a un vento alto nei rami a portare in alto pensieri e sentimenti, o se riesce a vedere montagne che si vestono d’alba, o tristezze mute che si appoggiano sui colori e al suolo, è segno evidente che sa fare della parola un congegno talmente duttile, flessibile, ed anche ultra/sintattico, da raggiungere le vette brillanti verso cui si proietta il pensiero (dalla recensione di N. Pardini).
Smarrimento
Io, Principessa
Rinchiusa in sterminate prigioni di stelle
Scivolata su oscuri pavimenti di vuoto
Immersa in vasche traboccanti di pensieri
Ho sperato di ritrovarti
-Principe che ora calpesti, severo,
la mia Ombra-
Nel tuo mantello di sole puro
Perché ti ho amato
Perché ti ho amato
Soltanto per la tua luce
Sta in questa poesia testuale il succo dolce-amaro di questa plaquette (dalla recensione di N. Pardini).
Michele Battaglino: Da Asclepiade a Goffette (Canti a due voci). Genesi Editrice. Torino. 2016. Pg. 152. € 15,00
Un libro accattivante, ben fatto, piacevole per impaginatura carta, composizione, alette con in copertina Writing on thge sand (1859) di Dante Gabriel Rossetti, dato alle stampe per i caratteri di Genesi Editrice di Torino. E editare libri è un’arte, rispettarne la storia è un dovere, in memoria della grande tradizione umanistico-linguistica nostrana, fattrice di incunaboli preziosi e rari. In questo volume Michele Battaglino affronta uno dei problemi più annosi della critica letteraria... (dalla recensione di N. Pardini).
Un libro di grande spessore scientifico-letterario che un amico (Marco Dei Ferrari) ci ha inviato per una approfondita lettura che noi faremo. Sotto, un risvolto di copertina con la sinossi del testo che già mette in evidenza le tante domande che spesso noi ci poniamo nell'affrontare l'analisi dei libri pervenuti; tante questioni che inquietano la nostra vicenda esistenziale a cui difficile è dare risposte...
Ester Cecere travasa la sua anima nel mondo, nelle piccole cose, le più umili, nelle grandi questioni, e le immagini, intinte del suo pathos, si fanno serbatoio a cui attingere sostanza per la poesia. Uno scorrere di lampi cromatici, di avventure paniche, di metamorfosi osmotiche, di metempsicotiche venature di efficace trasposizione. Sì, è la natura che l’accompagna per fare da ancella alla sua rivelazione. Ed essa non è mai frutto di una semplice relazione bucolico-georgica; nella Poetessa assume un significato altro, e alto. Nobilitata dalla sua sensibilità si fa estremamente umana, ogni ambito non è altro che un pezzo di vita, un brandello d’animo; un momento ora sereno, ora pungente, ora addolorato, ora risentito, ora duro, e altrettanto duro nella visualizzazione poetica… Il fatto sta che Ester non può sopportare le cose fasulle: l’incoscienza, la malafede, l’ingiustizia… (dalla recensione di N. Pardini).
Carmen Moscariello: Tunnel dei sogni. Il Convivio Editore. Castiglione di Sicilia. 2016. Pg. 56. € 7,00
Carmen Moscariello ci sorprende sempre per le sue soluzioni creative. Questa volta lo fa con una plaquette editata con i caratteri de IL CONVIVIO EDITORE, Castiglione di Sicilia, in cui ci propone un poematico e diacronico corpo intimistico. Una bella pubblicazione: elegante e raffinata per copertina, impaginazione, carta; comprende due sezioni: la prima UNA POESIA AL MESE 2017, in cui ogni pièce è preceduta dal calendario dei 12 mesi; la seconda ANTOLOGIA POETICA di 14 composizioni... (dalla recensione di N. Pardini).
Libro inviatoci in omaggio dallo scrittore Marco Dei Ferrari,
che noi leggeremo con grande attenzione per coglierne gli importanti spunti su cui riflettere
MICHEL FLOQUET: TRISTE AMERICA. NERI POZZA EDITORE. VICENZA. 2016
Marco Onofrio. La nostalgia dell’infinito. Edizioni Ensemble. Roma. 2016. Pg. 176. € 15,00
Marco Onofrio La nostalgia dell’infinito. Un excursus tormentato e ondulatorio per forma e contenuto; per intenzioni e azzardi mai appagati verso estensioni liberatorie. In questo processo evolutivo la crestomazia è impostata più su tematiche che su ordine cronologico; e Onofrio dimostra quanto la poesia non sia solo e soltanto frutto di memoriali, saudade o di melanconiche suggestioni panoramiche, quanto di trasposizione di concetti in glottologiche forzature tese a raggiungere traguardi di difficile approdo per la ristrettezza delle possibilità umane (dalla recensione di N. Pardini).
La nuova fatica letteraria di Antonio Spagnuolo si sprigiona in una serie di liriche distribuite in due sezioni: Lunghi murales e Memorie. Il titolo, Non ritorni, già, di per sé, ci introduce in quello che fa da prodromico input al patema vicissitudinale del poeta, in conflitto fra vita reale e vita memoriale. Ed è negli ... (dalla recensione di N. Pardini).
Carla Baroni: Il segreto di Dafne. Blu di Prussia editrice. Piacenza. 2015. Pag. 72. € 10,00
Carla Baroni in questa nuova impresa letteraria dona tutta se stessa ad un incontro di amorosi sensi, di dolci illusioni, di poematiche estensioni in cui mito e armonie, armonie e allusioni si fondono e si confondono. Il mito dei miti, Apollo e Dafne, l’amore mancato, non corrisposto, scivolano su un tessuto di perfetti endecasillabi che offrono un ritmo piacevole al diluirsi della storia; al dipanarsi di una vicenda zeppa di sinestetici accordi, di metonimici andirivieni, di accenni autobiografici.
(dalla recensione di N. Pardini).
Marco Onofrio: Giorgio Caproni e Roma. Edilazio Edizioni. Roma. 2015. Pag. 160. € 13,00
Un saggio di effettiva resa contenutistico-culturale che ben pone in questione uno dei temi di maggior rilievo nella attività letteraria di Caproni: il ruolo della città nella vita del poeta. L’autore, Onofrio, affronta con dovizia di documenti il tema, scandagliando e utilizzando, filologicamente, quello che Caproni scrive, pensa, ricorda, rimpiange, immagina, vive, rielabora di Genova e Roma. L’opera si suddivide in cinque capitoli i cui titoli costituiscono già un viatico, un emblematico e chiaro avvio alla lettura e alla comprensione del testo: I fatti e i luoghi, Caproni prima di Roma; Caproni a Roma; Caproni e Roma; Roma nei racconti di Caproni; L’odiosoamato “esilio”: uno sguardo d’insieme... (dalla recensione di N. Pardini).
Carla Baroni: Oltre la siepe buia dei pensieri. Blu di Prussia editrice.
Monte Castello di Vibio (PG). Pg. 78. € 10,00
Oltre la siepe buia dei pensieri
si attestano le stelle dei tuoi cieli.
Dai vetri colorati dei tuoi muri
un angelo guerriero ora discende
la spada sguainata, una corona
di fiamme lo circonda ed il suo raggio
va sopra la mia ombra ad infierire.
Lo so che Tu di nuovo mi respingi
(…)
O se ci sei davvero, se tua figlia
son come tutti gli altri del Creato
fa’ che di nuovo sgorghino le lacrime
dal ciglio asciutto, che novello fonte
scaturito dall’anima indurita
mi lavi e mi battezzi adesso che
vago nel limbo priva d’una guida
Poesia incipitaria che con valore eponimo dà il via a questo poema di rivelazione umana. Una vera preghiera, ma non di quelle recitate per posa, per assuefazione, ma una preghiera che sgorga da un’anima laica alla ricerca di sé e del mondo in cui si trova. È questo il motivo focale che alimenta il corso della poesia di Carla Baroni. Lo sperdimento del nostro essere, la insoluzione dei tanti perché, delle tante vicende che ci spaesano e ci affliggono durante il misterioso dipanarsi della vita. La poetessa soffre di questa vicenda che le è toccata in sorte. Dà tutto il suo animo a quell’Ente che ci è in alto... (dalla recensione di N. Pardini).
Donatella Zanello: Passiflora. Ibiskos Ulivieri. Empoli. 2015. Pg. 36. € 10,00
Passiflora, il titolo di questa plaquette; fiore della passione, per gli elementi floreali che ricordano la corona di spine e i chiodi della Passione di Cristo. E lo trae da una poesia eponima che ci avvicina forse più di ogni altra all’amore tormentato, doloroso, tempestoso, tenebroso, che fa da leitmotiv, da filo conduttore, da anello assemblante delle pièces di questa raccolta. Un sentimento che gioca con la vita facendone il bello e il cattivo tempo; il focus di questa confessione spontanea, diretta, ontologicamente vissuta in tutta la sua complessità:... (dalla postfazione di N. Pardini).
Maria Grazia Ferraris:Volevo scrivere. Saggio sulla letteratura femminile del primo Novecento. Edizioni Helicon. Arezzo. 2017. Pgg. 114. € 12,50
Sono donna, ho vent’anni, e vengo da lontano assai onde vederVi
Con un libro che sa tanto di romanzo per legami, intrighi, e personaggi ricchi di pathos e di fascino, Maria Grazia Ferraris torna alla scena letteraria con una voce nuova, fiorita, culturalmente avvincente, efficacemente propositiva di affondi umani, poetici, e anche autobiografici, se ci si avvicina alla sua personalità volta a temi a lei consoni e nei quali ritrova se stessa: passione, entusiasmo, malizia, amore, poesia, vita, cultura… (dalla recensione di N. Pardini).
Louis Charpentier. I misteri della cattedrale di Chartres. 1° Edizione 2015
L
Giorgio Manganelli: Centuria. Gli Adelphi. Milano. 2016. Pgg. 320. Euro 13,00
Distruggere lo schema, fare tabula rasa, e poi la morte, la vita, il tempo avranno un volto nuovo, il Tuo.
Un laico avvicinamento alla spiritualità epifanica del tutto.
Claudio Fiorentini si riaffaccia alla scena letteraria con una silloge intensa, plurale, di vitale caratura, dal titolo Sinfonia, che, con rossiniana spartitura dai ritmi ora aspri, ora esplosivi, mai scade in sentimentalismi di memoria aleardiana. Un viaggio intrigante, di ombre, penombre, e vie con sfondi di luce, fatto di tappe meditative, istintive, e esistenziali in cui riversa tutta la sua problematicità di incontri e scontri, di pensamenti e insoluzioni, di quietudini e conflitti, di amore e spaesamenti, in un gioco di ossimorica tensione, che tanto sa di vita...
(dalla recensione di N. Pardini).
Luciano Domenighini:Poemi didascalici latini. TraccePerLaMeta edizioni. Segrate (MI). Pg. 304. € 14,00
"Non ego divitias patrum fructusque requiro
quos tulit antiquo condìta messis avo:
parva seges satis est, satis est requiscere lecto
si licet et solìto membra levare toro.
Quam iuvat immites ventos audire cubantem
Et dominam tenero continuisse sinu
aut, gelidas hibernus aquas cum fuderit Auster,
securum sommos imbre iuvante sequi!
HOC MIHI CONTINGAT"
Io non voglio per me le ricchezze e i guadagni dei padri
che i raccolti procuravano agli avi antichi; un modesto raccolto
mi basta e, se mi è lecito, mi basta riposare nel mio letto e rinfrancare le membra nel consueto giaciglio.
Com’è bello starsene a letto e ascoltare il soffiare impetuoso del vento
stringendo dolcemente al petto la donna amata,
oppure, quando l’Austro invernale rovescia gelide acque, addormentarsi al sicuro, consolati dal rumore della pioggia che batte.
QUESTO MI TOCCHI IN SORTE.
Sicurezza, amore, sperdimenti panici, vertigini invernali, camini rassicuranti, tempus pacis…
Che cosa di più attuale; che di più parenetico nel mondo in cui viviamo, fatto di materia, di guadagno, di una globalizzazione spersonalizzante e avvilente dove l’uomo ha perso la sua identità, la sua naturalezza; quanto bello sarebbe poter seguire i progetti campestri della poetica tibulliana di parole rasserenanti, di gesti semplici a misura umana; di meditazioni amorose accompagnate dal ticchettio di una pioggia che scongiura la guerra: hoc mihi contingat! Quanto attuale questa apologia della serenità; di suoni e sentimenti lontani dalle zuffe di viandanti sperduti in una società liquida e incapace, nemmeno, di aggrapparsi alle proprie memorie... (dalla recensione di N. Pardini).
Emma Mazzuca: Eclissi. BastogiLibri. Roma. 2017.
Pgg. 102. Euro 10,00
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PREFAZIONE
Forzature lessicali, dilatazioni sonore in un significante di simbolica metaforicità
… Dentro una gabbia sull’asfalto
conto le ore delle mie giornate.
Ricolmo il mio tempo con parvenze stanche
discorrendo da sola o mi snaturo
in una fragile compagine fingendo
perché le turgide arterie del cielo
erano un infido passaggio che non mi appaga
e salvata in alto
una volta ancora esisto su una nuova vetta
che più in su si erge e che non muta. (Vetta).
Iniziare da questa poesia testuale significa andare da subito a fondo in uno dei temi focali che motiva il viaggio interiore della poetessa; un viaggio travagliato, difficile, e arduo attraverso un mare pieno di scogli e di burrasche in cerca di un faro che illumini una meta. Aspirare ad una vetta alta, elevata, al di sopra delle micragne dell’essere e dell’esistere è il fine della condizione umana; di un’umanità la cui zona d’azione è strettamente limitata ad un campo a misura terrena... (dalla prefazione di N. Pardini).
Alfonso Angrisani: Placor. StreetLib Write. Vignate (MI). 2016. Pg. 151. Euro 9,99
Immaginazione, mitopoiesi, trasformazione, riduzione, mélange di realtà e fantasia; di fantasia e anima; di anima e assalti alla diligenza; novità, generosità, affondi emotivi:
Conoscevo un tempo un artigiano
aveva il suo regno
a piazza della Pigna
vendeva ali ricamate a mano
son come le scarpe – mi diceva - le ali
non possono essere per tutti eguali
e poi sono troppo pesanti alcuni
posson volare sol con gli aeroplani
io due paia ne ho comprate
il primo ha le piume tutte colorate
pere volare dalla mia campagna
quando il traffico ristagna
l’altro è bianco come questo foglio
lo uso per scrivere e non cedere
quando l’oscurità mi mette il suoi bavaglio_
Una semplicità apparente, una complessità ridotta ai minimi termini, cosa non semplice da attuare; risultati a cui un vero poeta può arrivare dopo anni di meditazione e di crescita umana: personalità, ricerca, invenzione lessico-fonica, azzardo verso i vertici della piramide. Partendo da questa pièce incipitaria ci si imbatte da subito in quella che è la poetica di Angrisani: simbolismo, materia grezza da plasmare, da adattare con sensibilità ai risvolti della vita; a ché tali risvolti trovino le loro pieghe in oggetti e cose della quotidianità: volo, ali, che non a tutti sono adatte; alcuni troppo pesi possono volare solo con gli aerei; per la poesia occorrono ali forti per spiriti leggeri... (dalla recensione di N. Pardini).
Annalisa Rodeghiero: Versodove. Blu di Prussia editrice.
Monte Castello di Vibio. (PG). Pgg. 84. € 11,00
Dalla Prefazione di N. Pardini
Saremo altrove
Là dove l’armonia
sembra incrinarsi
fruttifica la parola vera e vive.
Nell’altro possibile respiro
nell’orizzonte tondo
dove il sogno chiede.
Esiste forse una mezza poesia per il poeta?
Mezzo battito d’ali per la rondine?
Il mezzo calice pieno? Il mezzo calice vuoto?
Metà fiore a primavera?
Solo una parte del cielo da toccare?
-Sai- saremo altrove,
dove vince e perde la ragione
ma intero vive il canto.
Opera divisa in due sezioni: Di volo in volo, Incerte stagioni e inconfutati cieli, che, con la loro efficacia ontologica, completano il mondo poetico della Rodeghiero; tutto l’afflato per quel “dove vince e perde la ragione ma intero vive il canto”. Senza mezze misure, in questa tensione emozionale; in questo gioco che non prevede “Metà fiore a primavera”. Essere altrove l’icipit di quesrta silloge in cui il verso si dà all’anima con tutta la fragranza dei suoi verbi; con tutto il potere lessico-fonico dei suoi accorgimenti. Un andare dolce e fluente, duttile e contaminante che abbraccia con sonorità allusiva, con simboliche rifrazioni, ogni input vitale.
Claudia Piccinno: Ragnatele cremisi. Edizioni Il cuscino di stelle. Pereto (AQ). 2017. Pg. 68. € 12,00
Poesia che trova la sua giusta collocazione in spazi umani vòlti all’azzurro; che trova i suoi motivi ispirativi partendo da freschezze, e stupori di fronte a un Creato incommensurabilmente antropizzato; di fronte ad una natura che si fa messaggera di emozioni, presenze e sottrazioni di un’intera vita:
Radici disperse nel vento
affiorano dal profumo delle tamerici,
esaltano voci sopite
dalle fronde dei salici amici.
Eccoti m’hai teso lo sguardo
e lo riporto in cima
ad incontrare te
nell’intricato intreccio
di foglie senza spigoli
che curvano per me… (Fronde e radici) (dalla recensione di N. Pardini)
Giovanni Bilotti, CANTI OLTRE IL TEMPO. Memoranda Edizioni. Massa. 2016
Giovanni Bilotti si presenta sulla scena letteraria con una nuova silloge editata per i caratteri di Memoranda Edizioni. Il testo è arricchito dalla Prefazione di Francesco D’Episcopo e dalla postfazione di Maria Luisa Tozzi. Un libro di grande valenza culturale e di sapidi intenti filosofici, che corrispondono, alla grande, alla struttura mentale dello scrittore, Lui filosofo, e docente di Filosofia del linguaggio alla Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Genova. E’ la dimostrazione tangibile che si può far poesia con ogni argomento: erotico, religioso, naturistico, culturale… (dalla recensione di N. Pardini).
Vita, illusioni, delusioni, saudade, rievocazioni, amore:
“Ho un attimo di cielo/ da dividere con te,/ voglio essere regina/ donna, amante e molto più./ …/ Ed io, aquila reale/ che ha paura del suo volo/ e tu compagno mio/ in ogni cielo da solcare/ nell’azzurro, tra le nubi/ o nella notte cupa…”. (Da un attimo…) Un amore totale, pieno, che l’anima nel focus della sua ispirazione dona alla liricità della parola... (dalla recensione di N. Pardini)
Franco Campegiani:Ribaltamenti. David and Matthaus Edizioni. Serrungarina (PU). Pgg. 172. € 14,90
Scrivere su questa opera di Franco Campegiani significa andare al fondo del suo pensiero, della plurivocità di un artista a tutto tondo. Dacché l’autore è filosofo, sì, ma anche poeta, critico, saggista, cultore d’arte, con un animo pieno zeppo di input emotivi che lo rendono audace, polivalente e novatore nel campo letterario di oggigiorno.... (dalla Prefazione di N. Pardini).
Giorgio Manganelli: Poesie. Crocetti Editore. Milano. 2007. Pagg. 360. € 20,00
Un massiccio volume di ben 360 pagine, editato per i caratteri di Crocetti Editotre nel 2006 e nel 2207 come seconda edizione, suddiviso in Poesie, Appendice I, Appendice II, Appendice IIA, II Altre poesie, III Poesie giovanili, che contiene l’attività poetica di un’intera vita di Giorgio Manganelli. Un libro di grande valore documentaristico e epigrammatico per conoscere la poetica e la filosofia di vita di questo grande personaggio del mondo intellettuale dell’altro secolo. E quello che risulta da una lettura diacronica del testo è un crescendo di attenzione che l’Autore pone alla forma, Forma come vita, come desanctisiano risultato, forma come totalità di pensiero, come contenitore di un’anima tutta volta a dire di sé a volte anche con un certo distacco, ma soprattutto a dire del rapporto fra l’esistere e la morte, fra thanatos e eros... (dalla recensione di N. Pardini).
Ogni uomo è un’isola, da qui partirei per stilare questo mio scritto sui racconti di Edda Conte. Un libro di ampio respiro, dove la duttilità del narrare e la perspicace analisi dell’animo umano, si amalgamano in un succedersi di atti scenici, di respiri larghi, e di epigrammatiche soluzioni di trasversale intensità. Il tutto affidato alla penna adusa alla scrittura poetico-narrativa dell’Autrice. Tanto è vero che non è raro riscontrare, in queste pagine, fluenti voli simbolici tipici della poesia della Nostra... (dalla Prefazione di N. Pardini).
Alda Magnani. L’ombra spezzata, ballata del carcere e altre storie. Edizioni ETS. Pisa. 2017
Ho ormai dissolto in nebbia
ogni speranza
e libero il furore del patire
in segnali di un codice preciso:
concepisco disegni assurdi,
evoco desideri rimossi della carne,
getto legna sull’odio
di fronte a ogni potere.
Non riesce a spezzare le catene
il mio grido impotente di rivolta
(…)
Questa è la ballata che si propone come momento incipitario con valore eponimo della silloge. Il racconto di un carcerato che vive: “proteso nell’inutile attesa/ di una lettera/ forse mai spedita/ di visite che non arriveranno/ e intanto/ sente (sento) crescersi (mi) dentro/ spaccatura d’abisso/ dall’alba/ al sorger delle stelle.”, mentre il suo vicino pensa: “a suo figlio/ al padre/ alla madre defunta/ (“Morta per il dolore!...”/ gli hanno detto)/ alla fontana/ in piazza del paese/ dove si radunavano i ragazzi.”... (dalla recensione di N. Pardini).
Sussurri di emozioni
Credo sia opportuno riportare alcuni miei scritti sulla poesia di Lino D’Amico:
Questa la mia Prefazione al testo:
“Poesia con valenza eponima di forte impatto emotivo-vicissitudinale. Gli abbrivi intimi si affidano ad una metaforicità di urgente respiro; ad uno stilema folto di immagini ricche di impatti memoriali, dove il tempo fugge senza rispetto per il sacrosanto patrimonio del nostro essere. La vita c’è tutta con il suo bagaglio ontologico, coi suoi quesiti esistenziali, in un raffronto vicissitudinale che inquieta e dà segno della fragilità dell’esser-ci. “Dilemmi confusi smarriti nell’attimo… brusii di fluttuanti memorie… profughe eco… dissolversi di un respiro… correre di passi…”... (dalla Prefazione di N. Pardini)
Imperia Tognacci: Anime al bivio. Edizioni Giuseppe Laterza. Bari. 2017. Pgg. 256. € 20,00
Imperia Tognacci si presenta sulla scena letteraria con un romanzo di grande attualità, e di scavo psicologico. Editato per i caratteri di Giuseppe Laterza, Bari, nell’aprile di quest’anno, il libro di ben 256 pagine, ci narra la storia ecclesiastica di Annunziata, fattasi suora “per santificare la propria vita al Signore.”, come scrive il prefatore. Anche di un amore altro antecedente, di una famiglia, di uno spostamento di residenza. Della morte del capofamiglia, dei disagi materiali e spirituali. Ma l’attenzione è rivolta al personaggio principale, ai suoi conflitti interiori fra terrenità e spiritualità in un mondo, che, con i suoi messaggi temporali, fa di tutto per contaminarla... (dalla recensione di N. Pardini).
Maria Ebe Argenti: Più non nasce il suo canto fra le spighe. Genesi Editrice. Torino. 2017. Pgg. 104. Euro 12,50
E’ la prima poesia a mettere da subito in evidenza quello che sarà il percorso narrativo della silloge; che fa da prodromico ingresso, da antiporta ad un excursus fortemente critico nei confronti della società in cui viviamo, e soprattutto su certi comportamenti inaccettabili, tristi e avvilenti di certi Uomini ; Siamo messi molto male, secondo la poetessa... (dalla recensione di N. Pardini)
Daniela Cecchini:Sinestesie dell’io. La Caravella Editrice. Segrate (MI). 2016. Pagg. 86. € 10,00
Anima, spirito, corpo.
L’anima, prigioniera del suo involucro
si affanna, poi soffoca.
Ma mette le ali
quando si nutre
di vita interiore.
Spazio che non è lusso
ma scrigno di respiri di libertà.
Prigione, anima, spazio, volo verso l’alto, oltre i limiti che la vita ci impone; oltre le ristrettezze del vivere. Illusioni, delusioni, sottrazioni, oniriche alcove, ritmi incolori dell’esistenza, vereconda ricerca di precaria felicità... (dalla recensione di N. Pardini)
Prefazione a Donatella Zanello: Giorni di vento.Edizioni ETS. Pisa 2017
Madre, mamma, mà, amata,
tutta la mia vita ho pensato a te,
mi sono consumata nell'amore di te
ma ora non sono riuscita a trattenerti.
Eppure, i grandi tuoi doni e l'amore
che generosamente ci hai dato,
quelle tue rare carezze e baci,
i tuoi sorrisi, gli anni andati via
e il moto lento e solenne dei ricordi,
tutto ritorna, adesso, nell'ombra
della sera che scende. Si rischiara
un poco l'orizzonte. Il cielo si rasserena
e poi si spegne in acqua, come quando
ero bambina, dopo il temporale.
Poesia duttile, gentile, fluente, di eleganti iuncturae; poesia che con la sua plurivocità si fa corpo di un’anima tutta volta all’amore, al respiro del mare, ai voli su placide colline tinte di cielo; ad una natura da proteggere come bene sacro dell’intera umanità; a scoprire e riflettere sul tempo, l’esistere, e tutto ciò che anima il mondo, tutto ciò che ci anima e ci fa vivere, con messaggi di sinestetiche allusioni, di intrusioni simboliche di grande respiro: affetti, emozioni, incontri, illusioni, delusioni, sottrazioni di urgente resa poetica; di grande valore umano... (dalla Prefazione dfi N. Pardini).
Nel libro della vita non è lecito
saltare le parentesi:
i ripostigli ombrosi ove si celano
le quiete giornate senza storia, i sapidi
avanzi dei conviti, anche sovente
le sagge provviste del futuro.
Poesia polivalente, generosa, pensosa, riflessiva. Direi una svolta verso nuove vie che, con Viaggi, terrestre e celeste, Guido Zavanone imbocca per dare sfogo ad un complesso e articolato pensiero. Due gli odeporici azzardi strutturali: con la loro ampiezza offrono all’autore la possibilità di estendere la sua filosofia e i suoi stadi emozionali in una versificazione di poematica valenza... (dalla recensione di N. Pardini).
Questa la poesia incipitaria della plaquette che, prodromica al tutto, ad un evolversi di euritmica sonorità, ci prende per la sua grande duttilità spirituale:
Un’anima
che non ha più sogni
da vivere
annega,
come la foglia appassita
nelle oscure acque di un lago,
nei vuoti spazi
tra cielo e cielo.
Un verseggiare che permette, da subito, di entrare nel mondo poetico della Nistri: anima che annega, foglia appassita, spazi vuoti, cielo terra, tanti riferimenti di natura psicologico-introspettiva atti ad aprire un percorso di ricerca attraverso pensamenti e suggestioni di forte tensione contemplativa; di impatto meditativo-esistenziale attraverso composizioni, che, introdotte da citazioni di grandi autori, evidenziano la cultura letteraria della Nostra... (dalla recensione di N. Pardini).
Gabriele Bellucci: SHIRIM. Edizioni Polistampa. Firenze. 2014. Pagg. 56
“Noli foras ire, in te ipsum redi, in interiore homine habitat veritas”. Non uscire fuori, rientra in te stesso: nell'interiorità dell'uomo abita la verità. (Sant'Agostino)
Una travagliata ascensione verso la luce. Un nostos umano, etico, filosofico, poetico; una scalata di grande potenza vicisitudinale: è l’uomo che con tutte le sue magagne esistenziali si avvicina al potere di Dio in un excursus dove la fede fa da terriccio fertile per la crescita dinamica del canto, dal peccato al perdono... (dalla recensione di N. Pardini).
Moti dell’anima
Pasquale Antonio Marinelli: Moti dell'anima. Mama Dunia Edizioni. 2017 |
Lontano si scorgono mete,
traguardi di un’anima nomade
che girovaga nell’universo umano,
in cerca di pace e serenità.
Scandaglia il tempo dell’amore,
il suo altalenante andamento,
delle lancette dei sentimenti
il loro movimento.
Anima ribelle,
segnata dal vissuto quotidiano,
dalle labbra di una donna,
dai tradimenti e dalle passioni.
Anima inquieta,
vogliosa di gocce di rugiada
che dissetino il desiderio di vita,
che mitighino le angosce incessanti
e aprano prospettive future.
Lontano si scorge una luce,
riflessa in un’anima ardente,
racchiusa nel cuore infuocato
di un uomo che ama
la vita e la sua libertà.
Questa la poesia che, con valore eponimo, contiene il focus di un canto tutto vòlto a cristallizzare gli input emotivi di una storia. Quella di un poeta che ama la vita, la poesia, l’amore, le vicissitudini di un percorso vissuto fra gioie e inquietudini, fra terrenità e slanci oltre la siepe per agguantare un cielo di difficile approdo... (dalla recensione di N. Pardini).
Mariagrazia Carraroli: Trittico. Florence Art Edizioni. Firenze. 2016. Pgg. 48. € 12,00
Libro prezioso, elegante, fine, suggestivo, da collezione, per copertina, impaginazione, risvolti, quarta…, che, con il suo prodromico ammicco, ci prepara ad una avventura di fattive intonazioni, di impatti poetico-sonori che tanto dice dello spirito romantico di compositori e poeti, pittori e romanzieri, amanti e traditi, illusi e delusi, in fuga, alla Chatterton, verso mondi inesistenti, verso mete mai appaganti, di un periodo in cui l’uomo è vissuto come cellula vagante, come instabile navigatore... (dalla recensione di N. Pardini).
Paolo Bassani si cimenta in una nuova avventura letteraria carica di pathos e di energica humanitas. Un racconto fresco e coinvolgente in cui l’Autore narra i momenti più importanti della sua vita: dalle vicende personali, familiari, fino a quelle paesane, ambientali, comunitarie, compresi gli accadimenti che la rendono unica, sacra, da tramandare ai posteri per il suo peso civile, sociale, ma soprattutto storico, documentaristico... (dalla recensione di N. Pardini).
Giuseppe Cultrera: Monna Lisa 3000. Storia d’amore canaria o canaglia. Fondazione Mario Luzi / Editore. 2017
Un romanzo di grande generosità contenutistica, di vicissitudini di amore e di vita, di storie emozionanti e intricanti dove i personaggi “soggetti autistici, semi-infermi e invalidi” occupano un ruolo rilevante nel susseguirsi delle azioni, dacché saranno proprio loro ad aiutare il commissario Pignone a risolvere casi di difficile soluzione... (dalla recensione di N. Pardini)
Emanuele Aloisi. L'eterno viaggiatore. Casa Editrice Kimerik. Patti. 2017. Pg. 64
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Naviga sempre il mare il nostro eroe
le vele dispiegando alle tempeste
nella pretesa d’invocare il fato,
i numi di un Olimpo sulla luna
ad osservare indifferenti sorti,
un uomo che combatte solitario…
Un incipit che da subito ci mette in rotta verso porti e fari di un lungo corso: mare, eroe, vele, tempeste, fato, Olimpo, numi, un uomo solitario.
Sono questi i riferimenti che mettono in gioco un allungo didascalico-allegorico di sapore dantesco: un essere che in solitario naviga verso mondi a noi vicini ma partendo da sponde di memoria antica, incarnato nella metaforicità di un Cristo redentore che sembra non sempre volgere lo sguardo su certe tragiche e imprevedibili peripezie del divenire umano... (dalla Prefazione di N. Pardini).
Vivere, in fondo, è solo
quell’ostinata sciocca meraviglia
che adornano i poeti
di belle lettere (Le belle lettere)
È da qui che trae il titolo l’opera: da una poesia eponima, che, distendendosi su tre strofe di prosa lirica, ci dà da subito contezza della filosofia esistenziale del poeta: vivere è stare su una scena, la vita è fame e fama, la memoria è il suo tempo, pur di restare in scena, di tutto ci si illude, vivere è stare dentro una stanza, poi la musica non si sente più così bene, vivere è solo quell’ostinata sciocca meraviglia che adornano i poeti di belle lettere: spazi ristretti, voglie di fuga, tempus fugit, meraviglie della poesia, fugacità dell’esistere, ricordi a segnare stagioni, maschera e vita di memoria pirandelliana... (dalla recensione di N. Pardini).
Antonia Izzi Rufo: Oltre le stelle. Edizioni Eva. Rende (CS). 2017. Pag. 53. € 8,00
Riversare su un fiore
tutta la mia tenerezza,
amarlo di un amore puro,
sano, trasparente,
attingere da esso
estasi interiore, impulso a volare
oltre le stelle del firmamento,
è il mio senso di vita,
il ritorno alla fanciullezza
ed alla spensieratezza,
al tempo delle fiabe,
al luccichìo intermittente
delle lucciole che rincorrevo
a piedi nudi,
nelle lunghe serate di giugno,
con la schiera dei bambini
di “via Piana”, la mia strada (Oltre le stelle).
Fiore, tenerezza, amore, impulso a volare, ritorno alla fanciullezza, serate di giugno: tanti ingredienti lessico-emotivi che costituiscono il focus, il nerbo portante del canto di Antonia Izzi Rufo. Il tutto in una poesia testuale che, a pag. 20 del diacronico succedersi del racconto, si potrebbe porre come momento incipitario con valore eponimo dell’opera... (dalla recensione di N. Pardini).
Franca Olivo Fusco. Ketty Daneo. Poesie scelte (1950-1992). BastogiLibri. Roma. 2017
“Da molto tempo avevo in cuore il progetto di rendere omaggio alla poetessa Ketty Daneo (Trieste, 1908-1998), figura di rilievo nel panorama letterario della sua, e della mia, città per più di cinquant’anni…”.
Così inizia la prefazione della Olivo Fusco al libro dedicato alla attività letteraria di un’amica; di una grande poetessa. Il testo si sviluppa in due sezioni: Parte prima (Ketty Daneo, poetessa); Parte seconda (Ketty, la donna; Ketty, l’amica, nei miei ricordi)... (dalla recensione di N. Pardini).
La silloge trae il titolo dalla poesia eponima a pag. 11,ANCORATO A QUESTA FOCE, che già tanto ci dice del cammino umano e artistico del poeta: "…Ancorato a questa foce ogni giorno/ risorgo come da sofferto sogno,/ con le braccia in croce/ e al tacito ritorno s’accompagna/ eco di parole e gesti consueti”. Ogni giorno una rinascita, ogni giorno una nuova avventura di parole e gesti consueti; ogni giorno un volo che dai palpiti terreni si eleva alle soglie dei misteri... (dalla recensione di N. Pardini).
Giorgio Manganelli. Ah, l’America! Un’esplicita allegoria. Mds Editore. Pisa. 2017. Pgg. 96. € 12,00
Giorgio Manganelli, (1922-1990), nato a Milano, ma di origini parmensi, è stato scrittore prolifico, traduttore, critico letterario, autore di programmi radiofonici. Aderì al Gruppo 63, ed ha scritto reportage dei suoi viaggi che hanno fatto storia. Tutte le sue opere sono in corso di pubblicazione presso l’editore Adelphi.
Così si chiude l’acuta autoptica prefazione di Lietta Manganelli sull’intrigante opera del padre: “… Ma così torniamo ai paesi irreali e fantastici del Manga, ai paesi allegorici, che sembrano quello che non sono e sono quello che non sembrano. Forse ancora una volta Manganelli aveva sbagliato aereo, oppure era salito su un allegorico aereo che lo aveva portato in un’esplicita, quanto misteriosa allegoria?... (dalla recensione di N. Pardini).
Paolo Mazzocchini. Pietra e farfalla. Giuliano Ladolfi Editore. Borgomanero, (NO). Pagg. 80. € 10,00
Pietra e farfalla
Pietra patisco il peso della mia
longevità, quasi perenne intesa
d’atomi coesi in una stretta potente
più di qualsiasi centrifuga contesa. Si posa
la farfalla su di me, ignara che il suo giorno sta
per sfogliarsi in un applauso d’ali, crollare
in un battito sospeso; ma mi fu luce
e festivo il caro suo riposo
fuggitivo più che la mia
pésa ed ottusa quasi eternità.
Questa la poesia eponima che ci permette di entrare fin da subito nel complesso meccanismo empatico-riflessivo del poeta: “peso-longevità, la farfalla, battito sospeso, riposo fuggitivo, pésa quasi eternità”. Arte, fuga dal materialismo verso la spiritualità, raffronto fra la durezza della pietra e la leggerezza della farfalla:... (dalla recensione di N. Pardini).
Paolo Bassani: Da Alla volta di Lèucade. Youcanprint. 2017
Questo mi aveva scritto in una mail Paolo Bassani prima di pubblicare il libro che avrebbe raccolto i suoi scritti inseriti su Lèucade:
“Colgo l'occasione per informarla che ho dato alle stampe un libro che ha per titolo "Da ALLA VOLTA DI LEUCADE"... (dalla recensione di N. Pardini).
Omar Rizq. I miei due cuori nomadi. Il Canneto Editore. Genova. 2017. Pag. 212. € 15,00
Una storia, una vita di incontri, di affetti, di memorie, di vicissitudini di forte emotività che, in braccio ad una narrazione di urgente impatto personale, si snoda su un tessuto agevole e ontologicamente intricante; su una scrittura che, sgorgata da un’anima schietta e istintiva, non di rado raggiunge momenti di lirica valenza; di vera prosa poetica: una confessione libera e a tutto tondo di grande attualità... (dalla recensione di N. Pardini).
Giannicola Ceccarossi. Canti e silenzio. Cantos y silencio. Ibiscos – Ulivieri. Empoli. 2017. Pgg. 70. € 12,00
Già ho avuto occasione di scrivere sulle varie sillogi di Ceccarossi, analizzando la sua poetica, il suo modo di ricerca umana, eistenziale, naturistica, aggrappato alla vita e ai dilemmi che la stessa comporta. E credo sia utile leggere alcuni lacerti delle mie recensioni antecedenti, prima di dare uno sguardo alla sua ultima avventura letteraria: “Canti e silenzio. Cantos y silencio”... (dalla recensione di N. Pardini).
Aurora De Luca, Resta mio, Il convivio Editore, Castiglion di Sicilia, 2017, pgg. 56, € 7,00
Ho il valore acceso
della mia giovinezza
un grappolo d’umore e luce
che si matura al sole.
Ho il valore acceso
della mia giovinezza
lago di due fiumi terrestri
chioma d’albero
slanciato di coraggio a coraggio verso il cielo
somma universa di radici e semi (Luce).
Luce, cielo, sole, acceso, giovinezza, matura, universa…
Sta qui, in questo gioco di riflessi, in questa gamma di splendori, in questo grappolo che matura, la poetica di Aurora. E’ tutta in questa ascensione ontologica; in un climax di sfavillii e paniche risonanze che tanto dicono del dipanarsi della vita... (dalla recensione di N. Pardini).
Donatella Nardin: Terre d’acqua. Fara Editore. Rimini. 2017. Pag. 80. € 9,00
Terre d’acqua
D’oro e di luce ti bagnerei lo sguardo,
improvvida luce del nostro primo
sentire, terra madre sbocciata dai polsi
di un piccolo nulla che in sé appalesa
tutti gli eventi.
Nuda, gloriosa, vortica l’acqua
delle nostre radici sull’orlo vivo
del tempo se al collo indossa
la vivacità di una corte di foglie
e di uccelli
dall’acqua raccolgo il mio volto
sfiorando l’asfalto, sfida i limiti
dell’emotività l’imperativo
a svettare e chissà cosa si cela al di là,
cosa riluce nel grumo violetto
di piume e cementi, quale solitudine
accesa alle palpebre chiuse.
È con questa poesia eponima, incipitaria che possiamo immergersi, fin da subito, in un animo tutto proteso alla scoperta di se stesso; di un legame terra-acqua che fa di questo poema il leitmotiv, il filo rosso, la simbiotica fusione fra spazi ontologici e ondulazioni native. È da qui che inizia il cammino, l’avventura, il viaggio, il nostos di una poetessa tutta intenta a varcare un mare per bisogno di scoprire una verità, pur sapendo, Ella stessa, che è quel mare la sua verità, che è quella terra il porto di arrivo di un viaggio di sapore odisseico. Si sa che è proprio dell’uomo aspirare a superare quei vincoli che lo legano agli spazi ristretti, dacché, per natura, ha bisogno di aria, di cieli senza limiti, di orizzonti che vadano al di là dei suoi intendimenti... /dalla Prefazione di N. Pardini).
Carla De Angelis. Mi fido del mare. Fara Editore. Rimini. 2017. Pgg. 112. € 10,00
Cerco il posto che mi spetta nel cerchio
La luna invidiosa della tua bellezza
quella notte si posò accanto al tuo lettino
rubò qualcosa di te
basterà la vita per ritrovarlo?
Questa la poesia incipitaria che già ci fa da guida, con effetti di levatura simbolica, nel percorso immaginifico-creativo di Carla De Angelis. La plaquette, editata per i caratteri di Fara Editore nel giugno del 2017, con il suo verbalismo ammiccante e generoso, si sviluppa su una versificazione varia e articolata, nel tentativo di agguantare gli input emotivi di un animo vòlto a concretizzare il magma delle emozioni... (dalla recensione di N. Pardini).
Gladys Basagoitia Dazza. El loto de la paz. Il loto della pace. Fara Editore. Rimini. 2017. Pgg. 152. € 10,00
Mi jardin segreto
veo nacer el sol y es milagroso
el regalo de un nuevo dìa
piedra angular
a lo largo de mi arduo camino
(…)
Testo interessante, dove la parola segue con sinergia empatica gli input di un’anima tutta volta ad esternare la sua forza interiore. Per Gladys Basagoitia Dazza poesia è musicalità, libertà, ricerca onesta del vero... (dalla recensione di N. Pardini).
Camus in esergo (Albert Camus, Il rovescio e il diritto, Bompiani, 1988), il tennis nella sua estensione erotico-fisico-estetica-competitiva, l’uomo, la caducità della vita, il mistero dell’esistere, una quasi partita (decentra lo spazio impossibile/ Non avvantaggia/ Ma appare/ Quasi partita), sono i giochi poetici di Alberto Mori, che con un linguismo nuovo, moderno e personale continua nella sua ricerca innovativa di ascesa contenutistico-simbolica. Una metafora della vita, insomma... /dalla recensione di N. Pardini).
Angela Caccia. Accecate i cantori. Fara Editore. Rimini. 2017. Pgg.78. € 10,00
Come nave al largo ti guarderò sparire…
Ho già avuto occasione di scrivere sulla poesia di Angela Caccia; di apprezzarne la voce genuina, ardita, generosa, fuori da schemi, da smarrimenti di sfogo intimistico; ella si riaffaccia alla scena letteraria con una plaquette editata per i caratteri di Fara Editore nell’ottobre del 2017, dove il gioco della parola si fa interessante con le sue sinestetiche intrusioni di pura intuizione creativa. Mi piace riportare una tranche del mio scritto sul suo Piccoli forse. Lieto Colle Editore. 2017: “… Una parola sempre accanto, vicina, disponibile ma ardita, intrepida, svincolata, di fattura umana e oltre, della cui compagnia la Caccia non può fare assolutamente a meno, dacché di essa si ciba; è essa che la conduce sulla strada della possibilità, verso un difficile approdo per una navigazione in mari folti di tenebra e di mistero…”... (dalla recensione di N. Pardini).
N. PARDINI LEGGE: "L'UOMO DEGLI OROLOGI E DI FEBBRI E DI PAROLE" DI DOMENICO LUISO
Domenico Luiso, Di febbri e di parole, Bastogi Libri, Roma, 2013.
Domenico Luiso, L’omino degli orologi, Bastogi Libri, Roma, 2017
La forza della parola nell’armonia del canto
Mi sono giunte stamani giovedi 11 gennaio 2018 due opere dell’amico scomparso Domenico Luiso per dono di sua moglie Caterina Zaza. Tutte e due editate per i caratteri di Bastogi Libri, Roma: Di febbri e di parole, del 2013 e L’omino degli orologi, del 2017. Due plaquette diametralmente distinte non solo per format, ma soprattutto per contenuto: la prima più vicina all’ars inveniendi del nostro Domenico, dove spesso l’endecasillabo gioca un ruolo determinante nell’economia versificatoria:... (dalla recensione di N. Pardini).
Ignazio Gaudiosi, Vertigine, Edizioni Dante Alighieri, La Spezia, 2016;
Ignazio Gaudiosi, Il seme del sogno. Poesie d’amore, Helicon Edizioni, Arezzo, 2016
Mi sono giunti stamani 13 gennaio 2018 due libri di Ignazio Gaudiosi: Vertigine, Edizioni Dante Alighieri, 2016 e Il seme del sogno, Helicon, 2016. Il primo un testo che mette in evidenza, tramite la parola di autorevoli critici letterari, la versatilità lirica di Gaudiosi, il suo ricco panorama esistenziale, e la sua attinente grammatica poetica. Il libro diviso in varie sezioni fa già da prodromico avvio alla comprensione della poetica dell’autore: un verbo asciutto, solido, empaticamente arrivante, che, con iuncturae di ampio respiro, si adagia su spartiti di eufonica andatura... (dalla recensione di N. Pardini).
Rossella Cerniglia. La nascita di un'idea. di Giovanni Dino. 2016 |
Nel saggio di Rossella Cerniglia si mette in evidenza la brillantezza creativa di Giovanni Dino nell’opera La nascita di un’idea. Il critico non si limita ad un lavoro di stretta natura filologica ma fa a fondo dell’analisi toccando l’aspetto umano, quello della fatica di un essere votato al “raggiungimento di una meta alta”… E si impiegano parallelismi di alta levatura culturale per rafforzare l’aspetto etico-letterario di Giovanni Dino:
“anche Herman Hesse… attinse al mondo dell’arte attraverso una autonoma, ma anche faticosa, e per molti versi dolorosa, formazione di se stesso. Lo stesso dicasi per Jack London, ma anche per il nostro Eugenio Montale…, o per Moravia i cui studi si fermarono alla licenza ginnasiale,e ancora per Italo Svevo la cui formazione e i cui studi non furono letterari, ma commerciali e professionali…” Così si esprime il critico per reificare l’identità di un uomo fattosi da sé, come si dice, in ambito artistico, pur ricorrendo a contaminazioni di sinergetica e personale ispirazione.
Nazario Pardini
Giovanni Dino. Nessuno va via. Pagine lepine. Ferrara. 2017 |
“Questa silloge di poesie doveva essere pubblicata tanto tempo fa, ma ogni volta che mi accingevo a completarla una forte malinconia mi impediva di continuare…”, così Giovanni Dino inizia la sua nota introduttiva; ed è proprio collegandoci a questa affermazione che riusciamo ad andare a fondo dell’animo del poeta, che confessa la sua inquietudine esistenziale con onestà senza cadere nella palude dello sfogo intimistico. Si sa che l’uomo vive soggetto a sottrazioni di forte sconquasso umano, da cui l’idea di precarietà della vita, di un breve tempo prestato dalla morte. .. (dalle recensioni di N. Pardini).
Claudia Piccinno. Ipotetico approdo. Mediagraf Edizioni. Noventa Padovana (PD). 2017
Claudia Piccinno si presenta alla scena letteraria con questa nuova silloge editata per i caratteri di Mediagraf Edizioni nel mese di ottobre dell’anno 2017. Una silloge intensa, vissuta con urgente emozione, dove la vita, con tutti i suoi risvolti, fa da interprete nel percorso vario e articolato di un poema che tocca le magagne e le incongruenze dell’esser-ci: profughi di guerre, emigrati, malati e indifesi, residui di petrolio, guerra, pace, Provvidenza, fede, serenità, tunnel senza sbocchi, cuori rattoppati, amore, solitudine, silenzi sconfinati:
Ho sillabato silenzi sconfinati
nell’azzurro dei tuoi occhi
e ogni parola era un di più
in tanta magia…, (dalla recensione di N. Pardini).
Copertina |
Per scrivere sulla poesia di Ambra Simeone bisogna sbarazzarci di ogni sovrastruttura letteraria, di ogni pregiudizio poetico, di ogni prefisso condizionante, di ogni visione che possa in qualche maniera pregiudicare l’obiettività di un discorso: quindi lasciamo da parte modernismo, neoavanguardia, neorealismo, crepuscolarismo, ermetismo, pittoricità, soggettivismo, memorialismo, verismo, lirismo psicologico, naturalismo oggettivante, o che che sia. Per capire la sua realtà epigrammatico-strutturale è estremamente necessario impossessarci del suo dizionario, degli accostamenti verbali, della efficienza comunicativa, delle iuncturae che, con naturalezza, mirano a trasmettere la sua complessa semplicità emotiva... (dalla recensione di N. Pardini).
Acquerelli, puntacapo editrice, 2016 |
Modulazioni sul verde,Edizioni Eracle, 2017 |
Mi sono arrivate oggi mercoledi 7 febbraio due opere di Egidio Capodiferro. Una editata per i caratteri di Puntacapo Editrice di Crisina Daglio, l’altra per i caratteri di Edizioni Eracle. Fin da subito appare chiaro e immediato lo stile fluente, morbido, e armonioso dell’autore che nella prima Opera Acquerelli si abbandona ad una narrativa di stampo poetico per la sua generosità esplorativa. Il poeta lascia, nella prima parte, la sua impronta metamorfica in tanti quadretti che concretizzano riflessioni e considerazioni sulla vita e tutto ciò che le fa da contorno: Alba, Campagna, … In cucina, La chiese,… Este, Città… (dalla recensione di N. Pardini).
Maria Grazia Ferraris. Marina Cvetaeva. Ma non è forse anche l’amore un sogno?. Macabor Edizioni. Rende (CS). 2018
Una preziosa figura quella di Maria Grazia Ferraris che nel panorama esegetico-letterario attuale occupa un posto di rilievo per numerose pubblicazioni (poesia, narrativa, saggistica) incise in cartaceo o online. Dai suoi numerosi interventi sul blog Alla volta di Lèucade, di cui è assidua collaboratrice, e da quelli su altri importanti siti, possiamo ricavare una connotazione precisa dei suoi intendimenti poetici e linguistici. Non è di certo simpatizzante di una poetica basata sulla riforma prosastica del verso che avrebbe voluto egemonizzato la poesia italiana del tardo 900... (dalla recensione di N. Pardini).
Mi sembra un bluff tutta la mia vita,
sfuggita come un battito d’ali,
perché non resta nulla oltre i ricordi,
affievoliti dei giorni monotonamente eguali…
ho bleffato nel recitare i versi
di queste mie poesie fuori misura,
ed ora bleffo per non cadere in mano
tra gli artigli del dubbio dell’eterno (Bluff)
Antonio Spagnuolo: Canzoniere dell'assenza. Kairos Edizioni, Napoli, 2018 |
Giorni che fuggono improrogabilmente senza alcun rispetto per il patrimonio che ci portiamo addosso. Saudade, tristezza, melanconia, insonnia, amore; memoria a tu per tu col tempo per sottrarre alla voracità dell’oblio immagini fresche e febbrili che tornano vive sotto la penna della creatività di un animo in pena... (dalla recensione di N. Pardini).
M. Luisa Daniele Toffanin: Dal fuoco etneo alle acque polesane. Il Convivio Editore. Castiglione di Sicilia. 2017
Un lancio infinito verso l’azzurro
Una poesia calda, di epigrammatica inclusione umana, dove la Toffanin, col suo solito stile di euritmica sonorità impreziosito da unità sintagmatiche di proteiforme valenza, allunga il tiro alla scoperta della luce, delle origini attraverso il richiamo dell’home... (dalla recensione di N. Pardini).
Stefano Iori, Lascia la tua terra. Sinfonia del congedo, Fara Editore, Rimini, 2017, pag. 80, € 9,00
Una sinfonia wagneriana che, sfiorando con le sue note tutti gli abbrivi esistenziali, termina con un crescendo di memoria pucciniana; cinque i tempi della sinfonia: Del morire, Nel nulla, Dubbi, Stupore, Oltre. Si suona percorrendo ogni stadio del pensiero terreno con lo studio analitico dell’anima. E si sa che con la musica si raggiungono vette di celestiale levatura. Basta saper ascoltare, saper leggere, sapere impiegare la spiritualità che è in noi; quella parte che ci eleva all’oltre attraverso le magagne della vita e tutti quei dubbi che ci rendono mortali... (dalla recensione di N. Pardini).
La creatività del traduttore
Alberto Blanco: LA RADICE QUADRATA DEL CIELO. Traduzione di Claudio Fiorentini. Edizioni Ensemble. 2017 |
Claudio Fiorentini, scrittore poliedrico (narratore, poeta , saggista, recensore, animatore culturale, presentatore di autori in diffusione radiofonica e in incontri letterari) si accinge a tradurre, con competenza linguistica, tatto critico, e sensibilità verbale, La radice quadrata del cielo, del chimico e filosofo Alberto Blanco, che ha avuto la possibilità di scoprire fin dal liceo: “Quando ero al liceo, a Città del Messico, un professore supplente di letteratura mi diede alcune copie della rivista “El Zaguàn” … tra i curatori della rivista, oltre al professore, c’erano Albero Blanco, un giovane poeta emergente….
(dalla recensione di N.Pardini).
Un testo di poesia vernacolare di Anonimo Monteverdino, che riporta a memoria, sia per la sagacia satirica dei contenuti che per la scelta dell’anonimato, le famose Pasquinate “… non erano poi altro che tracce di un’insoddisfazione, di un crescente malumore popolare contro la corruzione, l’avidità e l’arroganza del Sacro Soglio Pontificio…” ... (dalla recensione di N. Pardini).
Nadia Chiaverini: Notturni e ombre. Carmignani Editore. Staffoli (PI). 2018
Stanotte trattenevo il fiato
mentre strappavo l’afa con le mani
alla ricerca del sentiero nascosto
Stamani troverò le tracce
nel terreno smosso dalla bestia
che azzanna l’alba
Sorvola lo spirito inquieto
la mancanza del limite :
il mistero è presente nelle cose
Poesia che, con valore eponimo, ci introduce, da subito, nel cuore denso e pensoso di una silloge polivalente per metaforicità e allunghi di sinestetica allusione... (dalla recensione di N. Pardini).
Giuseppe Vanni. Paris Necker. Fara Editore. Rimini 2017. Pgg. 128. € 10,00
La voce dell’anima
Interiorità, poesia civile, e infine il sorriso dei bambini: questa la trilogia di Giuseppe Vanni; questo il suo percorso umano, meditativo e poetico. Paris Necker il titolo della plaquette. Paris la città della clinica. Necker è un ospedale pediatrico, dove, come scrive Claudia Rubini nella prefazione ... (dalla recensionme di N. Pardini).
Nuova impresa letteraria questa di Carla Baroni: la traduzione di X Bucoliche di Virgilio in endecasillabi di forte identità personale; di generoso equilibrio classico; di tipica fattura baroniana, in simbiosi con il lascito di una madre che ha fatto un gioco della sua formazione umanistica... (dalla rec ensione di N. Pardini).
M. L. Daniele Toffanin Massimo Toffanin: La grande storia in minute lettere. Valentina Editrice. Padova. 2018
Un libro di ben 224 pagine con una ricchissima bibliografia critica che convalida il lavoro meticoloso di ricerca storica degli autori: Maria Luisa Daniele Toffanin e Massimo Toffanin. La grande storia in minute lettererecita il titolo, e il sottotitolo: L’amore di una famiglia nel buio della guerra: la vicenda di Gino, Internato Militare Italiano, narrata attraverso la corrispondenza con la moglie Lia... (dalla recensione di N. Pardini).
a
Rosanna Di Iorio: LA STANZA SEGRETA.Vitale Edizioni. Sanremo. 2017
Parafrasando Jules Renard, possiamo dire che “nella casa della poesia la stanza più grande è la sala d’attesa”
Ma la vita ripete inutilmente
storie che non si imparano, perché
ognuno vuole sempre misurare
tutta la sua vicenda, fino in fondo.
Conoscerla, capirla, starci dentro.
Scrivere in proprio le sue verità.
Dentro un libro che non finisce mai.
ognuno vuole sempre misurare
tutta la sua vicenda, fino in fondo.
Conoscerla, capirla, starci dentro.
Scrivere in proprio le sue verità.
Dentro un libro che non finisce mai.
È qui, in questa citazione testuale, il calore epigrammatico della vicenda poetica della Di Iorio; la forza incisiva del suo verso; l’inquietudine per un esserci che ci conosce e ci misura nella ricerca di una verità dentro un libro che non finisce mai... (dalla prefazione di N. Pardini).
Andrea Biondi: Le campagne hanno bocche. Fara Editore. Rimini. 2017
Una terra su cui il poeta lascia orme memori d’amore, di inquietudine, di memoria, di vita; su cui si fa dolce per la Casa di Montiolo... (da recensione di N. Pardini).
Carla Baroni: Scampoli di vita. The Writer Edizioni. 2018
Carla Baroni si presenta alla scena letteraria con un’altra perla della sua vasta produzione poetica.SCAMPOLI DI VITA, il titolo della nuova plaquette pubblicata per i caratteri di The Writer Editori. Una pubblicazione semplice ed elegante per copertina, carta, composizione, quarta. Un vero gioiello come quelli che tale Casa Editrice sa elaborare con la dedizione e la professionalità per questa nobile arte... (dalla recensione di N. Pardini).
È iniziando da questo sonetto incipitario che si penetra fin da subito nella pensiero filosofico della Poetessa. “Il tempo è nella memoria” “e l’essere fa eterno” “nel tempo ha dimora il vero” “ove infinito il ciclo si ripete”. Un sonetto di elegante struttura classica, legato alla più vera tradizione italiana, che mette i puntini sulle i per quanto riguarda la visione che la Poetessa nutre sul passare dei giorni; e lo fa con le sue capacità versificatorie, varie e articolate; proteiformi per adattarle ai diversi input emotivi del percorso poematico...(dalla recensione di N. Pardini).
Antonia Izzi Rufo: In viaggio con Vittorio Alfieri. Edizioni Eva. Venafro (IS). 2017
Antonia Izzi Rufo: Giorno dopo giorno e Donne. Il Convivio Editore. Castiglione di Sicilia (CT). 2018
Di sera
È la voce del silenzio
quella che ascolto di sera
appena la coltre di buio
si posa sul borgo, sui monti,
su campi, nella valle.
Occhieggia tremula la falce di luna
in alto, all’occaso,
sonnecchia ad oriente l’unica stella
della volta oscura,
scintillano le luci elettriche
delle contrade, delle strade,
del campanile,
e le finestre di alcune case
l’interno mostrano illuminato.
Tutto tace. Che pace!
La vita scorre senza emettere suoni.
(Da Giorno dopo giorno)
Mi sono giunti oggi 4 maggio due libri interessanti di Antonia Izzi Rufo: In viaggio con Vittorio Alfieri (e altri saggi) e Giorno dopo giorno e Donne. Da subito convincente s’impenna la maestria ritmica, la sapida verbalità della Rufo; la sua abitudine alla scrittura, la sua ampia cultura di cui mai fa sfoggio, ma di cui neanche può fare a meno nel suo viaggio di odissaica misura. Un viaggio che la vede poliedrica e versatile nella sua proteiforme veste ora di narratrice, ora di poetessa, ora di critico, ora di saggista... definita “La Poetessa Pentra” da Mario Di Nezza, “La Ninfa delle Mainarde” da Aldo Cervo, e “La Saffo italiana” da Luciano Nanni... (dalla recensione di N. Pardini).
Sauro Damiani si presenta alla scena letteraria con questa nuova plaquette editata per i caratteri di Edizioni La Torre, nel maggio 2018: Quartine e altre poesie, il titolo. Una maniera tutta personale di fare poesia e di sviscerare sentimenti e pensieri sul fatto di esistere... (dalla recensione di N. Pardini).
Margherita Celestino: Tracimar di versi. Pubblisfera Edizioni. San Giovanni in Fiore. 2018
Poesia morbida, gentile, fluente, in versi di lapidaria fattura, segmentati in un percorso apodittico e vòlto alla concretizzazione di un’anima disposta a confessare i suoi frammenti emotivi. Se la poesia deve essere semplice, spontanea, e diretta effusione di un cuore; se la poesia deve essere tatuaggio di un sentire cotto a puntino; se deve essere verbo concretizzante slanci verso cime di difficile ancoraggio; se deve essere complessità di ricami interiori che dettano inquietudini; se deve essere tutto questo, le composizioni della Celestino sono poesia... (dalla Prefazione di N. Pardini).
COME RUOTA DI PAVONE. Antologia di narrativa a cura di Eugenio Rebecchi. Blu di Prussia Editrice. Monte Castello di Vibio. 2018
A Michele Battaglino il PREMIO “I MURAZZI”
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Guido Zavanone: L’essere e l’ombra. Edizioni dei Giustiniani. Genova. 2018
L’essere e l’ombra
Quando morirò ci saluteremo
da vecchi amici: “Lieto dirò
del viaggio fatto insieme”.
Ma chi era l’essere
chi era l’ombra
non lo sappiamo
Questa è la poesia, a pag 24, che dà il titolo all’opera. Una pièce che con tutto il suo eponimo substrato, con tutto il suo filosofico smarrimento ora leopardiano e ora montaliano, ci introduce in quello che è il corso meditativo della plaquette... (dalla recensione di N. Pardini).
Pietro Rainero: Novelle geografiche. Print Me Editore. Taranto. 2018
Ho ricevuto stamani 9 giugno il bel libro di racconti a firma di Pietro Rainero. Un volume curato, prezioso, ben fatto ad uso di altri tempi quando la passione per questa nobile arte era sublime. NOVELLE GEOGRAFICHE il titolo. Un titolo indicativo, esplicativo che ci dà fin da subito una importante dritta per la lettura. .. (dalla recensione di N. Pardini).
Il libro è stato stampato
da YOUCANPRINT il 14 maggio 2018
"Il paesaggio è un tema preferito dalla mia poesia: soprattutto il mio paesaggio ligure-lunigianese. Quasi per confermare questa verità ho sentito il desiderio di far nascere un nuovo libro che ha come titolo, appunto, “POESIA PAESAGGIO”...
Così scrive Paolo Bassani nella lettera che accompagna il suo polivalente testo poetico. Una poesia nuova, questa di Bassani, libera, sciolta, absoluta da tutti gli schemi prosodici che fino ad ora l’hanno motivata... (dalla recensione di N. Pardini).
Gabriele Bellucci Aldo Giordanino
Mario Fulvio Giordanino Anna Vincitorio
COME RUOTA DI PAVONE. Antologia di narrativa a cura di Eugenio Rebecchi. Blu di Prussia Editrice. Monte Castello di Vibio. 2018
Una antologia di buon impatto visivo, ben fatta, attraente, editata con gusto e competenza per i caratteri della Casa Editrice Blu Di Prussia di Eugenio Rebecchi, Editore di lungo corso aduso a libri di valore bibliografico per caratteri, impaginazione, e veste grafica. In copertina la ricchezza policroma del pavone, l’abbondanza del piumaggio che tanto dicono del polisemico contenuto del testo. In quarta una tranche della nota introduttiva a firma di Rebecchi... (dalla recensione di N. Pardini).
Mariano Menna: Frammenti di un osservatore. Edizioni L’Arca Felice. Salerno. 2018
Quest’opera preziosa è stata impressa nel mese di febbraio 2018. Ed è proposta agli amatori da 1 a 199 esemplari numerati a mano. All’interno e fuori testo disegni di Prisco De Vivo
Poesia snella, elasticamente reificante emozioni, rievocazioni, e riflessioni di umana consistenza esistenziale, che, con audace sensibilità, esplora la condizione dell’essere sperso tra rien e tout.
C’è in questi versi una netta coscienza del nesso pascaliano, del travaglio della vicenda umana nella perpetua interrogazione dell’hic e del nunc; del perché qui e non là; del perché oggi e no ieri o domani. L’autore si appiglia a verbi di urgente resa ontologica, di forte espansione lessico-fonica, per agguantare quegli input epigrammatici che lo vivacizzano e lo inquietano... (dalla recensione di N. Pardini)
Donatella Zanello: Tutti i colori del mare. Ugo Mursia Editore. Milano. 2018
Tutti i colori del mare, il titolo del romanzo di Donatella Zanella, editato per i tipi di Mursia Editrice: vita, sogni, speranze, memorie, storia, vicissitudini, impatti emotivi, e mare, tanto mare che è la casa dei poeti, dei naviganti, di coloro che vi vedono quella libertà da conquistare attraverso perigli di onde furiose dopo quietudini di bonacce infinite. Navigare, partire con nell’anima la voglia di tornare: gente di marosi, onde di cielo, vari di barche, spazi oceanici e nelle mani una fotografia in bianco e nero: “E ci vuole amore per navigare nell’oceano, stringendo tra le mani una fotografia in bianco e nero, per coprirla di baci...”; memorie di vita, di sogni e di attese:... (dalla recensione di N. Pardini).
Un libro in cui Balestriere mette bene in evidenza le capacità critiche con una scrittura snella, perspicace e di ermeneutica rilevanza fattiva; pubblicato per i tipi della Casa Editrice Genesi di Torino come vincitore nella sezione saggistica inedita del premio I Murazzi organizzato dallo stesso Editore, prende in esame le figure letterarie di autori del calibro di Quinto Orazio Flacco, Dino Campana, Giorgio Bàrberi Squarotti, Paolo Ruffili, Pasquale Festa Campanile e altri non da meno per la loro storia letteraria, quali Ebe Argenti, Carla Baroni, Franco Campegiani, Giannicola Ceccarossi, Umberto Cerio, Nazario Pardini, Gianni Rescigno, Serena Siniscalco, Antonio Spagnuolo, e Umberto Vicaretti, mettendone in evidenza... (dalla recensione di N. Pardini).
M. Grazia Ferraris: Una singolare generazione..., Convivio Editore, Castiglione di Sicilia (CT), 2018
Dalla cultura intorno alla figura del Maestro Antonio Banfi, alla rivista Corrente; dalla nuova poesia lontana dall’ermetismo toscano, alla linea lombarda nel saggio di Maria Grazia Ferraris
Un lavoro di certosina immersione, in cui la Ferraris dimostra l’attitudine allo studio, alla ricerca, alla puntualizzazione di fatti, sentimenti e tendenze che hanno caratterizzato la cultura della Milano poetica del primo Novecento. “A Milano, presso l’Università statale, nella prima metà del Novecento, il filosofo Antonio Banfi (1886-1957), insegnante di storia della filosofia ed estetica, fu il promotore di un pensiero che si affrancava sia dallo spiritualismo che dal neoidealismo imperanti in quegli anni... (dalla prefazione di N. Pardini).
Michele Battaglino: Racconti basilicatesi. Genesi Editrice. Torino. 2018. Pagg. 159. € 14,00
A Michele Battaglino il PREMIO “I MURAZZI”
Un Premio ambìto, vinto dagli scrittori più qualificati del panorama letterario attuale; un Premio che mette bene in evidenza l’inventiva, la creatività, e la cultura delle radici di un uomo (già docente di lettere e preside nei Licei Classici), che ha dato tanto alla letteratura come poeta, traduttore di classici, e narratore; esauriente la motivazione stilata dalla commissione e riportata in quarta del testo, editato per i caratteri di Genesi Editrice... (dalla presentazione di N. Pardini).
Angela Greco. Anamòrfosi. Edizioni Progetto Cultura. 2017 |
Anamòrfosi: ἀναμόρϕωσις «riformazone», formare di nuovo... guardare la realtà da un osservatorio particolare per metterne in risalto la vera faccia; per intenderne le funzioni umane viste da una collocazione terrestre. Questo il titolo della plaquette data alle stampe per i tipi Progetto Cultura nel febbraio del 2017... (dalla recensione di N. Pardini).
Angela Greco. Ancora Barabba. Youcanprint. 2018 |
Il secondo libro dal titoloAncora Barabba, dato alle stampe per i caratteri di Youcanprint nel 2018, letto in successione, rivela delle novità linguistico strutturali non di poco conto. Si dipana su uno spartito di 14 poesie distinta ciascuna da un numero romano: daLa città da qui sembra smisurata a Un passo, un altro, un altro, un altro... (dalla recensione di N. Pardini).
Lino D’Amico: Il colore dei ricordi. EEE-Book. Moncalieri. 2017
Un libro ben fatto, editato con amore e professionalità, questo nuovo di Lino D’Amico. Tante poesie che in gran parte hanno trovato ospitalità sul blog Alla volta di Lèucade e che con estrema duttilità esprimono tutto l’amore dell’autore per questa antica arte... (dalla prefazione di N. Pardini).
Giuseppina Di Leo. Navigo nelle parole. Libreria Editrice Urso. Avola. 2018
La metafora del viaggio nella Poetica di Giuseppina Di Leo
Navigo nelle parole
come un naufrago si affida
alla corrente del mare.
Nessuna bussola
né coperta né remo
per orientarmi, coprirmi
o indirizzarmi, solo parole
flutti di parole per non naufragare.
Così, mettendo da parte
i pensieri, mi affido al mare.
Sorvolando onde gigantesche
rigetto al fondo
le parole urlate.
In un cielo che ci inabissa
nel silenzio si fa meno amara
la stanchezza della vita.
Partendo da questa poesia testuale si può entrare da subito nel percorso poetico della Di Leo, nei suoi elementi fonici e epigrammatici; nel suo mondo di voli e di stasi. Navigare nelle parole, il titolo, e la Poetessa conosce l’importanza della parola nell’insieme sintattico-emotivo di un percorso... (dalla recensione di N. Pardini)
Stefano Di Ubaldo: Verso un forse. Casa Editrice Antipodes. Palermo. 2018
Verso un forse, il titolo di questa silloge, che già ci dà l’input per un discorso esegetico di puntualità analitica: l’umano, la ricerca, il dilemma, l’inquietudine, il mistero, le cose, e forse, forse, forse. Cioè l’assenza di soluzioni in questa nostra navigazione per mari costellati di trabucchi... (dalla recensione di N. Pardini).
Rosa Elisa Giangoia: Febe. Dal tempo all’eterno. Europa Edizioni. Roma. Ottobre. 2018. Pag. 202
Rosa Elisa Giangoia si presenta alla scena letteraria con un nuovo impegnativo testo narrativo: filosofia, teologia, amore, speculazione, cultura, fede, parola, novella, eterno, società, sollecitazioni, dubbi... 8dalla recensione di N. Pardini).
Daniela Quieti: Il reale e l’immaginario. Pegasus Edition. Cattolica (RN). Pg. 68
Nella festa dei sensi
fuori dall’ibernazione invernale
cerco in un giardino appartato
la chiarezza del presente
la nuova prospettiva di un luogo ideale.
Camminare con l’animo ansioso di realtà improbabili verso giardini profumati di memorie.
Il reale e l’immaginario, la nuova plaquette di Daniela Quieti, che, editata per i caratteri di Pegasus Edition, reifica la sua ricamata ricerca verbale; il proteiforme messaggio per agguantare le mosse dell’anima. E tutto si fa gentile, eufonico, duttile e armonioso in questo spartito di note che si succedono con climax ascendente per concretizzare gli input emotivi... (dalla recensione di N. Pardini).
Raed Anis Al-Jishi. Gabbiani sanguinanti. Traduzione di Claudia Piccinno. Edizioni Il cuscino di stelle. Pareto AQ. Pp 96
Óscar Limache. Volo d’identità. Traduzione di Claudia Piccinno. Edizioni Il cuscino di stelle. Pareto AQ. Pp 32
Hilal Karahan. Angoli della notte. Traduzione di Claudia Piccinno. Edizioni Il cuscino di stelle. Pareto AQ. Pp 104
Claudia Piccinno. In nomine patris. Edizioni Cuscino di stelle. Pareto AQ. Pp. 92
Claudia Piccinno, polivalente e versatile scrittrice, che fa della sua inventiva un repêchage di opere illustri con traduzioni di nobile levatura (Oscar Limache: Volo d’identità; Hilal Karahan: Angoli della notte; Raed Anis Al-Jishi: Gabbiani sanguinanti), si misura con una nuova pagina letteraria di forte connotazioni empatica; di ontologica risultanza espressiva. E ci riferiamo alla plaquette In nomine patris editata nel settembre di quest’anno per i caratteri della casa editrice Il cuscino di stelle... (dalla recensione di N. Pardini)
Preazione
a
Emma Mazzuca: IL RESTO NELLE ALI DEL TEMPO
Un’opera ampia, fluente, complessa, e vitale questa della Mazzuca, che, divisa in quattro sezioni (Il discordante altrove, Zona d’ombre, La via dell’anima, Passate albe sonore), si protrae su uno spartito di plurale connotazione umana... (dalla prefazione di N. Pardini).
EDDA PELLEGRINICONTE: LA RISACCA E I GIORNI DELLE NEGAZIONI. EDIZIONI HELICON. AREZZO. 2018
Scrivere sulla poesia di Edda Conte è come provare il piacere di una piuma che ti accarezza, è come avviare uno scambio di visioni esistenziali che inquieta per i dubbi e le incertezze sul fatto di esistere... (dalla prefazione di N. Pardini).
Marisa Cossu: Chiarori e notturni nella musica del verso
Questo il titolo della silloge:Di ombra e di luce. Chiarori e notturni, lucentezza e oscurità, albe e tramonti, primavere e autunni: tanti polemos eraclitei che caratterizzano il corso della vita; come d’altronde ogni strada che si percorre. Ogni cammino è costellato di ombre e di luci, di montagne e di pianure, di muraglie e di orizzonti: una simbiotica fusione di contrari che dà il senso, nella sua diacronica successione, della complessità del vivere:
Quarta di copertina |
Qualcosa già mi chiama nella sera,
muta, velata dal groviglio stretto
delle passioni che per questa vita
camminamenti scavano nel vuoto
del lungo viaggio tra l’abisso e il sole.
Appare all’improvviso il mio ristoro,
quell’amore che solo
giustifica la vita:
solo alla fine lieve spicca il volo
il cigno che nel fango s’è smarrito
ed è Bellezza, adesso, che intravedo (Attesa) (dalla Prefazione di N. Pardini).
Stamani mi è giunto il nuovo libro di Pasqualino Cinnirella: Boati dal profondo. Un bel libro: il primo plauso all’Editore che, con passione come si conviene in questa nobile arte, pubblica opere di tutto rispetto, agevoli e di pregio, per carta, copertina, quarta, caratteri... (dalla recensione di N. Pardini).
Giacomo Bracci: La febbre del volo. La storia dei f.lli Antoni. Felici Editore Junior. Ghezzano (PI). 2012
Un racconto snello, affascinante, frutto di una penna adusa alla scrittura: una storia, una biografia, una avventura che sotto gli occhi, la creatività, il rigore analitico di Giacomo Bracci, assume valenza oggettiva, staccandosi in parte dalla vicissitudine dei fratelli Antoni, per farsi materia umana, trasversale.. (dalla recensione di N. Pardini).
Edizione riservata agli amici. Questo riporta il testo in quarta di copertina, ed io sono orgoglioso di essere considerato tale da Fulvio Castellani, scrittore di lungo coso, giornalista, poeta, saggista; famose le sue interviste a personaggi celebri del mondo culturale attuale.Impronte sulla carta, il titolo. Un titolo che ci avvicina da subito a quelli che sono i contenuti trattati: pensieri, riflessioni... (dalla rec. di Nazario P.).
Ugo Piscopo: Crepititii Epilli. Oèdipus Edizioni. Salerno. 2028
Ugo Piscopo e la filosofia della forma
Ipertrofico, eccessivo, abbondante, sovraccarico. Ma forse esiste una regola che detta i confini della poesia? che deve essere in un modo invece che in un altro? O sarà la Storia a passarla dal suo vaglio per darle lunga vita. No! Non ci sono regole, a meno che non la si voglia distinguere dalla prosa... (dalla recensione di N. Pardini).
Giannicola Ceccarossi: VOCI. Ibiskos-Ulivieri. 2018
Giannicola Ceccarossi si misura con una nuova esperienza letteraria: il poemetto; l’epillio; il componimento di ampia narrazione e di particolare epicità. Tre le composizioni:Barche nel cielo; Noi siamo i giovani di questo tempo distorto; Pace. VOCI, il titolo della plaquette; voci che si danno alla flessibilità di una versificazione ampia e compatta, significante e incisiva, ora con afflato lirico ora con irruenza propositiva... (dalla recensione di N. Pardini).
Gianni Rescigno: IL VECCHIO E LE NUVOLE. Bstogi Libri. Roma. 2019
Iniziare dai primi palpiti analitici (vera poesia) della prefazione della Caracciolo significa andare nel cuore della poetica di Gianni Rescigno: “Non si riserva sorprese o impensate novità questa postuma raccolta di liriche di Gianni Rescigno. Si ravvisa ovunque la sua inconfondibile stoffa poetica, proprio come se entrassimo in un giardino ricco di fiori rari,... (dalla recensione di N. Pardini).
Anna Santarelli: La città e l’anima.Carta&Penna Editore. Torino. 2018
Silloge complessa e articolata dove il verso con le sue varianti metriche cerca di farsi carico di un pathos penetrante e polisemico.La città e l’anima, il titolo della plaquette, che, attraverso uno spartito di euritmica andatura, spiattella su un vassoio d’argento i palpiti emotivi scatenati da una realtà che la poetessa vive in prima persona e fa sua per tradurla in oggettivazione... (dalla recensione di N.Pardini).
Maria Grazia Ferrari: Vado via coi gatti... La voce multiforme e multisonante di Gianni Rodari. Interventi critici (2004-2018). Macabor Editore. Francavilla Marittima. 2019.
Credo sia determinante, per capire la densità del testo, riportare, da subito, la sinossi di quarta di copertina:
Bel libro. Ciò che ci colpisce ictu oculi è la veste grafica e la cura con cui è stato editato questo saggio di Maria Grazia Ferraris... (dalla recensione di N. Pardini).
La voce del mare nella melodia del verso
La
Tullio Mariani. Memoria di una vita non vissuta. Edizioni Stravagario. 2019 |
PREFAZIONE
A
Tullio Mariani
MEMORIA DI UNA VITA NON VISSUTA
Corsi e ricorsi, oscillazioni e salti
dall'Ete al Serchio in poche scarse mosse
(...)
Tutti insieme
si attende il buio ognuno per suo conto.
Sanno di lisoformio anche le piante
i lampioni e le brache dei cagnetti
e ogni cosa proclama sacra voglia
di Svizzera e Baviera. Pure noi
adesso abbiamo i soldi!
È ben altro che Mariani sogna; sogna l’antica primavera, quella che è passata come un fulmine; sogna l’amore, l’amicizia, la vicinanza, l’affetto di altri tempi; sogna figure e luoghi che cerca di riportare alla luce coll’alchimia del canto. E lo fa con un sentimento di nostalgia spesso sfiorato da un senso di distacco da un mondo che non sente più suo. Dolore e ironia, malinconia e dissacrazione, sorriso e tristezza, una fusione di contrapposizioni che costituisce l’epicentro della sua opera; come direbbe Victor Hugo “la gioia di essere tristi”. Questo è il nerbo del suo poetare, la complessità emotiva dei suoi stati d’animo in parte velata dalla dolcezza dei ricami musicali (dalla Prefazione di N. Pardini)
Pubblicato il volume di poesia IL CANTO DELLA LUNA dello scrittore MARCO LANDO edito GUIDO MIANO EDITORE, febbraio 2019, nella prestigiosa CollanaAnalisi poetica sovranazionale del terzo millennio.
Questa collana di libri non ambisce a esaurire una rassegna della poesia italiana contemporanea, quanto piuttosto a indicare di taluni autori un solco di scrittura nella quale sia da individuare una sorta di fratellanza d’arte, nel nostro caso della poesia. Richiami, comunanze, affinità con testi di autori
europei tendono nel caso specifico ad “assumere un’angolazione sovranazionale e articolata anche per il campo delle analisi critiche”...
(Recensione di Michele Miano)
Pubblicato il volume di poesia TRA SOGNO E REALTA’ della poetessa ANNA CASTRUCCI edito GUIDO MIANO EDITORE, febbraio 2019, nella prestigiosa Collana Analisi poetica sovranazionale del terzo millennio... (Recensione di Michele Miano).
DALLA METRICA QUANTITATIVA ALLA PROSA POETICA DI LUCIANO DOMENIGHINI
Satira, satura, satur, pieno, sazio. Dice Quintiliano “Satura quidem tota nostra est”. La satira è completamente nostra, in mano ad attori Historiones, che si esibiscono in un genere di musica danza e recitazione... (dalla recensione di Nazario P.)
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NAZARIO P. LEGGE: "BEVIAMONE UN BICCHIERE" DI FRANCA OLIVO FUSCO
Franca Olivo Fusco. Beviamone un bicchiere. BatogiLibri. 2019 |
Franca Olivo Fusco.Versatilità, creatività, grande freschezza culturale che la vedono impegnata in ogni ambito del sapere, ma, che, soprattutto, tramite la poesia, reificano l’immediatezza dei suoi gorghi interiori... (dalla recensione di N. Pardini).
Maria Grazia Ferraris. IL PARADISO DEGLI ALBERI. Ibiskos-Ulivieri. Empoli. Pg. 96
Maria Grazia Ferraris, sicuramente non nuova in queste incursioni letterarie, si presenta alla scena con un libro di valenza narrativa, con cui dimostra tutta la sua versatilità, tutta la sua predisposizione alla letteratura con la proteiformità che la distingue in ogni settore della epistemologia scritturale... (dalla recensione di N. Pardini).
Scrivere sulla prosa o sulla poesia di Ester Cecere non è semplice. O meglio lo è se si tenta di fare una distinzione. Il fatto sta che la sua anima è sempre sul campo di battaglia, lì, attanagliata; non molla la preda: fa suo ogni angolo di cielo o ogni frammento di luce od ogni palpito di natura. Poi dopo una lunga decantazione rinnova il materiale che, generoso e disponibile, collabora per essere tradotto in canto o in narrazione. Perché difficile per un critico?... (dalla recensione di N. Pardini).
Sandro Angelucci. Titiwai. Giuliano Ladolfi Editore. Borgomanero (NO). 2019
Mi è arrivata oggi 28 marzo la nuova plaquette di Sandro Angelucci pubblicata per i caratteri di Giuliano Ladolfi Editore di Borgomanero... (da la recensione di N. Pardini).
M. Grazia Ferraris. Itinerari (forse) desueti. Edizioni Helicon. Arezzo. 2019
(…)
Confezionavi poi le varie parti
con veloce e felice sicurezza.
Stiravi attenta il tuo capolavoro:
me lo presentavi zitta, in attesa
del responso mio un po’ lunatico.
Era tutto bellissimo e perfetto, lo so,
Mamma, grazie ancora (Il maglione).
Melodia, trabocco di sentimento, rievocazione, palpabile sintonia con oggetti che hanno fatto parte di un vissuto, vita, amore, immagini, fresche e antiche ricordanze, scosse emotive, tutto si fa nostalgico e melanconico; sì, melanconico per non avere detto o fatto cose che in un tempo sembravano ovvie e che ora, alla luce del tempo, assumono connotati umanamente spossanti. E’ qui la naturalezza e la sinfonia del canto di Maria Grazia. Lo pesca dal fondo della memoria, non ultimato e confezionato, ma da rifinire con parole dettate da un maglione, da una casa, da un’attesa… Da tutte quelle occasioni che si sono sperse nelle macerie degli anni... (dalla recensione di N. Pardini).
Antonia Izzi Rufo nella critica, il titolo del testo in questione. Un’antologia di grande valenza epistemologica, dove i più quotati nomi della vicenda letteraria attuale,dando il loro contributo alla lettura dei vari testi dell’Autrice, la presentano in tutte le sfaccettature interpretative: naturalistica, psicologica, psicanalitica, memoriale, esistenziale... (dalla recensione di N. Pardini).
Lorena Turri. Figlia fragile. Edizioni Tracce. Pescara. 2019
Sono albero e foglia
figlia fragile della mia maternità…
Così inizia il racconto della Turri, un distico settenario-endeasillabo che da subito ci mette davanti al proposito costruttivo della poetessa; al suo messaggio di ontica e ontologia fattura, come momento incipitario con valenza eponima... (dalla recensione di N. Pardini).