In questa sera particolare, un piccolo
omaggio al Pascoli, poeta che amo, troppo spesso dimenticato.
Un caro abbraccio
Franco
Cadono di nuovo le stelle
stanotte nel cielo più scuro
fatuo baglior di fiammelle
Nel mio silenzioso abituro
avvolto dal buio più intenso
un sogno che scende catturo
Un istante che sfida l’immenso
fugace vana illusione
nella notte di San Lorenzo
Franco Donatini
10 agosto 2020
Davvero superbo l'omaggio di Franco Donatini, che non ho l'onore di conoscere, al Poeta Giovanni Pascoli, senz'altro meno citato di altri classici, nonostante le sue rare capacità stilistiche e di contenuto. L'Autore del nostro tardo '800 cantava soprattutto il mondo della natura, caricandolo di significati simbolici. Infatti, la sua poetica, detta “del fanciullino” (dal titolo di un saggio di poetica, da lui pubblicato nel 1897), consisteva nel trovare la poesia negli oggetti quotidiani, nella campagna e nella natura, osservandoli con lo stupore e la meraviglia di un bambino, e riscoprendone la purezza originaria. Franco Donatini attua una sua interpretazione della notte del dieci agosto. Evita i riferimenti al dolore del Pascoli per la grande perdita del padre e scrive un gioiello in novenari interrotti tra due versi di tre sillabe sulla notte di buio pesto, che s'illumina all'improvviso di una luce, "Un istante che sfida l’immenso" - espressione sublime!. ma resta cosa vana per il dolore immenso del Poeta. E Donatini si avvicina in modo sorprendente alla visione poetica del Pascoli, tanto diversa da quella del suo contemporaneo Gabriele D'Annunzio, una visione tesa a rendere la propria poesia un’espressione naturale e spontanea. Condivido la necessità di valorizzare questo Artista umile e Immenso e credo che Franco Donatini sia riuscito in modo eccellente nell'intento. Mi complimento con lui e lo saluto con grata cordialità.
RispondiEliminaGrazie veramente per questo apprezzamento della mia piccola poesia, scusandomi per questo riscontro fatto in ritardo che mi era sfuggito e me ne dolgo. Cara Maria, ci unisce questa passione per il Pascoli, che ritengo il riferimento almeno italiano, ma per me anche oltre, della poesia del novecento, che prelude ad altri grandi come Ungaretti, Montale, che hanno saputo interpretare il senso del dolore e dell'alienazione che pervadono l'umanità. Grazie per l'analisi profonda della mia poesia, che interpreta l'obiettivo che mi ha spinto a scriverla proprio il 10 agosto dello scorso anno. Mi complimento per l'analisi critica sia sul piano del significato che del significante, per cui le sono molto grato
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