Caro Nazario ti giro un pensiero del dott Marco Solaro sul mio libro. Mi piacerebbe vederlo sul tuo blog. Grazie
Roberto De Luca
Marco Solaro su Come pioggia sottile, di Roberto De
Luca , Graus edizioni Napoli
Caro Roberto.
Ho finito ieri di leggere il tuo libro. Mi è piaciuto
e ti faccio i complimenti perchè non è semplice scrivere una storia, un
racconto che "regga". Quando scrivo la parola "reggere"
intendo dire che induca ad andare avanti con la lettura e avere il desiderio di
arrivare fino alla fine, a vedere come "finisce". L'aspetto che mi ha
colpito e che mi è piaciuto di più è stata la caratterizzazione della
contrastante psicologia dei personaggi. Credo che ad eccezione forse di
Patrizio ( non a caso presente nel racconto) siano tutti personaggi in qualche
modo "contraddittori" e soprattutto "irrisolti". Ecco, la
caratteristica e specificità del tuo racconto sta, a mio avviso, nella
convinzione della difficoltà e impossibilità di arrivare a una piena comprensione
di se stessi. Questa caratteristica mi piace e contrasta con la struttura degli
eventi che in qualche modo hanno una definizione più precisa e risolta ( Luigi
torna a Roma, Alì libera la mamma e la sorella, etc.etc.). Si capisce che a te
viene molto più naturale raccontare gli stati d'animo dei personaggi pur
inseriti in avvenimenti. Ti piace più descrivere i dettagli che cogli
nell'ambiente circostante e che sono in qualche modo al servizio della
caratterizzazione di un particolare stato d'animo. Descrivi e ami
descrivere la contraddittorietà dei comportamenti. Anche se in modo
discreto, si capisce in tutta la narrazione che i personaggi messi tutti
assieme compongono un unico personaggio che è l'Autore, cioè, tu. Unico appunto
lo faccio sull'uso a mio avviso eccessivo ( ma questa è più una critica
all'editing) di alcune locuzioni tipo "in quanto" un po' abusate e
che "banalizzano" il flusso e lo stile narrativo. Insomma sono stato
piacevolmente colpito dal tuo racconto ( ma è stata solo una conferma avendo
letto il tuo dark che contiene già alcuni elementi che ho ritrovato in
"come pioggia sottile" titolo peraltro azzeccato). Credo che con
questo tuo ultimo lavoro, sia emerso in modo chiaro cosa ti interessa
raccontare e penso (umilmente) che devi continuare su questo aspetto perchè è
molto particolare ed è secondo me la tua cifra stilistica caratteristica ( che
ti ammiro). Perdonami se sono stato un po' prolisso. Credo sia la
"vecchiaia".
Un abbraccio, e spero che il tuo libro abbia la
fortuna che merita
Marco
Bellissima esegesi del carissimo Marco Solaro dedicata al romanzo di Roberto, che anch'io amo tanto e ritengo un'Opera esistenzialista di rara originalità. Splendido nella disamina del Nostro l'assunto: "Anche se in modo discreto, si capisce in tutta la narrazione che i personaggi messi tutti assieme compongono un unico personaggio che è l'Autore, cioè, tu. ".Ho ripensato all'amore di Marco per J. L. Borges, lo scrittore argentino non vedente, che pervade il suo pensiero e i suoi romanzi. E mi sono resa conto che l'accostamento è quanto mai appropriato nel caso di "Come pioggia sottile". Ringrazio entrambi, li stringo al cuore, dove abitano, ed estendo la stretta al Nume Tutelare, che accoglie tante voci diverse.
RispondiEliminaCaro Marco sono molto felice che tu abbia gradito questo
RispondiEliminaracconto( perché questo forse è più un racconto lungo che non un romanzo vero e proprio) e che ti sia soffermato su alcuni punti, facendo peraltro, delle
riflessioni molto azzeccate... Infatti, come tu stesso asserisci, non è facile scrivere una storia che regga! Una storia che abbia un finale appropriato! Spesso si viene ' distrutti' dalle' mazzate ' che arrivano dall' inevitabile paragone con la vita stessa e dalla consapevolezza che quello che si scrive debba essere quantomeno verosimile etc etc... Questo l' ho sperimentato io e credo l' abbia sperimentato anche tu , e mi fa enorme piacere trovare in te un alleato nel carpire quelli che sono alcuni segreti della scrittura in generale. A volte si buttano interi capitoli( e io l' ho fatto anche in questo libro) perché ci sembrano ' inappropriati', o perché portano fuori strada (importante è accorgersene... )
È vero anche che il registro dove mi trovo più a mio agio è l' indagine psicologica sui personaggi e la conseguente analisi esistenziale su di loro...
Anche l' appunto che hai fatto su alcune locuzioni troppo abusate lo trovo giusto ( in quanto, in quanto ) devo dire che rileggendo ci avevo fatto caso anch' io...
Comunque grazie di tutto Marco , sono veramente felice della tua lettura e di averti come amico
Roberto