“Dentro l’uragano”, la raccolta di poesie di Franco Campegiani
SALVATORE RONDELLO DEL 31
MAGGIO 2022CULTURA
La raccolta
di poesie di Franco Campegiani, “Dentro l’uragano”, pubblicato nel 2021da
Pegasus Edizioni, ha vinto il Premio Letterario Internazionale Golden Selection
2021. L’opera è sicuramente un valore aggiunto alla letteratura. Aldo Onorati,
nella sua prefazione scrive: “…ci sono dichiarazioni di poetica che vanno
considerate come sentenze conclusive e, al tempo stesso, di apertura:
conclusive in quanto definiscono il pensiero di Campegiani; di apertura perché
da esse bisogna ripartire nelle riletture (obbligate o consigliabili, dato che
– come afferma Leopardi – le cose più sono belle e profonde e più scoprono di
bellezza e profondità ad ogni rilettura; ….”.
Franco Campegiani, poeta, filosofo, critico letterario e dell’arte, giurato in
diversi premi letterari, non finisce mai di colpire. Dalla Teoria autocentrica
a Ribaltamenti apre nuovi percorsi verso un neo umanesimo evidenziando la
centralità dell’umanità.
Le sue raccolte poetiche, “L’ala e la gruccia”, “Punto e a capo”, “Selvaggio
pallido”, “Cielo amico”, “Canti tellurici”, “Ver sacrum” e adesso “Dentro
l’uragano”, sono versi scritti con spirito sagace, alla ricerca dell’armonia,
della verità attraverso acute e profonde osservazioni.
In Dentro l’uragano, Franco è particolarmente illuminato dal fuoco della
sacralità. Una sacralità che proviene dal passato più remoto, cercando di
trasmettere ai posteri quei valori nella loro interezza, senza le profanazioni
subite nel tempo.
Nella silloge dialoga con i ricordi del sapere, con l’esistenzialità della vita
e lo fa con eleganza. La Lettera a Pier Paolo si svolge su temi e valori che
sono in comune come quelli della civiltà contadina e della purezza.
Pablo Neruda diceva: “La speranza ha due bellissimi figli, lo sdegno e il
coraggio. Lo sdegno per la realtà delle cose ed il coraggio per combatterle”.
Una frase che riscontriamo nella poetica di Campegiani che ha consapevolezza
dei mali che affliggono l’animo umano in una dimensione atemporale ed
aspaziale. Combatte le amare realtà della vita lanciando un grido di allarme
senza però far venire meno la speranza. Basta leggere la poesia Alzo il calice,
dove nei quattro versi conclusivi si legge: “E’ novembre e un vento di
primavera / scende nei vicoli dai cimiteri, / spruzza fragranze nei vuoti
calici / dove il glicine spunterà”.
La lirica di Campegiani si alza alta non solo per rimproverare Sartre, o per
rimproverare i piccoli uomini. In Dico a te leggiamo: “….Se tutto è in
divenire, / il presente temporale non esiste, / non è l’attimo intermedio / tra
quel che è stato e quello che verrà, / ma una bolla d’aria indistruttibile che
sta dentro gli uragani, / …”.
Con molta onestà intellettuale in Franco non alberga il narcisismo dal quale è
ben lontano. Infatti, il Suo un alto senso del principio di uguaglianza, lo
spinge a guardarsi allo specchio, interrogando se stesso in una spietata
autoanalisi. In Identità leggiamo: “…nomade in esilio eppure in patria, /
sempre fuori e sempre dentro di me”.
Emerge chiaro e dignitoso il filo conduttore dell’universalità che guida la poetica
di Franco. Una universalità che tocca tutti gli aspetti esistenziali del
visibile e dell’invisibile, del percepibile solitamente non percepito dalla
moltitudine, ma che non sfugge alla sensibilità poetica di Campegiani.
L’autore che va dentro l’uragano della vita conosce bene il divenire della vita
attraverso le generazioni e si preoccupa di trasmettere ai posteri i valori
universali che accompagnano tutta l’umanità. Lo fa intimamente rivolgendosi
agli affetti più cari. In Si fa nuovo il mondo trasmette al nipotino Sirio ed
alle giovani generazioni il messaggio d’amore quando leggiamo “…Va’ bimbo mio,
sorga l’alba con te / d’un nuovo giorno.” E poi “…Annuncia tenerezza, annuncia
amore. / Va’ bimbo mio si fa nuovo il mondo”.
Una speranza etica ed un ruolo educativo sono approdi sicuri per l’umanità. Per
arrivare alla meta, mette in guardia dal male. Con saggezza, il nonno dice alla
nipotina Luna: “Diventa adulta senza adulterarti”.
Etica, passioni, saggezza e sapienza sono magistralmente fusi da Franco Campegiani
in armoniosi versi di poetica che lo conducono a testa alta nel giardino dei
poeti.
A conferma della validità della poetica di Franco Campegiani, ieri 29 maggio
2022, alle ore 18, al Museo Mastroianni, a Marino, si è inaugurata una mostra
di arte contemporanea (pittura, scultura e fotografia) curata dal Comune di
Marino e dall’Accademia Castrimeniense dal titolo “24 Artisti dentro
l’uragano”.
Infatti, le opere esposte sono state realizzate da 24 artisti e ciascuna
raffigura una delle poesie tratte dal recente lavoro di Franco Campegiani.
Il cambiamento, in questo periodo storico che sconvolge l’umanità sotto ogni
aspetto, particolarmente segnato dalla pandemia, su cui Franco Campegiani
riflette e fa riflettere, ha trovato nello spazio temporale della poesia un
parallelismo con l’arte della pittura, della scultura e della fotografia tutte
ben espresse nella mostra inaugurata al Museo Mastroianni, dove si prevede per
il 10 giugno alle ore 18 la presentazione del libro “Dentro l’uragano”, mentre
il finissage avverrà il 19 giugno alle ore 18.
Roma, 30
maggio 2022
Salvatore Rondello
Un'esegesi di altissimo valore quella di Salvatore Rondello dellla Silloge pluripremiata del caro Franco Campegiani. "Dentro l'uragano". Il recensore evidenzia la capacità del nostro Poeta - filosofo di conservare la "consapevolezza dei mali che affliggono l’animo umano in una dimensione atemporale ed aspaziale. (Egli) combatte le amare realtà della vita lanciando un grido di allarme senza però far venire meno la speranza". Verissimo. Franco con versi poderosi come cattedrali tonanti lancia il suo grido in difesa di madre - terra, è consapevole dei disastri arrecati ad essa da noi uomini e chiede alle generazioni future una palingenesi. Centrale nelle sue liriche telluriche il pensiero filosofico, l'armonia dei contrari, che è presente in ogni aspetto dell'esistenza. Il bene si compie dopo il male... e il concetto va legato anche alla rinascita appena citata; la luce è contrapposta al buio... e così via. Rondello fa riferimento a un'interessante 'sacralità' riscontrata nella Raccolta., lontana dai concetti bigotti della religione, "che proviene dal passato più remoto, cercando di trasmettere ai posteri i valori nella loro interezza" . Per Franco esiste un Dio che crede nell'uomo ed è nostro compito dare senso, scopo e finalità a una fede che trascenda i dogmi tradizionali. Splendidi i riferimenti del Rondello ai valori familiari, che il Poeta ritiene fondamentali e ai quali desidera trasmettere valori con 'etica passione e saggezza'. Una pagina straordinaria che introduce alla Mostra che da ieri si tiene al Museo Mastroianni e vede 23 opere ispirate alle liriche della Silloge "Dentro l'uragano". Una recensione che rappresenta un viaggio nelle burrasche interiori del nostro Poeta - Filosofo e nei suoi meritatissimi successi. Ringrazio l'esegeta, l'amico Franco e il Nume Tutelare che consente questi magnifici incontri e li abbraccio tutti!
RispondiEliminaPoesia, etica, sacralità della vita, affetti... Salvatore carissimo, che grande regalo mi hai fatto! Il tuo saggio critico coglie con acume straordinario i moventi più intimi della mia poesia, con citazioni appropriate e riflessioni profondissime, molto personali, che fanno onore al poeta e lo pongono nella luce di una grande attualità. Ho finito adesso di leggerti e sto in apnea. Grazie, ti abbraccio commosso.
RispondiEliminaFranco Campegiani