Mi è arrivata oggi la plaquette di Adriana Assini; un ensemble di luci e colori, di forme e immagini che mettono bene in evidenza l’arte della Nostra, la sua predisposizione ai colori, alle forme, alla varietà delle figure che con animo brillante riesce a reificare: da Volto di donna con vaso di fiori, da La regina di Saba, ai Musicanti fino all’ultima creazione:Testa fiorita. Un melange di colori e di suoni, di palpiti storico-figurativi dove si concretizza un animo bello, grazioso, spontaneo, in cui Adriana riesce a mettere in chiaro la sua possibilità spazio temporale, il suo ingegno figurativo, un vero insieme di colori e musiche che avvincono e affascinano dando sensazioni superlative, irrefrenabili, fino alla sindrome di Stendal. Tutto qui è condito con animo fresco e naturale; la Storia fa parte dell’artista che la utilizza nella realizzazione dei suoi lavori dando per risultato un’arte fatta di conoscenza e spontaneità, come afferma Gian Piero Prassi nella sua nota critica: “Ritorna spesso la figura della regina o del re, ognuno è sovrano nel santuario della propria mente; abbondano riferimenti simbolici, civette e…”
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