E a questa 'bimba' sana, brillante, capace di tenere il palco con semplice autorevolezza, di varcare l'Oceano per arrivare a Melbourne con i suoi versi e che 'bussa' per entrare in questo blog che è teatro di grandissime penne e, che, a mio umile avviso, merita a trecentosessantagradi, voglio dedicare due parole d'amore.
L'ho presentata a Roma e seguo le sue liriche in molte circostanze. Riscuote consensi e con la sua vibrante armonia, condita di animismo, di verismo e di musicalità innata, mostra quanto essere Poeti non debba necessariamente identificarsi con 'il mal di vivere'. L'argomento fu fonte di dibattito, ma mi ostino a ribadire in una sede così importante che Aurora, istruttrice di nuoto, studentessa attiva, ragazza serena, portatrice di sorrisi... versifica giocando su tutti i registri e libera la Poesia dal 'ghetto' del dramma. Si può essere giovani e felici e librarsi in voli così alti.
Sono fiera della nostra piccola Immensa incantevole creatura e la ammiro infinitamente.
Con affetto materno.
Maria Rizzi
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