ROMANO DELSOLDATO
AUTORITRATTO DI UN PITTORE
raccolto da Paolo Bassani
“Alla volta di Leucade” mi ha dato l’opportunità di ricordare
l’opera di tanti cari amici pittori. In occasione del Natale, quando mi sono
giunti gli auguri del pittore Romano Delsoldato, mi sono alquanto stupito di
non aver ancora scritto qualcosa della sua arte. Delsoldato, come altri
artisti, è un mio ex collega. Per questo ho avuto modo di conoscere bene il suo percorso artistico. Di solito, quando
si presenta un pittore si utilizzano note che critici, più e meno famosi, hanno
dedicato alla sua arte. In questo caso. ho preferito riprendere quello che Delsoldato
ha scritto nel blog dedicato alla sua pittura:
“Carissimi
amici amanti dell'Arte. Ho cercato di inserire nel mio sito, quasi tutto il mio
lavoro di oltre trentacinque anni di attività. Desidero con piacere esporre i
miei lavori, affinché tutti possano visionarli. Occorre altresì considerare che
la pittura non è mai stata la mia occupazione primaria nella vita. La mia
costanza, tanta volontà, e un poco di estro artistico, che il buon Dio mi ha
concesso, mi hanno permesso di imparare e migliorare via via, con il passare
degli anni. Solo con tanto lavoro, si ottengono buone cose. Un grande pittore
del quale mi onoro di riportare un suo pensiero, rivolto ad un allievo disse:
"Dipingi più che puoi e meglio che puoi, senza paura di sbagliare; se la
tua pittura non migliora, io non posso farci nulla." E ancora Giovanni
Segantini, pittore divisionista del''800 si esprimeva così:" L'Arte deve
rivelare sensazioni nuove allo spirito dell'iniziato: l'Arte che lascia
indifferente l'osservatore non ha ragione d'essere." Spero tanto che vi
siano graditi questi miei lavori.
Chi volesse
vedere le mie opere, lo può fare visitando la mia pagina su Facebook, aprendo
“IL MIO IMPRESSIONISMO” ove sono circa un centinaio di foto di miei quadri
(compresi gli ultimi lavori che ho fatto)”.
Come è ormai consuetudine, ho pensato di abbinare qualche mio verso
con alcune opere dell’artista presentato.
QUANDO
RIFIORISCE LA MIMOSA
In
quella splendida mimosa
c'era
tutto il mio amore
di
bambino, o madre!
limpido
profondo
come
il sereno di marzo:
fresco
germoglio d'aria
e
girotondo di luce
nel
preludio armonioso
della vita che rinasce.
Mi
ricordo che coglievo
l'esile
ramo in fiore
mentre
tornavo dalla scuola,
arrampicandomi
sul
muro tagliente
d'una
villa deserta,
là
dove la mimosa esuberante
sporgeva
la sua chioma d'oro
sulla strada.
Mi
ricordo
la
pazza corsa verso casa:
quant'era
grande la mia gioia
e
svelto il battito del cuore
per
offriti quel fiore, o madre!
Mi
ricordo
il
tuo sorriso delicato
soave
come il profumo di mimosa.
Immagini
lontane?
Eco
sperduta
negli
anni luce delle stelle?
No!
non è lontano l'attimo vissuto:
ogni
anno che passa
lo
sento più vicino
in
questo giorno,
come
se ancora
la
tua mano, o madre,
sfiorasse
i miei capelli bianchi.
8
marzo:
rifiorisce
di ricordi
la mimosa...
Aggrappato
al
muro tagliente della vita
ancora
voglio coglierla
per te.
AUTUNNO
Illumini
d'oro il bosco,
di
fuoco la vigna,
di
bianchi croci la collina.
Disperdi
le voci nel vento
e già
le prime brume innalzi
sulla
serena luce.
Nella
terra adagi
il
seme della vita
e nel
cuore riponi
la
speranza del risveglio
Paolo Bassani
ALCUNE SUE OPERE
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