DA 100 THOUSAND POETS FOR CHANGE
Quanto
sei ancora giovane e bella,
mia
Italia, donna turrita e imbronciata,
occhi
glauchi e capelli corvini,
mio
spasimo e mia gioia.
Se
ti penso da Bruttezza violata,
ardisco
dʼamore e ardo dʼira,
passerei
di spada lo Stupratore,
e resto
qui a lenire le tue ferite
con
le mie parole di mirra.
Un
giorno lontano avesti
altri
innamorati folli di passione,
Tommaseo,
Foscolo, Leopardi, Manzoni,
miei
grandi maestri e amici,
che
ancora mi danno forza e coraggio.
Io
ti amo, donna, madre e amante,
e
tu vivi in me elegante e dolce.
Vorrei
proteggerti dagli avventurieri
che
fanno scempio delle tue grazie.
Venite,
amici, venite a raccolta,
fratelli
dai quattro punti cardinali,
venite,
facciamo scudo con la ragione,
rivestiamola
con il mantello tricolore,
smascheriamo
tutti i denigratori,
i
traditori e i disgregatori.
Tornerai
un dì forte e sana, mia Italia,
ai
tuoi diletti dispenserai Bellezza,
e
di fierezza ammanterai i tuoi figli,
tu,
irrinunciabile mia Italia,
una,
unica, bella e inimitabile.
Ottavio Rossani
Milano,
16 e 27 febbraio 2011
(Letta
a Recanati il 17 marzo 2011
per
il 150° anniversario dellʼUnità dʼItalia)
Ottavio
Rossani (1944), vive a Milano. Poeta, scrittore,
pittore e ogni tanto regista teatrale. Come giornalista – 40 anni al Corriere
della Sera - ha viaggiato in diversi continenti; ha incontrato potenti e umili
negli ambiti della cultura, della politica, della cronaca. Ha scritto saggi
storico/ letterari e racconti. Cinque i libri di poesia:
Le
deformazioni (1976), Falsi confini (1989),
Teatrino delle scomparse (1992), Il
fulmine nel tuo giardino (1994), Lʼignota battaglia (2005) e Riti di seduzione (2013). Molte le plaquette di poesie, corredate da
suoi disegni. Una sua pièce, Se
mi vengono i brividi, è stata rappresentata a Buernos
Aires, con la sua regia.
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