sabato 1 agosto 2020

GIUSY FRISINA: "INEDITI"


Giusy Frisina,
collaboratrice di Lèucade

ATTIMO SOSPESO

Avvelenarsi
D'oleandri rosa
E amore ravvicinato
Dalla natura incosciente
Che non sa di morire
Eppure vive qui ed ora
Nell'Eden che la vuole
Per un momento ancora
Solo il tempo di un bacio
A pochi secondi dall'apocalisse
Mentre corrono i treni d'agosto
Nell' illusione del tempo
Verso l'ultimo miraggio
Assediato 



FERMO IMMAGINE

Fermami
In questa luce
Che già  declina
In questo scampolo d'estate
Già perso
Di un'altra vita tutta  nostra
In una scordata canzone di cicale
In un attimo di dita intrecciate
Come per caso
Nella tua solitudine antica
E nella mia. 

Giusy Frisina 





2 commenti:

  1. Giusy mia, sono incatenata alle due liriche che hai composto in questo 'scampolo d'estate'. Ostaggio della loro ispirazione e del dolore che le permea entrambe. La sofferenza si estende alle creature poetiche della natura, che credono nel loro Eden, un giardino fatato che tu vedi in pericolo. Lo strazio deriva dal periodo sui generis che stiamo attraversando, dalla perfezione della fioritura avvenuta a ridosso del dramma umano. Non dobbiamo credere nell'apocalisse, Amica mia d'anima, occorre restare tesi come corde a fermare 'l'ultimo bacio'; alle 'dita intrecciate'. L'Amore è 'un'amicizia dissennata', come asseriva un pò di tempo orsono il buon Seneca, deve fare i conti con la passione, con il venirsi incontro, con le paure, le rabbie e i momenti di esaltazione. Cogli il bello, 'in una scordata canzone di cicale', tieni strette le dita e il tempo presente... La canzone è tua, nessuno può interromperla. La voce della natura è concerto, non si spegnerà. Credici e scrivi, sai farlo in modo sublime. Io sono accanto a te!

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  2. Cara, carissima Maria. Che siamo a pochi secondi - o forse minuti - dall'apocalisse non l'ho detto io ma una rivista scientifica, dove il calcolo è da interpretare non etteralmente ma secondo una proporzione matematica, e rispetto ai miliardi di anni di vita del nostro pianeta è pochissimo. Se l'umanità non cambia vuol dire che ha deciso di rispondereal misterioso istinto di morte di cui parlava Freud, ovvero Tanathos. Non ci resta che Eros per contrastarlo, ed infatti proprio di questo io parlo,e non io sola.La raccolta del nostro Condottiero, come tu lo chiami, parla di questo, dolcemente e disperatamente di questo. Non so se per amare però si possa evitare il dolore oppure siaquesto il prezzo da pagare per avere salva la vita. Del resto, come dice il Vangelo? Chi vuole salvare la propria vita la perderà...
    Un abbraccio di gratitudine eterna per la tua vicinanza, che sento sempre. Giusy

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