Nella nostra epoca, così complessa e convulsa, l’etica e la tecnica possono ancora convivere o l’una scalza necessariamente l’altra? E ancora, s’interroga l’autore, l’uomo riuscirà a trovare un equilibrio plausibile tra il suo desiderio di benessere basato sull’avere e quello basato sull’essere? Forse, secondo Piro, una cauta speranza possiamo ancora nutrirla. “C’è dunque ancora spazio per l’Uomo, per l’Etica e per la Grazia. Ma a patto che si faccia una scelta. Questa scelta deve partire dal singolo, ma deve quasi immediatamente diventare politica e globale. Altrimenti, nel tempo che ci rimane da vivere, impiegheremo le nostre giornate a fotografare con dei telefoni cellulari il mare, invece che tuffarci per una lunga e rigenerante nuotata.”
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