... Ma quello che più mi ha convinto è il bel dire dell’autrice. La fluidità
della narrazione, la padronanza verbale,
l’humanitas insita nelle vicende. Per cui il fatto storico è di gran lunga
surclassato a vantaggio della configurazione psicologica dei personaggi.
Analisi, certamente, e non descrizione psicologica. E tutto concorre, cospira a
che Gian Luca, Cristoforo, Hugo De Moncada, Don Ettore, Vincenzo e Francesca
Campo acquisiscano, ognuno nel proprio ruolo, timbri personali spiccati e
contaminanti. E per capire la magia della penna di Assini è estremamente
gustoso e necessario leggersi le pagine e i diversi momenti che caratterizzano
il rapporto fra Squarcialupo e Francesca. Amore mai conclusosi, inattuato. Il
gioco psicologico con cui l’autrice conduce la trama, con cui inalbera la
femminilità della donna, con cui delinea gli intenti amorosi del ci sto e non
ci sto, del ci riesco e non ci riesco è semplicemente superlativo. E’ qui che
l’autrice raggiunge la vetta più alta della sua magia analitica. Siamo, ormai,
al di fuori e al di sopra dell’ambientazione storica per assurgere alla
delicatezza universalmente valida, per luogo e per tempo, dell’azione
femminile. (Vi ho trovato qualcosa della Mirandolina goldoniana). Che altro dire se non che complimentarci con Adriana Assini e invitarla
a rinnovarci il piacere di altre così piacevoli letture (dalla recensione di N. Pardini).
E CHE COSA ALTRO DIRE SE NON CHE INVITARE GLI AMICI A QUESTO BELL'INCONTRO DEL 9 OTTOBRE ALLE ORE 21 A SAN NICCOLO' A TREBBIA
Sarebbe bello che Adriana Assini ci desse su questo blog un assaggio delle sue qualità narrative ( che immagino notevoli) concedendo a Nazario Pardini di pubblicare un paio di pagine del suo romanzo.
RispondiEliminaPasquale Balestriere
"Purtroppo, gentile Pasquale Balestriere, non posso esaudire la sua richiesta, avendo ceduto i diritti di pubblicazione e riproduzione alla mia casa editrice. Incorrerei in fulmini e saette...grazie, comunque, per l'interesse e la curiosità verso il mio romanzo."
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