Claudio Vicario collaboratore di Lèucade |
Passano i giorni…
Passano i giorni, i mesi, gli anni
che scalfiscono i dolci ricordi remoti
e tracciano nuove rughe sul viso,
indelebili segni di vita vissuta.
I ricordi di un tempo sbiadito e statico
sono quasi una magia fuori dalla realtà,
la memoria oblia ciò che s’è perduto
e scivola lenta sui silenzi dell’esistenza.
L’alito freddo della sera ritorna sempre
col suo canto triste che sconvolge il vuoto,
l’ignoto che ci circonda, che ci trascina via
come le foglie, come cose inutili ed effimere.
Così, al tramonto, svaniscono i ricordi,
ritorna la tristezza, la carezza del dolore
è l’ultimo fremito di vita delle ore buie
che si volge al cielo in cerca di una luce.
Cerco
verità nascoste
Nel
buio della solitudine,
pesa la fatica del vivere
e l’eco dei pensieri ritorna
sul destino di storie finite,
senza un nome, nell’anonimo
tramonto fievole lanterna
per nuove promesse di sogni.
Il silenzio mette a nudo l’anima
che si perde al calare del giorno,
dà un senso ai ricordi nostalgici,
un significato alle sofferenze,
alle lacrime che bagnano la vita.
Cerco verità nascoste
in questa assenza di suoni
fatte di un lontano passato
scolpito nel mondo delle illusioni
e di mediocri approdi perduti
che si perdono nell’incerto futuro.
pesa la fatica del vivere
e l’eco dei pensieri ritorna
sul destino di storie finite,
senza un nome, nell’anonimo
tramonto fievole lanterna
per nuove promesse di sogni.
Il silenzio mette a nudo l’anima
che si perde al calare del giorno,
dà un senso ai ricordi nostalgici,
un significato alle sofferenze,
alle lacrime che bagnano la vita.
Cerco verità nascoste
in questa assenza di suoni
fatte di un lontano passato
scolpito nel mondo delle illusioni
e di mediocri approdi perduti
che si perdono nell’incerto futuro.
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