domenica 22 novembre 2020

ANNA CASTRUCCI LEGGE: "NEL FRATTEMPO VIVIAMO" DI NAZARIO PARDINI, GUIDO MIANO EDITORE

 

Nazario Pardini

NEL FRATTEMPO VIVIAMO 

Recensione di Anna Castrucci

…….

“Io sono un bugiardo incallito

fino al punto che quando dico la verità

mi sembra di dire una bugia”.

N. Pardini, Su “La Bugia”

La raccolta poetica Nel frattempo viviamo di Nazario Pardini, edita da Guido Miano per la collana Alcione 2000, porta già nel titolo un verso di poesia compiuta, un verso significativo e per certi aspetti assai conturbante. L’opera è di grande suggestione e riesce a muovere il lettore in un immaginario volo tra i molteplici livelli di un sentire poetico profondo e vigoroso. Alta e affinata è la prima parte, in cui si leggono componimenti di solida intellettualità ed intenso valore spirituale. La seconda invece, dà spazio a componimenti dai toni e dalle atmosfere più comico realistiche. In essa trovano posto aforismi, detti e massime, tutte rispettose di quella musicalità del verso libero o sciolto che ricorda nei ritmi, nei colori e nei significati, la poesia a braccio dei cantori toscani, umbri, e laziali.

Questo apparente dualismo di Pardini, si pacifica tuttavia nel corso della lettura. La raccolta è e resta letterariamente raffinata e cresciuta alla nostalgia e all’incanto che il Poeta nutre per l’Essere, l’Uomo, la Vita e il Tempo che se ne va nella grande storia umana, così come in quella minuta e spicciola della quotidianità.

Alcuni libri invitano alla lettura perché accompagnati dall’entusiasmo di importanti recensioni, altri perché sono armoniosi i colori di copertina e magnetiche le righe di quarta. “Nel frattempo viviamo ha in sé tutto questo, ma in più attrae per la capacità di far sgorgare alla sola lettura del titolo, una serie di domande che ognuno di noi si pone e automaticamente rigetta nel dimenticatoio dell’anima. Tanto siamo occupati, a vivere, in un qui ed ora caratterizzato da un tempo che purtroppo, in questa epoca, è diventato furiosamente ritmato e veloce.

Sembra oggi che in tanta accelerazione, solo l’hic et nunc dei nostri padri Latini, abbia il potere di restituirci la felicità. Vivere il presente pare ci assolva dalla tristezza e dalla nostalgia del passato e ci esoneri dall’ansia provocata da una marcata attenzione per il futuro. Mi domando tuttavia, leggendo questa raccolta di Pardini, quanto tale atteggiamento nei confronti della vita sia veritiero e soprattutto positivo per le nostre frettolose esistenze.

Esistere sta nel comprendere che siamo stati, siamo e saremo coinvolti in uno scorrere circolare della vita e di un tempo il cui vortice è necessario rallentare, per scoprire la pacatezza e la straordinarietà che l’esistenza nel “frattempo” ci riserva.

Pardini, in questa sua magnetica e coinvolgente raccolta, si delinea magico poeta del “frattempo”. Egli ha intuito e capito, l’essenzialità del vivere in un tempo fratto, sino a farne oggetto di poesia. I suoi versi, denotano la consapevolezza del vivere in un tempo di mezzo che non è mai tempo perso, soprattutto non è staccato da un prima e da un dopo.

Del resto egli sembra vivere non solo nella sua personale minuta quotidianità (E l’armonia del mondo / si nasconde / e si confonde / in mezzo alle minuzie. /), addolcendola con idilliache immagini: (L’ombra del fico / lontana dal mondo, /…/) ma anche in un quadro più grande che è quello degli avvenimenti storici che incorollano la nostra piccola vita: (…le guerre, / Pol Pot intrappolato / gli albanesi che si affogano / in mare come falene /…/ alla ricerca di una terra panamericana./) e non è cosa da poco.

Pardini, ci fa intendere ancora che gli attimi di “frattempo”, lungi dall’essere una parentesi in cui si perde tempo, tra gli altri momenti della vita a cui attribuiamo maggior valore, sono quelli in cui di più si manifesta il senso profondo dell’esistenza. Egli sembra dirci che l’apparente temporale sospensione del “frattempo” è fatta di quegli attimi in cui la capacità creativa dell’uomo si svela e dà nuova impronta e visione agli avvenimenti.

Spostare l’attenzione sugli spicchi di “frattempo” di cui è fatta la vita, è senza alcun dubbio una peculiare abilità del poeta Pardini. Ed è per questo che egli riesce a trasmettere ciò che accade nel microcosmo di un’esistenza vissuta tra opposti e diversi fatti principali.

Tale visione pare indirizzarci verso una concreta frazione di infinito che sostanzialmente è vera vita, ma che in Pardini assume valore assoluto di Poesia. E’ proprio grazie al suo speciale sentire poetico che egli armonizza con arte e pensiero la grande Storia dell’umanità e la storia quotidiana degli uomini piccoli.

“Nel frattempo viviamo” è dunque tempo di Vita e di Poesia in cui la natura dell’uomo si mostra com’è, scissa in molteplici parti, è vero, quasi sempre difficilmente riunibili, d’accordo. Ma semplicemente risanabili nell’indivisibilità dell’ azione poetica.

E’ questo un manifesto di Poesia affascinante e coinvolgente, sicuramente dedicato a coloro che sanno ancora sentire il profondo senso di vertigine che coglie l’uomo di fronte all’intrecciarsi del mistero della Vita e del Tempo con la Poesia stessa.

Alcuni uomini sono poeti non solo perché scrivono bei versi liberi o rimati, ma semplicemente perché nel frattempo vivono facendo della poesia condizione di vita, strumento di libertà e di volo, senza rinnegare le asperità e le scalfitture della vita quotidiana: (…/ Volai nei cieli, libero volai, / ma dietro mi portai / le scalfitture / che incisero il mio corpo / per la via/da dove io fuggii di prigionia).

Ascoltiamo dunque il poeta Pardini che ci invita a ricongiungerci all’unità dell’umano sentire: (Ma non sono così divisi / gli elementi; / sono tanti gli strumenti / che toccano i loro tasti, / le loro corde / sotto le sorde note dei divisi. / ). Ma in un tempo di mezzo, pur fratto, in cui ci si avveda che: (… l’armonia del mondo / si nasconde/e si confonde / in mezzo alle minuzie.).

E ad ognuno resti il discernere l’esigua frontiera che corre tra la vita e la poesia, tra la bugiarda illusione e la scottante verità.

 

16 Novembre 2020

Anna Castrucci

 

Nazario Pardini

NEL FRATTEMPO VIVIAMO

Prefazione di Enzo Concardi, 2020

Guido Miano Editore, mianoposta@gmail.com

 

 

Nessun commento:

Posta un commento