Alessandro Piperno: breve storia di un lunga fedeltà. Così comincia il testo dello scrittore. Un’opera immensa per stile e contenuto, una analisi piena, consapevole, che caratterizza lo stile e la forma mentis del grande Piperno.” Proust senza tempo “il titolo del libro. Non ritengo superfluo riportare qualche frase che caratterizza il testo:”C’è un bene più effimero del piacere? Come arginare l’inesorabile disfacimento dei corpi, i nostri e quelli degli altri? D’altronde se provo a risalire il fiume controcorrente fino alla fonte della passione che Proust trovo’si trova ad attendermi un placido paesaggio lacustro, se non proprio paludoso.” Quando scrive che “i veri libri devono essere figli non della piena luce e delle chiacchiere, ma dell’oscurità del silenzio” non fa che fornirci la ricetta per dare vita a uno stile. Il testo si chiude con Proust e Roth (il tempo non fa prigionieri) dove si leggono alcuni versi dello scrittore “J’ai eu le temps de regarder en arrière de mes jours/ Marquent ma mute et je les pleure”
Nazario Pardini
L’indice:
Breve storia di una lunga fedeltà
Avvertenza
Proust e Celine, il fascino della modestia e dell’antisemitismo francese
Proust e Nabokov o della calda luce di ricordi.
Proust e Balzac. Cauto elogio della volgarità
Proust e Dante. II piacere della vendetta
Proust o Wolf o del primato dell’arte sulla vita
Proust e Roth. Il tempo non fa prigionieri
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