Auguri di una serena Pasqua a tutti i Leucadiani
Nazario Pardini
Gesù
(Giovanni Pascoli)
E Gesù rivedeva, oltre il Giordano
campagne sotto il mietitor rimorte:
il suo giorno non molto era lontano.
E stettero le donne in sulle porte
delle case, dicendo: Ave, Profeta!
Egli pensava al giorno di sua morte.
Egli si assise all’ombra d’una meta
di grano, e disse: Se non è chi celi
sotterra il seme, non sarà chi mieta.
Egli parlava di granai ne’ Cieli:
e voi, fanciulli, intorno lui correste
con nelle teste brune aridi steli
Egli stringeva al seno quelle teste
brune; e Cefa parlò: Se costì siedi,
temo per l’inconsutile tua veste.
Auguri, mio Vate, a te e ai compagni di viaggio con questa splendida lirica! Sia rinascita e armonia nei cuori di tutti e si possa finalmente sperare nella Pace!
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