FULVIO CASTELLANI: “FRASTUONI, SUSSURRI E SBADIGLI, POESIE SCELTE
Iniziare questa mia esegesi dalla poesia incipitaria significa andare da subito a fondo della silloge di Castellani: memoriale, incertezze sull’io, chi siamo?, solitudini, vera poesia, amore, forza emotiva, insicurezze sull’essere e l’esistere, Insomma tutti gli ingredienti di una ricerca spirituale che sono alla base della vera poesia. E Fulvio Castellani è tutto questo, nella sua ardente, polimorfica, plurale poesia che si trova ad indagare sull’esistenza umana, sulla sua breve consistenza, sulla sua durata, insomma su tutto ciò che costituisce il nostro percorso esistenziale. Una poesia limpida, sciolta, chiara, senza marchingegni che esprime tutto il suo malinconico esistere, di Marie Curie. Insomma tutto ciò che l’animo ha dentro e che vuole dargli il via per liberarsi da un peso che lo tiene fisso a terra. Il libro è introdotto da un esergo che dice tutto sulla poesia di Castellani: la vita, il fatto di esistere, l’essere, il mondo, il rapporto tra il mondo e l’esistere, la natura:
la vita non è facile per nessuno
e allora? bisogna credere alla
propria vocazione per qualcosa e
bisogna dunque raggiungerlo questo
qualcosa,e a qualunque costo
Marie Curie
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