sabato 1 marzo 2014

POESIE DI FERNANDO LENA

Poesia forte, vera, che ha percorso la Via Crucis della vita. Il poeta insacca le anomalie del vivere con una crudezza sconvolgente. Sì, insacca e quando l’anima è piena gonfia dei detriti del mondo, degli affollamenti dei derelitti, vomita sui marciapiedi  delle boutiques la rabbia per la libertà che fugge, per il grido temporale di un incontro ematico, per il pozzo lussureggiante di un rolex, o per la precarietà di Dio. Un realismo cocente, che sfonda con forza le barriere del ritegno. A rafforzare il denso impatto emotivo c’è un verbo sonoro e scalpitante. Un verbo intrecciato in metafore, in allusioni iperboliche, che oltrepassano il fluire della morfosintassi canonica. Espansioni rattenute. Voglia di dire. Contenuti, che versati da una fiasca rovesciata, gorgogliano per uscire. Abbrivi che sanno anche trovare sprazzi di lirismo, quando l'aria sembra commossa,  le grondaie lacrimano e il lutto imbavaglia gli scooter. Ma è pur sempre lo sconcerto e il dolore per lo sparo di quel ragazzo undicenne a lasciare un amaro indelebile.

Nazario Pardini



Poesie di Fernando Lena.txt

Due  bambini, uno 
con la maglia di Del Piero
poi solo ombre
lungo il viale bombardato..
A volte il deserto
è più familiare di quanto immaginiamo, 
basta uno spiffero di scirocco
e la libertà mette una tunica
fuggendo verso il riepilogo delle nuvole.

(La vita qui è invisibile
per il dolore che riesce a convertire in strage)


...........




"Dio è perfetto se  ammonisce
quei tossici ladri
che ti frantumano
il lunotto dell'auto
in cerca di un sussurro
da monetizzare..
se poi il sussurro
diventa il grido temporale
di un incontro ematico
non dispiace
a questa vita di merda
che poco ci de lucida
esentandoci da uno spicchio d'armonia."

Rimossi i brividi la notte
è preda di un'altra epidemia,
per un attimo le siringhe
sono come le penne
affondano nelle menzogne
la gioia di un aforisma.





.....

un cane un muro crivellato,
un cartone spaesato
tra le metafore del vento:
ogni brivido dei tuoi minuti
ora appartiene a questo quadro,
finalmente dalle pupille
rovesciate di un tossico
vedrai la morte che stagna
in questa zona espansione nord..
Capirai l'egemonia dei fantasmi..
il tempo ferito più volte
nel pozzo lussureggiante di un rolex.


........

piove sugli ombrelloni
ogni cuore ambulante
ora rischia di annegare.
Aggressiva tra le collanine
la tempesta luccica
prova a risanare con le gocce
un sogno inaridito.
Karima morde i silenzi trascinandosi
tra una piazza e l'altra,
ha ancora tra i denti
il gusto del kebab
mentre le  nuvole attingono
dal sospiro delle cappe
l'eco dell'Agnello sacrificato.

.....

Il silenzio sbatte
sulle ondose meraviglie del gelo.
Da queste parti  Dio è un precario
con le vene  censite dalla incenso
lui prega per un grammo  di felicità..
(Uno scoppio ci sorprende:
la bombola del gas
ha trasformato zia Giuseppa
in un kamikaze..
ogni frantumo della sua speranza
chissà forse tornerà in autunno
con le foglie sparse
sulla  dottrina dell'asfalto)

.........


(la notizia della morte di Vanni al bar
inumidisce le pupille di tutti i clienti
vistosamente emozionati.
A undici anni si è  sparato in faccia
con una pistola trovata chissà dove...
L'aria sembra commossa,
le grondaie lacrimano
il lutto imbavaglia gli scooter
ma l'ombra di questo villaggio  inquieto
ha perso un baby killer
o un soldato audace?)


Fernando Lena è un autore di poesie. Con la professoressa Serofilli presso i quaderni dell’Ussero a marzo pubblicherà il suo poemetto dal titolo: La quiete dei respiri fondati. Le poesie fanno parte di un poemetto ancora in lavorazione e sono alcune tracce di un meta racconto in versi centrato su un luogo come il quartiere Zen di Palermo e quindi la cifra è un intreccio di personaggi al limite dell'emarginazione ma, ciononostante, vi aleggia una ricerca della bellezza tramite una storia d'amore. Forse sono il prosieguo naturale del prossimo poemetto in uscita nei quaderni dell’Ussero. Fernando Lena è nato a Vittoria il 16/8/69 e risiede a Comiso (Ragusa..Sicilia). I suoi libri pubblicati sono: l’ultimo "Nel rigore di una memoria infetta" Edizioni Archi libri di Comiso; una plaquette
ispirata da otto tele di Piero Guccione, poi altri due con edizioni libro italiano e il grappolo di Salerno... E’ stato finalista in alcuni premi tra cui premio Tivoli Europa giovani,Torre dell’orologio, Luzi, Astrolabio... Il suo indirizzo e-mail è
(fernandino16@hotmail.it)  , eventuale numero cell. 3338511632.

1 commento:

  1. Poesia intensa e intimamente partecipe, che passa tra gli eventi e i segni di una vita agra e cruda con forti scarti semantici e figurazioni stranianti. Alla base di tutto una vibratile sensibilità che, piegatasi in dolente riflessione, si sforza di trovare un senso alle discrasie della realtà quotidiana.
    Pasquale Balestriere

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