giovedì 17 aprile 2014

CAMILLA MIGLIORI SU: "ANIME GRAFFIATE", DI MARIA RIZZI

Il Libro “ Anime graffiate” di Maria Rizzi affronta la vicenda di grande attualità sociale, quale la tratta delle minorenni straniere,   e   svela  al lettore non solo il bandolo della intricata indagine condotta dall’ispettore in carica,  ma offre motivi di riflessione sul  non meno complesso  processo investigativo dell’ animo umano.
L’autrice  oltre a  scandire gli eventi  mantenendo un  continuo stato di attesa e creando situazioni dagli  sviluppi inaspettati, sa  anche ben delineare le caratteristiche dei personaggi. In primo piano  si staglia la figura dell’ispettore Stefano Segni, eroe ed antieroe allo stesso tempo: fornito di coraggio e generosità  assume il grave  compito di risanare la società dai suoi mali, ma nello stesso tempo si trova impastoiato in vicende personali, che lo costringono a fare i conti con la propria  condizione esistenziale di marito separato e padre di una adolescente ribelle.


E come nella tragedia greca  il coro rappresenta un elemento fondamentale per mettere in relazione il personaggio con la comunità, così’ in “ Anime graffiate”  l’ispettore si rapporta con il coro delle giovani vittime, presenze esili, fragili, corpi informi che si  materializzano  dal buio dei loro malfamati vicoli; una pseudo umanità in grado di emettere solo flebili lamenti che sembrano provenire da un  altro mondo, dove la sofferenza e il dolore chiedono il loro riscatto.



E il riscatto ci sarà ma l’ispettore dovrà pagare in prima persona  mettendo a rischio la propria incolumità, tornando però a rinascere  a nuova vita dove la consapevolezza e la comprensione saranno gli strumenti per continuare ad “investigare” sull’esistenza. 

                                            Camilla Migliori

  


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