COL
PITTORE DOMENICO SPINA
Note e
poesie di Paolo Bassani
collaboratore di Lèucade
collaboratore di Lèucade
“DIPINTI
AD OLIO DI DOMENICO SPINA”, questo il titolo di un DVD realizzato da Riccardo,
il figlio dell’artista. Con questo bel filmato ha voluto ricordare il
suggestivo percorso pittorico del padre, arricchendolo con un suo suggestivo brano
musicale (Riccardo, da molti anni, opera con grande impegno nel campo della musica).
Ricordare una persona cara (Domenico è
scomparso alcuni anni fa) è un desiderio che rimane vivo nel cuore di ognuno.
Il ricordo più bello è l’immagine del sorriso, della gioia vissuta dalla persona
che vogliamo ricordare. Ebbene, per un artista questa gioia nasce dalla creatività.
Ogni artista, grande o piccolo che sia,
si sente affettivamente legato alla propria opera che diventa un
elemento del suo essere, consentendogli di sentirsi vivo, partecipe della realtà. Sì, un artista
continua a vivere nelle sue opere. Riscopro ora questa verità dinanzi ai
dipinti di Spina. Lo stile della sua pittura, i temi prediletti, riflettono una
vocazione volta a cogliere gli aspetti armoniosi della natura e del paesaggio. Anche
per questo sento il desiderio di abbinare alle sue immagini alcuni versi in
sintonia con il panorama della costa occidentale spezzina (nel Golfo dei
Poeti) da Cadimare a Fezzano, da Le
Grazie a Porto Venere.
AL FIORE
Nessuna
mano potrà mai
eguagliare
la
tua grazia, o fiore.
Dalla
terra nasci
ma
soffio di cielo sei.
Nel
delicato tuo profumo,
nello
splendore dei colori
uno
squarcio di sereno apri,
e
nel grigiore
attimo
di quiete infondi,
inno
alla bellezza,
canto
d’armonia.
Ogni
parola al tuo confronto
sfuma.
Nessuno
meglio di te
sa
dire la verità del cuore.
RITORNO
Nel
tuo giorno,
benedetta
Signora delle Grazie,
tornava
mia madre
tenendomi
per mano:
fedele
alla promessa;
ed
io, bimbo,
gioivo
nella luce
di
quel sereno tempo
che
ho qui, nel cuore,
stampato
per sempre.
Ecco,
rivedo le rondini
e
i gabbiani
di
voli incoronare il cielo,
la
gente festante
di
voci e di colori,
e
dalla scalinata degli olivi
splendida
perla il mare,
nel
prezioso scrigno
del
suo golfo.
Oggi
io torno
come
mia madre allora:
torno
nel suo nome,
in
memoria
d'un
voto antico
e
mai dimenticato.
Così
la mano
che
ella mi stringeva
io
porgo adesso
al
mio bambino;
così
di mano in mano,
di
cuore in cuore,
lontano
si perpetua
il
devoto ricordo
del
tuo evento:
sulla
vita antica e nuova
il segno del Tuo amore
PRIMAVERA DI MARE
Nessuno
profana
il
tuo silenzio
adesso,
borgo
ridente
d'antiche
pietre
scarnite
dall'assalto
del mare
e
del sole
di
lontane stagioni.
In
questo giorno
di
tardo inverno,
nelle
tue strette vie
lastricate
che
salgono al castello
e
vanno alla scogliera,
tu
apri
i
segreti del tuo cuore:
un
portale inciso,
una
remota volta,
una
torre merlata,
la
nicchia
e
un'effige sacra.
Da
un socchiuso
portone
mostri
una vecchia barca:
e
al salmastro
ora
gradito si confonde
odore
di pece e di pittura.
Dal
breve spazio d'un'apertura,
tra
l'agave e il geranio,
pura,
forte come un fiore
nato
sulla roccia,
riveli
la chiesetta di San Pietro,
ed
oltre,
l'immensità
dell'acque
fondersi
col cielo.
Porto
Venere,
perpetua
terra marinara,
un
tempo confine dell'ignoto,
oggi,
ancora nell'inverno,
dal
tuo mare
già mi porta il vento
l'annuncio della primavera.
Paolo Bassani
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