lunedì 21 marzo 2016

GIORGIO LINGUAGLOSSA SU "DUE POESIE" DI MARIO M. GABRIELE


Giorgio Linguaglossa

Mario M. Gabriele

DUE POESIE da "Ritratto di Signora" (2014) di Mario M. Gabriele con un Commento di Giorgio Linguaglossa

Mario M. Gabriele è nato a Campobasso nel 1940. Poeta e saggista ha fondato la Rivista di critica e di poetica “Nuova Letteratura” e pubblicato diversi volumi di poesia tra cui il recente Ritratto di Signora 2014. Ha curato monografie e saggi di poeti del Secondo Novecento. Ha ottenuto il Premio Chiaravalle 1982 con il volume Carte della città segreta, con prefazione di Domenico Rea. E’ presente inFebbre, furore e fiele di Giuseppe Zagarrio, Mursia Editore 1983, Progetto di curva e di volo di Domenico Cara, Laboratorio delle Arti 1994, Le città dei poetidi Carlo Felice Colucci, Guida Editore 2005, Poeti in Campania di G. B. Nazzario, Marcus Edizioni 2005, e in Psicoestetica, il piacere dell’analisi di Carlo Di Lieto, Genesi Editrice, 2012. Si sono interessati alla sua opera: G.B.Vicari, Giorgio Barberi Squarotti, Maria Luisa Spaziani, Luigi Fontanella, Giose Rimanelli, Francesco d’Episcopo, Giuliano Ladolfi,e Sebastiano Martelli. Altri Interventi critici sono apparsi su quotidiani e riviste: Tuttolibri, Quinta Generazione, La Repubblica, Misure Critiche, Gradiva, America Oggi, Atelier. Cura il blog di poesia italiana e straniera L’isola dei poeti.


Commento di Giorgio Linguaglossa "La tastiera del banale quotidiano"

Edmund Wilson ha scritto che nelle sue memorie Casanova troviamo il XVIII secolo «come non si trova in nessun altro libro; la vita sociale da cima in fondo, l'Europa dall'Inghilterra alla Russia; una varietà di caratteri più brillante di quel che si possa trovare in nessun altro romanzo del Settecento». Ecco, io direi che nelle poesie di Mario Gabriele ci puoi trovare quanta più Europa che nei romanzi italiani che escono in un intero anno. Mario Gabriele fa poesia europea pur stando in quella sperduta località che è Campobasso, e lo fa perché ha introiettato quel linguaggio elitario ed esoterico della poesia europea di Eliot e lo ha trasposto nella penisola al di sotto del Rubicone. Il fatto è che l'Europa è diventata un villaggio globale e la sua poesia non fa eccezione. E quale koinè più idonea a raffigurare il villaggio globale dei giorni nostri di quella eliotiana?, corretta magari con lemmi e lacerti di quotidiano locale e di quotidiano convenzionale?. Così, tra il convenzionale locale e il convenzionale universale ci deve pur transitare in qualche modo la poesia italiana del poeta di Campobasso. Queste poesie del libro qui raccolte  danno un'idea del modo di procedere stilistico del nostro autore, il quale adotta una gamma ironico-scettica capace di assimilare e fagocitare la materia quotidiana della media borghesia occidentale, con il suo truly speech e i suoi luoghi deputati: la Senna, il Rotary Club, il ponte di Mirabeau, con i nomi tipici delle persone deputate: Louisette; con i nomi ironico-scettici delle operette morali del nostro tempo: il Catamerone di Sanguineti; con le medicine tipiche del nostro tempo: Differin Gel, Salicylic Acid e Lactamide Mea che coabitano e stridono con Dante e Farinata degli Uberti. Un mix infernale e micidiale di lacerti lessicali ormai depauperati di senso. La poetica di Mario Gabriele è il suo lessico e la sua metrica. Il tutto assemblato come un composto polisillabico di parole polistirolo. Plastica di parole. Parole di plastica. Un tessuto sul quale il poeta si esercita digitando le sue parole-pulsanti come davanti ad una terrificante tastiera del banale quotidiano. Davvero, si può comprendere quanto sia scomodo un poeta come Mario Gabriele, che non sai dove collocarlo, né a sinistra né a destra, né sopra né sotto, né tra i conservatori del bel tempora acti né tra i riformisti moderati della post-poesia narrativizzata e climatizzata.



PIOMBO FUSO

Sono anni, Louisette, che guardi la Senna,
come un uccello il bianco dell’inverno.
Non ti dico, quanta neve è caduta sullo Stelvio!
Nelle cabine c’erano avvisi di keep out,
una guida turistica del Rotary Club,
e un cuore di rossetto firmato Goethe.
Il gelo ha impaurito i passeri forestieri,
inaciditi i mirtilli nelle cristalliere.
Da nord a sud barometri impazziti, ghiaccio,
fosforo bianco su Gaza City,
tra artigli di condor sulle carni,
Mater dolorosa,
che facesti rifiorire il biancospino sulla collina.
Gennaio ha riacceso i candelabri
nel concerto dei morti,
tra toni bassi e controfagotti
Non so come tu abbia fatto a recidere le corde,
se il più sottile e amaro della vita
è il ricordo.
A monte e a valle profumo di tulipani, briefing.
Eppure se ci pensi, capita di morire ogni giorno,
di passare più volte sotto il ponte di Mirabeau!
Ti dico solo che all’improvviso,
finito il piombo fuso su Jabaliya
si sono di nuovo accesi i lampi nella sera,
i fantasmi della Senna.


  
GLOSSARIO TERAPEUTICO

L’acne ha scavato il derma, doctor.
Bisognerà passare all’ablazione,signora,
prima delle devozioni della sera.
Non vi è altra speranza, altra cura
dopo il Differin Gel, e il peeling,
non allergenico, non comedogeno,
con Salicylic Acid e Lactamide Mea.
Bisogna aver pazienza, Madame,
aspettare il Big Ben
stando con monsieur K allo chateau d’Orleans.
Questa è opera di dèmoni e cherubini, di riti Voodoo.
Prima di dormire non segua il Gossip, le lezioni di Baricco,
La solitudine dei numeri primi, le staminali,
le ali dei rondoni, il Catamerone di Sanguineti,
le morti dei poeti ottuagenari.
Ci rallegrano le short stories dei Dream Songs.
Per il septemberfest preghi Dante di non farla incontrare
Farinata degli Uberti; chieda una terzina al lotto.
A Flintstones House, c’è un – tetto bianco a cupola,
muretti di pietra vulcanica, interni freschissimi.
E a Santorini, vi è pure un’ex dimora rurale –
ed un pendio per l’aldilà.
Oh le vocali di Rimbaud: A, come Allegory,
E, come Enjambement, I, come Ipèrbato, O, come Ossimoro,
U, come Underground!
Avevo una volta, mani dolci e cuore gentile,
le azioni Generali finite male nel Mercato Globale,
gli ossi di seppia, le seppioline al sauvignon.


Mario M. Gabriele

Nessun commento:

Posta un commento