Claudio Fiorentini collaboratore di Lèucade |
Vorrei essere l’aria che si fa vento
per infilarmi sotto i tuoi vestiti
e lì
cercare la tua pelle fino ad esaurirmi.
per infilarmi sotto i tuoi vestiti
e lì
cercare la tua pelle fino ad esaurirmi.
Avessi potuto dirlo a vent’anni…
ma il vento era tempesta stordita di paura
e la carezza bruciava
come paglia
ma il vento era tempesta stordita di paura
e la carezza bruciava
come paglia
Oggi invece taccio
perché ti vedo come sei, non come ti voglio.
Oggi sono aria che si fa vento su di te
e ti abbraccio fino allo sfinimento
anche se non te ne avvedi.
Oggi è silenzio la parola,
è vita la passione
è pace il tormento,
e ciò che una volta volava in scintille
si fa soffio e accarezza le tue forme
in un palpito di tempo che ti dice:
avessi vent’anni, non t’amerei così tanto…
perché ti vedo come sei, non come ti voglio.
Oggi sono aria che si fa vento su di te
e ti abbraccio fino allo sfinimento
anche se non te ne avvedi.
Oggi è silenzio la parola,
è vita la passione
è pace il tormento,
e ciò che una volta volava in scintille
si fa soffio e accarezza le tue forme
in un palpito di tempo che ti dice:
avessi vent’anni, non t’amerei così tanto…
Bella la poesia e l'idea che l'ha ispirata. Complimenti.
RispondiEliminaUbaldo de Robertis