venerdì 1 aprile 2016

CLAUDIO VICARIO: "INEDITI"



Claudio Vicario collaboratore di Lèucade

Viviamo una realtà senza salvezza

Il futuro è sempre incerto,
è un’ombra che vaga impaziente
e sfiora le fragili barrire della vita,
scivola oltre l’inganno del tempo
in spazi sempre più provvisori
tra le pieghe e le crepe dell’anima.
I sogni volano oltre le nuvole,
oltre la libertà, oltre le fantasie
che si aprono a corolla
per svanire come la nebbia.
Al sorgere della realtà,
si sciolgono i nodi del destino
in attesa di parole semplici
che arrivano da lontano, da dove
tutto si confonde e si perde
su sentieri abbandonati dal tempo,
su vuoti rimpianti che svaniscono
come il vento nella notte tra i rami
di un albero appassito, senza foglie,
che invoca, col suo muto silenzio,
la vita per chi nasce e per chi muore.
Oggi mi vesto di nuovo di poesia
per mandare agli altri un messaggio
sereno, quasi fosse una preghiera,
per ricordare loro che l’Universo
è infinito, e che noi non altro siamo
che granelli di sabbia sulla via del ritorno,
che l’umanità si è confusa in cerca
di falsi valori, di una luce perduta.
In questo mondo che non osa nulla,
siamo come gabbiani sperduti nel mare
e, con la nostra ansia di arrivare
e toccare vuote, illusorie felicità,
viviamo una realtà senza salvezza.



Ti ho cercata

Ti ho cercata nell’armonia
dei sentieri dell’anima,
è stato come ritrovare un fiore
che sorride al sole,
che sogna l’immenso
là dove s’incontra la libertà,
là dove dolci note
ci accompagnano
tenendoci per mano
fin dove c’è l’odore del mare.
In questo viaggio nel passato,
ricordo ancora il calore
di quegli attimi di pace
che scandivano i nostri sorrisi,
così effimeri
che, appena nati, sono scomparsi.




Nessun commento:

Posta un commento