Le Pagine di Paolo Bassani
Commentate
da
Maria Luisa Tozzi
Ritrovarsi nelle pagine di Bassani (liriche, narrative), che
reificano un mondo di onestà, sentimenti sobri e concreti, significa non cadere
in una nostalgia passiva, immobile, ma cogliere l’occasione di pensare alla Vita,
al nostro punto (d’arrivo) di serietà culturale e sociale.
Esse si aggrappano a un tempo, del quale l’autore descrive la
parte più nobile di personaggi e luoghi, che hanno fatto germogliare affetti,
comprensione, solidarietà; che hanno
lasciato un’impronta sacra.
Vita e incontri presenti nel narrato, che l’animo di Bassani deve necessariamente chiosare/commentare con poesia, non soltanto
onorano protagonisti, missionari di Vita, che viventi riemergono, ma, - ed è
qui la grandezza dello scrittore e poeta - diventano mito: e per il valore
epico di stagioni esemplari e perché,
attraverso una descrizione trasparente, si rendono accessibili a quella mente
bambina che egli invoca e trova nell’uomo.
Ecco la sua ragione
dell’andar per scuole a parlare di
poesia, di sostanza e non di forma; la ragione della rimembranza di una storia
“minore” (costruttrice della Storia “maggiore”), in cui ogni pagina passata,
struggentemente si riflette in questa presente. E ci viene donata - in bella scrittura,
coerente con il pennino e l’inchiostro, accuratamente , amorevolmente usati (Lettera alla maestra)- da un luogo del
cuore e della mente, dalla sua terra, ove egli sa ascoltare il vento del mare, vegliare le stelle, sfogliare in silenzio la corolla
del tempo.
Poeta nel senso più autentico, Bassani provoca alla riflessione,
lascia nel lettore la certezza della sua religiosa
eredità.
Intuito e finezza interpretativa rendono questa "lettura" profondamente chiara e vera, proprio come la scrittura di Paolo Bassani; della quale Maria Luisa Tozzi mostra di avere colto il senso profondo e fin le sfumature, organizzando il tutto in una essenziale e mirabile sintesi esegetica.
RispondiEliminaPasquale Balestriere