IL CANTO DEL RESPIRO
Mio
cielo,
pallida
l’ora che s’accascia
e
nelle ombre del crepuscolo s’insera,
tace
la follia che mi consuma
e
ascolta la garrula cicala.
Non ho
altro da dirti questa sera,
ritornano
alla valle i cormorani
come
accenti neri su nei cieli
disegnati
nei profili bianchi dei cirri.
Mio
cielo,
ai
piedi dell’autunno che s’avanza
la
bellezza della vita mi trascura
e
fresca come acqua che dilava
la mia
ora s’inebria di paura.
Non ho
altro da dirti questa sera,
lo
sciabordio dell’onda alla battigia
accarezza
questa barca naufragata
nel
tremolio incessante di deriva.
Mio
cielo,
che
rifletti ogni sospiro
nel
cerchio di parole onnipresenti
sia
voce solo il canto del mio respiro
a
spegnere ogni discorrere per niente.
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