eine)
LE MIE LORELEY
…Ein Märchen aus uralten Zeiten
das kommt mir nicht aus dem Sinn.
(H. Heine)
La
fiaba di tempi passati
che
stenta ad uscirmi di mente
non
narra di bionde sirene
dal
pettine d’oro lucente.
Racconta
lo scarno torrente
modesto,
di poche pretese
che
dava l’umore dei campi
e
dette il suo nome al paese,
di
bianche lenzuola distese
sull’erba
a brillare di sole,
di
donne, di sobrie fanciulle:
lavare,
scambiarsi parole,
narrarsi
qualcosa che duole,
parlare
di gioie e di affanni.
Conforta
e lenisce il dolore
lo
sbattere allegro dei panni.
Rinnova
la conta degli anni
il
vecchio seduto alla riva,
riallaccia
memorie e rimpianti
in
qualche illusione tardiva.
A
tratti la pipa ravviva
tra
sbuffi di fumo azzurrino
e
scruta i polpacci procaci
e
tace, e bestemmia il destino.
Il
sole già arriva al declino
con
nuvole a fargli corona.
Le
donne raccolgono i panni
nei
cesti, e l’Angelus suona.
E
scherzi, battute alla buona,
rumore
di zoccoli ai piedi,
un
tratto di strada a ciarlare,
la
casa dai semplici arredi.
Saluti,
pacati congedi
sugli
usci, a concludere il gioco,
disporre
la mente alla sera,
ristare,
riflettere un poco
e
prima di accendere il fuoco
la
posa dei panni lavati.
Non
è grande storia o poesia:
è
fiaba di tempi passati.
Tullio Mariani, del quale ben conosco le doti di Poeta, che ama il metro classico e sa farne uso modernizzandolo e rendendolo onda purissima di musica, dà prova in questa lirica delle sue doti di magnifico acrobata delle parole,ricordando con nostalgica malinconia non 'la fiaba dei tempi passati', ma la roccia detta Loreley, nella stretta curva della valle del Reno, dove si svolgeva la vita difficile delle donne e dove l'esistenza era scandita dalla semplicità delle storie dei borghi. Un'atmosfera che evoca le liriche del Pascoli, con versi crudi e lievi al tempo stesso. Un canto per gli umili, per le persone capaci di allenarsi al tempo senza pretese. Quanta sanità e quanta saggezza nel poetare del grande Mariani! Di fronte alla sua capacità espressiva mi sento ben povera cosa...
RispondiEliminaMaria Rizzi