mercoledì 21 febbraio 2018

MAURIZIO DONTE: "CANZONE FROTTOLA"



Maurizio Donte,
collaboratore di Lèucade


Canzone FROTTOLA 
Op. 105

(x)A aB bC (x)A aB bC cD dE c5D
d E eF G g F fX'
e coda (xA bC cB A bD dA eA E)




S'ha da rifare ancora  un'altra volta;
perché non mi vien tolta  dalla testa,
l'idea che m'appresta   a dimostrare. 
La volontà, da allora  mai sepolta 
di scriver, non travolta  da tempesta
vive, e dentro mi resta:  si può fare!
Se pur mi saran care  le intenzioni 
di stendere canzoni  od altre cose,
mi sono amare  certo le illusioni 
di scendere a Tenzoni 
del Trecento, che pungon come rose  
sulle dita. Spinose,  sempre dure 
son le rime, si sa, mi sono accorto; 
per questo le riporto 
nel verso sottostante in somme cure.
E caccio le paure  giù all'inferno 

E come nell'inverno  sarà ancora
l'ipotesi di allora  a tener mente
in questa onnipresente  mia certezza:
che la rima in eterno  mi è signora,
non passerà nell'ora  del presente
né mai in futuro, gente!  Una carezza
sul viso nella brezza  del domani
mi ritorna e le mani  riapro al vento
dell'incertezza  sai, dell'indomani.
Sono come lontani
canti, i silenzi intorno, un sentimento
che dentro non mi sento,  ma rimane
lungo le inique strade della storia 
e sai, non ho memoria
ormai di te da più di settimane.
E questo mi rimane  e dentro spira.

Così se mai si ammira  come viene 
quel che ora mi trattiene  dal soffrire; 
l'inutile del dire:  " quella volta", 
l'amore che si gira  e che poi sviene.
E se invece rinviene  sul finire 
di questo divenire  che si svolta, 
la vita si rivolta  all'orizzont[e 
e] vedo nel sole in fronte  che rinasce 
la buona volta  a dar speranza al Donte 
per superare il ponte 
del fiume dove scorrono le ambasce.
Sapere dove nasce  quest'idea 
che muove intorno e piano si riposa 
sottile e vaporosa 
come nube a coprire la marea. 
Rimango sull'idea  un poco incerto. 

Siccome lui di certo vorrei fare,
ma sono cose avare quel che vedo
ed in cuore mi chiedo dove posa
il lontano concerto di fanfare.
Mi girano, son chiare, le rivedo;
mi mette sullo spiedo la mia sposa
(sapete che lei l'osa tutti i giorni)
non attende che torni all'indomani
e non riposa e vuole che m'inforni.
Le basta che ritorni
per mettermi d'un subito alla gogna.
Ed altro non si sogna nella vita?
Questo è l'amore sai, che hai meritato.
Se mai l'uomo sposato
non si cambia, l'ipotesi è finita
e se ne va smarrita nel rancore

giovinezza; nel cuore la bufera 
si scatena di sera in un istante
e ci separa. Un diamante che emana 
grande luce, è l'amore che s'avvera. 
Gli dico buonasera, più distante
non andrà, sia bastante settimana:
vedrai che si allontana, e poi finisce 
l'allegria e si stupisce la ragione, 
sarà ben vana, ma s'incancrenisce 
tremenda e m'intristisce 
tutto quanto è dintorno alla questione. 
Se ne va la stagione un'altra volta 
e quello che pensavi soddisfatto 
se l'è mangiato il gatto; 
così deciso sia, l'udienza è tolta. 
Verrà la svolta. Si sa che l'amore 

si muta nel dolore, e non appaga;
come fosse una piaga ti ferisce.
Davvero non stupisce chi s'ammala
di questo male al cuore che t'appaga 
a volte, ma non paga e ti finisce
e poi t'invelenisce come in fiala
fosse il veleno. Ammala, e lo si nota:
la vita sai, ti svuota d'ogni cosa
e tutto cala, e gira quella ruota 
che lentamente ruota 
e girando ti schiaccia e non riposa
e senza avere posa nel presente 
ti distrugge, pesando solo un poco. 
Credevo fosse un gioco 
questo sogno d'amore e invece è niente 
un'ipotesi presente dentro al cuore, 

si spegne nel dolore. Sii sincera 
per questa sola volta, donna amata
tu sai che sei spietata, e che m'hai tolta 
la luce, e forse il fuoco che s'avvera 
soltanto qualche volta, per qualcuno,
o meglio, per nessuno. Sia la vera
felicità per tutti quanti. Sera
verrà statene certi, cari amanti.

Maurizio Donte


4 commenti:

  1. Riguardo al valore di questa composizione poetica c'è solo da fare "chapeau! E' ormai nota la perfetta conoscenza dei vari stili prosodici e metrici, in particolare medievali e rinascimentali, da parte di Maurizio Donte. Soffermiamoci invece sulla lettura e sul dettato di questa composizione, chè è un susseguirsi scorrevole e simpatico di immagini.
    Lettura gradevolissima, per tono spiritoso, a volte un po' bizzarro, scherzosa ma non troppo, armoniosa come una canzone tipo filastrocca con stacchi e riprese, mai forzate.
    La "Frottola" di Donte è quindi perfetta e originale nella struttura, meritevole di attenzione per la "novità" e il valore culturale dello stile, ma anche per la sincerità del dettato, come sempre indicativo della profondità di pensiero del poeta Maurizio Donte, ancora una volta presente su Leucade come voce di Poesia "straordinaria" , culturalmente interessante.
    Edda Conte.

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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