lunedì 26 agosto 2019

MARCO DEI FERRARI: "L'ONTOLOGIA POETICA DI ROSSELLA CERNIGLIA"


L'ONTOLOGIA POETICA DI ROSSELLA CERNIGLIA


Marco dei Ferrari,
collaboratore di Lèucade

Un' acuta profonda analitica riassume il contesto riflessivo di Rossella Corniglia sulla poesia e la sua genesi interpretativa.
L'Essere è l'assioma predominante che incorpora ogni aspetto contenutistico di significati e interdipendenze collaterali sottolineati dall'Autrice.
L'Autrice poi amplifica le sue considerazioni coinvolgendo la soggettività assoluta (haecceitas) dell'interpretare, nella trascendenza, la ineludibile finalità creativa dell'essere umano, sigillandone gli effetti con un richiamo persistente all'essenza dell'Essere (tentativo estremo di collegare micro e macro organismi poetici nell'unità esistenziale).
L'unità esistenziale si auto-costituisce quindi "colonna" portante di sacralità volontà e amore in tutto il ricco pensiero dell'Autrice.
Il punto da sottolineare è che l'interpretazione della "poesia" non può relegarsi come semplice interferenza e ostacolo al tentativo cosmico di riunificare l'essenza dell'Essere con il sé creativo dell'essere umano (il poeta).
Ogni esercizio di commento che sia, infatti costituisce un ampliarsi della stessa creatività artistica nel superare ogni limite di ricerca e meditazione soggettivo-oggettiva.
Limite che non è soggettivamente traguardabile se non ricreandosi continuamente con la dialettica della assenso/dissenso e con la criticità oppositivo-dialogante di approccio analitico alla "realtà" delle sfere poetiche.
Peraltro la conoscenza della "realtà" è oggettivamente impossibile è la "poesia" quale articolazione di intuizioni-sensazioni interiorizzate, cavalcando l'asetticità scientifica, può in effetti costituire il nuovo "osservatorio" del progetto realistico di un approfondimento più mirato e serio al "mistero" universale che circonda l'esistenza-apparenza dell'umanità.
L'esistenza "virtuale" è dunque la nuova vitalità artistica che si crea continuamente e si confronta senza però oggettivarsi nel "sentimento teocratico" di cui teorizza Rossella Cerniglia.
La sacralità soggettiva pertiene infatti altre dimensionalità interiori che la "fede" sostiene ed alimenta nelle varie fasi della storia umana.
Analoga considerazione da farsi ha valenza per la "volontà" che può intendersi come superamento tentato del "limite" (di cui già si è detto) per collocarsi in una "realtà" diversa e virtuale senza mai rinunciare a rappresentarsi come categoria della regione dialettica di ontologica creatività alternativa.
Identico approfondimento si può riscontrare nell'esame dell'amore (via liberatoria dell'esistenza per l'Autrice) che può intendersi come superamento del desiderio di appartenenza alla supremazia dell'Essere (amore assoluto) per limitarsi in una ricerca di un sé minore (l'abbandono) ma non per questo meno antagonista della "valenza" esistenziale di gioie, dolori, passioni, tormenti, crolli verità e menzogne che costellano anche storicamente il panorama poetico nelle più varie espressioni artistiche.
La Poesia quindi, indirizzo maestro che condurre alla verità della realtà (secondo l'Autrice), segue le orme indicative degli altri capisaldi teorico-pratici per caratterizzarsi "fuga" dalla realtà stessa già sperimentata e fallimentare senza significati liberatori e  profondi ma prigioniera del contesto dogmatico tecnologico più repressivo.
Il rilancio poetico di espressività multi-variali non può dunque prescindere dalla "realtà nuova" (come già detto) che si affaccia originalmente senza ripetersi in una ricerca infruttuosa e pedissequa.
Gli attuali tempi a proiezione Tecno globale del resto invitano alla massima prudenza, perché lo strapotere consolidato e dilagante delle tecno-strutture impone continuamente e propone revisioni di modelli creativi ed interpretativi al di là di canoni e "gabbie" accademiche o movimentalismi tradizionali figli del proprio tempo.
La stessa "natura" umana si trova sottoposta a confronti stressanti e perdenti: tali modificazioni globali co-investono inevitabilmente quella dimensione interiore più elaborativa di cui la Poesia è guida primaria ed insostituibile, ma dove l'Essere ne costituisce indubbio richiamo per altra dimensionalità a noi sfuggente e ignota.
Pertanto: amore, volontà, sacralità, abbandono, concetti a dimensionalità variabile, acutamente esaminati dall'Autrice e ricondotti alla suprema totalità dell'Essere, possono trovare una collocazione più ridimensionata dall'esplosiva immaginazione totalizzante della poeticità connaturata e radicata nell'essere umano succube di una "realtà" inconoscibile e sempre più virtualizzata dal potere tecno.

 Marco dei Ferrari

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