Lino D'Amico,
collaboratore di Lèucade
Il
fruscio della sera
Frasi
rimaste dentro,
parole
non finite, senza tempo,
sguardi
nell’ansia di un’attesa
tra i
silenzi racchiusi dentro il cuore
a
ritrovare il volto di chi c’era.
Frullano
malinconici i richiami
dell’inverno
che mi porto dentro,
dove
solitudine è compagna
di
un’atmosfera dispersa nell’oblio
nell’alitar
incantato della sera.
Cala
la notte a ridestar ricordi,
abbraccio
mendace di Morfeo,
poi,
lieve come sussurro di preghiera,
galleggia,
inconscia, una speranza
nella
luce eterea dell’aurora.
Dove
il ricordo parla di noi
Indossavi
un abito azzurro
e
svelto era il passo,
quel
giorno, ormai lontano,
del
primo appuntamento.
Un
fine Giugno, ricordo,
l’aria
già profumava di tigli,
emozione
nei tuoi occhi
e un
sorriso radioso
ti
illuminavano il viso.
Tendesti
la mano,
la
strinsi alla mia,
un
brivido, un abbraccio,
fuggevole
un bacio, e poi,
come
nella magia di un sogno,
spensierati,
verso quel parco,
dove
il ricordo parla ancora di noi
e dipinge,
sempre, ogni attimo,
con i
colori dell’arcobaleno.
Capricci
di sogni
Nella
notte senza luce e senza stelle
che
gioca con i capricci dei sogni.
dai
vuoti labirinti dell’inconscio,
silenti,
si affacciano i ricordi,
a
volte confusi, spesso senza nesso.
Come
zattera alla deriva
preda
di incontrollati venti,
il
cuore arranca, smarrito,
circuito
da brontolii di affanni
tra le
pieghe di quei ricordi,
fantasmi
di vacue allegorie
strette
nell’abbraccio delle ombre.
Ceneri
di ricordi
Bagliori
di attimi
odorano
di passato,
disegnano
vaghe geometrie
sulla
ragnatela tessuta dal tempo
tra
sprazzi di luce, speranze sopite,
effimeri
brusii di promesse.
Poi,
confuse nel tempo,
ceneri
tiepide di ricordi
danzano
con quelle promesse,
ricamano
immagini
nell’ansia
di un’eco soffusa
che
rimbalza
in un
dedalo senza luce,
stropiccia
evanescenti miraggi
a
turbare l’utopia di un altrove
tra
sussurri di assenze
disperse
nella fantasia
di “un
isola che non c’è”.
RICEVO E PUBBLICO
RispondiEliminaNazario carissimo. maestro e amico, grazie per aver, ancora una volta, dedicato attenzione, tempo e pazienza ai "Pensieri" del mio Viandante dei sogni, concedendo nuovo approdo sul nostro scoglio di Leucade.
Auguro sereno soggiorno a Torre per una lieta e rilassante vacanza.
Lino D'Amico
Ho letto in magico surplace le quattro liriche dell'amico fraterno Lino tratte dalla sua ultima fatica. Le conoscevo, eppure mi sono sembrate nuove. Magia della poesia? I versi sanno mutare nell'anima dei lettori, sanno rivelarsi intrisi di ricordi, oppure lievi e soffici come nuvole, che attraversano i cieli delle nostre storie, o intimistici, non intimi e quindi condivisibili.
RispondiEliminaLino si definisce 'nichilista', in realtà è un uomo che ripercorre i sentieri amati con infinita dolcezza e che ogni tanto cede alla pochezza del tempo. Tempo ladro, poco vicino ai suoi giorni di oggi, tempo incapace di comprendere, in quanto destinato solo a scorrere come fiume in piena.
Il volume che il nostro Autore pubblicherà sarà un inventario di memorie, di aforismi, di foto e di recensioni. Le liriche avranno il loro degno contorno e spiccheranno il volo. Ad astra, Amico mio!
Maria Rizzi
Maria carissima. Grazie per il tuo benevolo commento e per le espressioni di affetto e incondizionata amicizia che, come sempre,hai nei miei confronti. Se i programmi stabiliti si concretizzeranno, spero di poter pubblicare il mio nuovo libro per questo Natale. Ti stringo forte in un abbraccio fraterno augurandoti che tu possa realizzare tutto ciò che il tuo cuore desidera.
RispondiEliminaLino