domenica 3 luglio 2011

Nota al libro "Mosaico dell'infanzia" di Annarosa Del Corona

Nota
al libro
Mosaico dell'infanzia
di
Annarosa del Corona


Le stagioni che ci spiano, la grande barca che prende il largo, il pennino spuntato su quaderno rosa, Carmela, Rosita, Nanda, il coprifuoco, Mezzocollo, sono tanti elementi simbolici di un mosaico che nasce da un memoriale velato d’aria di dolcezza e malinconia che si dilata a dismisura. Le immagini diventano voluminose, irrazionali; involucri di spezzoni d’esistenza che riaffiorano, anche se oramai pacati, pur sempre pungenti alla luce di dati visivi precisi e familiari (i gatti, la merenda, i vetri colorati, la cioccolata calda). La concretezza del ricordo in Annarosa è associata con estrema vitalità  alla sua naturale disposizione al dire lirico e comunicativo. E alla fine il mosaico è la risultante di un concento di suoni, colori, sensazioni, luci e ombre che, dilagando da un’anima sbrigliata da geometrie di fattura razionale, si fanno alimento sostanziale di una parola sia verso che vita.


                                                                             Nazario Pardini




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