sabato 4 gennaio 2014

OTTAVIO ROSSANI: "MIA ITALIA" DA 100 THOUSAND POETS FOR CHANGE



DA 100 THOUSAND POETS FOR CHANGE

Quanto sei ancora giovane e bella,
mia Italia, donna turrita e imbronciata,
occhi glauchi e capelli corvini,
mio spasimo e mia gioia.
Se ti penso da Bruttezza violata,
ardisco dʼamore e ardo dʼira,
passerei di spada lo Stupratore,
e resto qui a lenire le tue ferite
con le mie parole di mirra.
Un giorno lontano avesti
altri innamorati folli di passione,
Tommaseo, Foscolo, Leopardi, Manzoni,
miei grandi maestri e amici,
che ancora mi danno forza e coraggio.
Io ti amo, donna, madre e amante,
e tu vivi in me elegante e dolce.
Vorrei proteggerti dagli avventurieri
che fanno scempio delle tue grazie.
Venite, amici, venite a raccolta,
fratelli dai quattro punti cardinali,
venite, facciamo scudo con la ragione,
rivestiamola con il mantello tricolore,
smascheriamo tutti i denigratori,
i traditori e i disgregatori.
Tornerai un dì forte e sana, mia Italia,
ai tuoi diletti dispenserai Bellezza,
e di fierezza ammanterai i tuoi figli,
tu, irrinunciabile mia Italia,
una, unica, bella e inimitabile.

Ottavio Rossani

Milano, 16 e 27 febbraio 2011
(Letta a Recanati il 17 marzo 2011
per il 150° anniversario dellʼUnità dʼItalia)




Ottavio Rossani (1944), vive a Milano. Poeta, scrittore, pittore e ogni tanto regista teatrale. Come giornalista – 40 anni al Corriere della Sera - ha viaggiato in diversi continenti; ha incontrato potenti e umili negli ambiti della cultura, della politica, della cronaca. Ha scritto saggi storico/ letterari e racconti. Cinque i libri di poesia:
Le deformazioni (1976), Falsi confini (1989), Teatrino delle scomparse (1992), Il fulmine nel tuo giardino (1994), Lʼignota battaglia (2005) e Riti di seduzione (2013). Molte le plaquette di poesie, corredate da suoi disegni. Una sua pièce, Se mi vengono i brividi, è stata rappresentata a Buernos Aires, con la sua regia.


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