Il 18 ottobre 2006, moriva a Nola
Aristide La Rocca, dottore emerito e poeta conosciuto in campo nazionale. Direttore della rivista “Hyria” di saggistica, poesia, critica letteraria e meridionalismo, Aristide La Rocca ha scritto sia nel campo della divulgazione medica che in quello
poetico e teatrale. Famosi i suoi “Frammenti”. Questo scrittore di grande spessore culturale ha anche il merito di aver approfondito la poesia mediterranea e i grandi poeti del Sud,
come Rocco Scotellaro.
Significativo canto, quello che segue, e che Pasquale Balestriere gli ha dedicato. Un canto dove l'equivalenza fra cose e parole, fra sentimento e dire è l'arma vincente del poeta di Barano D'Ischia; dove la traduzione dell'anima è sorretta dalla storia di un uomo di terra e di lavoro, di onestà e forza creativa, di amore e dedizione a questa antica arte; di un uomo che sa fare dell'amicizia, della semplicità, e della cultura il focolare della fiamma di Euterpe: Poesia come passione, musica, linguaggio, e memoria. E miglior poeta non poteva essere scelto per omaggiare l'amico Aristide La Rocca.
Pasquale Balestriere
F…L…A…T…U…S…. V…O…C…I…S…
Ad Aristide La
Rocca , in memoria
Accanto all’uscio è sdraiata la notte.
Ha voce ampia
la lampada che irrora
a giorno
per le mie pupille stanche
la parte
del giornale in cui ti scopro
oltre la
vita da due mesi ormai,
poeta e
amico, magnanimo di lodi.
Ormai è
muta la tua bella penna
che non più
scrolla il puro oro del sole
né più
canta poemi il generoso
c u o r e .
F…l…a…t…u…s… v…o…c…i…s…
alita brezza leziosa di mezza
notte sinuosa, investendo la luce
fulgido scudo alle
tenebre edaci.
Sul
balcone dell’anima piegato
ti seguo,
amico mio, tra i meandri
del
cielo e tendo agguati alla tua fuga,
per
ritardarla con lirici vezzi,
con cuore
antico farla far dimora.
Ma tu che
hai già preso la bisaccia
non vuoi
(forse non puoi) voltarti indietro.
F…l…a…t…u…s… v…o…c…i…s…
breve soffio
vocale, alido verbo,
labile segno, sul mare
del tempo
che non fa onda illusi
scivoliamo,
a rami di vento sospesi, a corse
d’aria, al sole precario
condannati.
Vai
su per l’erta via delle stelle
con
passo lieve e lieto portamento,
la mano
alzata in cenno di saluto.
Pasquale Balestriere
Complimenti al poeta Balestriere che ha saputo cogliere, nelle sue poesie, una mozione d'incanto "res" da dedicare all'amico scomparso (che non più scrolla il puro oro del sole!) Una dedica generosa e poetica.
RispondiEliminaMiriam
Bella lettura davvero! ciao
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