Uno
dei riti italiani un po’ desueti in quanto spesso rimpiazzati da
machinette Lavazza, Gaggia… o di altra
razza; un rito che viene evocato con mano leggera e con penna affettuosa. Con accorgimenti tecnici di rara potenza
visiva, il poeta ci fa respirare aria di caffè dal gorgogliare della
caffettiera: univerbazioni, unità sintagmatiche, invenzioni creative di
prim’ordine fanno di un minimalismo, all’apparenza crudo e realisticamente
oggettivo, un canto zeppo di fascino e di armoniche intrusioni. Poesia asciutta,
apodittica, essenziale, che sa tradurre un dato estremamente concreto in una
percezione di profonda intimità connettiva: realismo lirico? sarà azzardato il
termine? Io credo proprio che il nostro poeta usi tutti gli accorgimenti di
tale realizzazione estetica: c’è la realtà, sì; una realtà fin troppo reale con
pastelli di memoria courbetiana; ma c’è anche un’anima che fa sua tale configurazione;
la arricchisce di impatto emotivo, e forza attrattiva da renderla personale.
Nuovo
il linguaggio, moderno, conclusivo, fattivo, energico: stimoli e sensazioni, stati d’animo e
percezioni, in schizzi e lemmi di fugace scioltezza; sei senari incipitari per
dare l’idea della successione rapida dei movimenti; misure accessorie di effetto
contrattivo ed espansivo per farci godere in successione fino al concludersi
del rito.
BRICCO AL CAFFE’
Dose diluisce
temprando sapori
tazzina circuisce
s’inebria golosa
s’allarga gustosa
farcita sfogliata
bianchi neri marroni
ricami
dolce d’amaro
grigiastra
schiumarsi ristretta
s’allunga macchiata
lattea lattosia
lattica
macina chicca di chicco
cinguetta d’aromi
corretta
caffeina dorata
caffettiera s’imbeve
cappucciosa filtrare
tropicale stimolante
sodale
acqua per semi tostare
bocca tonda s’invetra
versando sospiri
delirante bricco al
caffè
Marco dei Ferrari
La vis creativa di Marco dei Ferrari non lascia dubbi: spazia elegantemente dalla ricerca storica al saggio critico, dalla poesia di tipo impressionistico alla versificazione giocosa, come in questa briosa "Bricco al caffè". Lo scrittore coniuga la cultura con un'espressione chiaramente innovativa, originalissima nei dettati.
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