Una poesia
piena, plurale, polisemica, dove il ritmo del verso con tutti gli accorgimenti
etimo iperbolici e sinestetico-figurativi, dà corpo a sensazioni di panica
ebrietudine. Tutto si fa umano in un antropomorfismo visivo di grande impatto
emotivo. Non di certo in funzione di un
correlativo oggettivo di stampo eliotiano, quanto di un armonia
interiore che cerca in fidenti toni georgico-bucolici lo stupore e la
freschezza del bambino. Venature metempsicotiche, scarti semantici, tripudi
iconici, danno al contesto un alone di cordialità creativa di urgente resa lirica. Ulivi, lumiere,
quadranti mattutini, limoni, venti che corrono tra i nidi, figure che fanno a
gara per rendersi complici di un’avventura d’amore; di dolci illusioni; di
amorosi sensi; d’incanti; di immersioni in semenze soffocate dai rovi: “… dimenticarti
come l’ombra su sassi infuocati/come la semenza soffocata dai rovi.”. Forse non
resta che involare al sole un tempo immutabile per appigliare alla luce la
fragranza della vita.
Nazario Pardini
Lo spegnersi di ogni giorno
Oppressione d’ulivi notturni
le lumiere si logorano nel dimenticarti -
aperti quadranti i mattini mi osservano
fitte più amare del limone
più tenere dell’agnello.
Parlarmi del vento che corre tra i nidi
che sferza paludi giù negli antri del
cuore
dove le genti del lupo e del gufo
contano i rimpianti
·
assurdo scotto
di falsi giuramenti
di simulate inquietudini
dimenticarti come l’ombra su sassi
infuocati
come la semenza soffocata dai rovi.
Lo spegnersi di ogni giorno
crea errori sempre più ostinati
per fissare il sangue nel cuore
il sospiro sotto la pelle
per involare al sole un tempo immutabile.
Emma Mazzuca
Carissimo Nazario,
RispondiEliminasono felice per le splendide parole che hai dedicato alla mia poesia, mi sento onorata, non so più come ringraziarti ed esprimerti la mia sincera e profonda riconoscenza. Un abbraccio affezionato e Buone Vacanze anche a te.
Emma Mazzuca
Cara Emma, molto bella questa tua poesia ricca di immagini suggestive, forse un po' criptiche per chi non conosce la tua storia. Oppure sono io , che conoscendo la tua storia, riferisco ogni tuo scritto a quella Presenza - Assenza che è ancora tanta parte della tua vita. Tuttavia, adesso che brilla ancora del verde tra i tuoi rami, goditi maggiormente l'esistenza. C'è solo Nazario, che in tarda età, rivive con giovanile furore i miti del passato e per questo camperà cent'anni. Gli altri comuni mortali rimpiangono, invece, di non aver saputo cogliere l'attimo quando se ne è presentata l'occasione per non "involare al sole un tempo immutabile".
RispondiEliminaCarla Baroni
Cara Carla,
RispondiEliminasono contenta di sentirti e che la mia poesia ti sia piaciuta. Grazie per i tuoi consigli, spero di farne tesoro. Un caro abbraccio.
Emma