domenica 3 luglio 2011

Nota alla Silloge "Il filo del ricordo" di Maria Ebe Argenti

Nota
alla silloge
Il filo del ricordo
di
Maria Ebe Argenti


 
Come dal titolo è il memoriale a costituire il leit motiv della silloge di Maria Ebe Argenti. Ricordi che ora più sottili, ora più esplosivi tornano a farsi vivi per concretizzarsi in fertili paesi, in parti di cielo, in cigolare di catene, in orti stesi al sole, in impasti a lievitare. E l’autrice rivuole la sua parte di vita, passata troppo in fretta: “rivoglio il cigolare di catene / nel sollevare il secchio dal profondo / con il suo traboccare d’acqua fresca / e placare dell’Anima la sete”. Si fanno vive le cose semplici che magari un tempo non apprezzavamo, ma che ora tornano fasciate da un alone di nostalgia a nutrire, in forma di immagini sacre, il serbatoio della poesia: “Era il profumo delle cose semplici, / del caffellatte caldo nella tazza, / del pane abbrustolito sulla stufa / a riscaldare l’aria dell’ambiente / un’aria che sapeva di carezze / e di felicità fatta di niente”. I contenuti fortemente sentiti e metabolizzati in quadri di grande spessore lirico sono supportati dall’impiego di endecasillabi fluenti e suasivi.


Nazario Pardini
Arena Metato 22/07/2010


1 commento:

  1. COMMENTO
    da inserire nella pagina “Nota alla silloge Il filo del ricordo”


    Gent.mo prof. Nazario Pardini,
    chi poteva dire che la silloge “Il filo del ricordo”, con il seguito
    di “Canto del ritorno” e “Scacco al re”, avrebbe avuto l’onore
    di far nascere il libro C’ERA UNA VOLTA IL BOZZOLO dal
    quale si svolge, appunto, il lungo filo di ricordi e di emozioni?
    Con la sua prefazione a questo libro di poesie edito dalla ETS
    di Pisa, di cui questa nota alla silloge “Il filo del ricordo” è la
    chiusa perfetta della prefazione stessa, lei mi ha fatto un dono
    meraviglioso che arricchisce quelli conferitimi dal Premio
    Letterario Nazionale IL PORTONE.
    I beni materiali si potrebbero perdere, ma il suo dono resterà fra
    le mie cose più care mentre le sue parole, indelebili nell’anima,
    sapranno sempre sorprendermi nei momenti più meditati dei
    miei pensieri e m’aiuteranno, con garbata intensità, a trarre il
    coraggio necessario per continuare a volare, nonostante tutto.
    La ringrazio profondamente.

    Maria Ebe Argenti

    24 settembre 2011

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