domenica 19 giugno 2016

LORENA TURRI: "CONVIVO LEGATA A UN FILO"

Lorena Turri, collaboratrice di Lèucade


CONVIVO LEGATA A UN FILO

Convivo con i ricordi
e allo stesso modo con chi non amo.
Ma ho cura di loro.
Buongiorno e buonanotte
un piatto caldo e le camicie stirate.
Una lacrima secca di quella volta in cui,
una storia finita, un brutto voto.
- Dimmi quando vieni che butto giù la pasta -
Tra ritagli di giornali i calzini da lavare
(profumava quella rosa.
Riposa
dentro il libro di ricette).
Oggi zuppa. La stessa.
La zuppa di cipolle in Tunisia,
che in francese sembrava meglio.
E quel biglietto:
“Con tanto amore, tuo...”
Amore mio, come passa il tempo
nella gabbia della vita
con l’adrenalina a mille e a zero.
“Siete belli come il sole!”
(l'anamorfosi della bellezza)
Come eravamo e come siamo,
ma non c’era il sole
quando s’infranse il vetro della verginità.
La domenica sera il treno pieno di studenti.
Quel treno chi l’ha perso tu o io?
Io te l’avevo detto.
Mi sbagliavo, ti sei sbagliato.
Forse.
Ma quel viaggio con papà non era un sogno.
Un sogno e una promessa.
Promessa sposa a settembre.
Mi hanno bocciata alla scuola delle mogli.
Una casa promessa:
- ti prometto che a settembre finirà -
Aspetto. E convivo.
A volte vivo.
Vivo, a volte, come un poeta,
nascosta in una scatola legata con un filo.
Un filo di speranza. Attimo di smarrimento.
(Vidi l’alba da un oblò
chissà chi era quel ragazzo di Milano…)

Lorena Turri


1 commento:

  1. Ringrazio il prof. Piero Carbone da Racalmuto per aver condiviso sulla sua pagina FB questo mio scritto. E' stato motivo per fare una nuova conoscenza e, come lui stesso ha scritto: "Grazie alla potenza della poesia!"

    Lorena

    RispondiElimina