giovedì 12 ottobre 2017

N. PARDINI LEGGE: "LA CITTA' DENTRO" DI SERENELLA MENICHETTI


Serenella Menichetti,
collaboratrice di Lèucade
L’animo di Serenella si espande in un realismo lirico di memoria capassiana; tutto è vero, tutto è franco, tutto scorre accarezzato da un asolo che viene da una città rimasta dentro: certe sere, certi volti, mille progetti, gli esami, olezzi di crema, i sogni, Bocca d’Arno, Piazza dei Miracoli, nonno Libero, nonna Elsa, fughe e ritorni. Una realtà che entra, riposa, e chiede; che vive, si immischia, e gode; che nasce di nuovo con aria diversa; che di nuovo si veste per sfiorare la vita e per dirci di quanto sia breve, di quanti flash sia impressa la sua saudade. Un ensemble di efficace connessione emotiva, dove i versi, note di un pentagramma, seguono un andamento oscillatorio,  per assecondare il fulgore patologico dei ritorni; la difficoltà di uno strappo:

Quando sei dimora del tuo luogo.
L’elasticità delle radici non consente lo strappo.

Nazario Pardini


LA CITTA’ DENTRO



La città ti è rimasta dentro:
Come certe sere sulle spallette
del ponte di mezzo.
Come certi volti, dai mille progetti
appesi alle ciglia.
L’attacco adrenalinico, prima di ogni esame.
Le carezze di un clima benevolo, sulla pelle.
Il vento che da Borgo Stretto: trasporta
olezzi di crema pasticcera.
Dopo l’immane fatica: l’esplosione di gioia
per quel centodieci e lode.
La partenza. Il nuovo lavoro. Il successo.
Il tuo sogno, divenire realtà.
La città ti è rimasta dentro.
A diluire il buio di certe notti, colorati frammenti
come in un caleidoscopio prendono forma:
Il fiume che irriga i tuoi sogni, come in Bocca d'Arno
i girasoli dell’orto di nonno Libero.
E Piazza dei miracoli, che nell’onirico tuo mare
fluttua in avvenenti geometrie.
Le guglie argentee della Chiesa della Spina,
che si allungano, fino a penetrare il tuo cielo.
L’abbraccio al profumo di spigo,di nonna Elsa
all’aeroporto Galilei.
Dove aironi giganti, si staccano dal suolo
per librarsi in partenze celesti.
E dolcemente tornare con i piedi a terra.
Quando sei dimora del tuo luogo.
L’elasticità delle radici non consente lo strappo.

Serenella Menichetti



5 commenti:

  1. Caro Nazario è gratificante ricevere da un grande poeta e critico quale tu sei, una lettura così dettagliata dei miei semplici testi. Che dire? Sono felice! Ti ringrazio veramente di cuore. Serenella Menichetti.

    RispondiElimina
  2. Dolce, intensa, di universale spessore.
    La bellezza tenera del ricordo, la pacatezza del sentire nostalgico, l'armonia dei versi....poesia! Poesia.
    Ammirazione per Serenella.
    Edda
    Edda Conte.

    RispondiElimina
  3. Grazie Edda felice che ti sia piaciuta.
    Serenella Menichetti.

    RispondiElimina
  4. Poesia favolosa, sentita, elegiaca per la propria terra natia, la propria città natale; il tutto catalizzato dagli ultimi due versi i quali danno solidità, compattezza al sentire dell'autrice verso la sua Pisa. Bella poesia e bella Pisa che ricordo con piacere averla visitarla in occasione di un premio a Ponsacco. Pasqualino Cinnirella

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ringrazio l'amico Cinnirella per l'attenzione e il gradimento.
      Serenella Menichetti

      Elimina