domenica 14 luglio 2019

EMANUELE ALOISI: "A MIO PADRE"


Una poesia dedicata al padre, venuto a mancare mercoledì

Enigmatiche sintassi
(a mio padre)

Emanuele Aloisi,
collaboratore di Lèucade

Ed ora che non ti vedo, padre
vedo l’uomo che sei stato
l’uomo che sei
ora che ascolti chi non ha parlato!
Quante...
e quanto mute le parole immerse
sopite nelle tenebre dei nodi
Quanta l’attesa di una metamorfosi
e di una storia attesa
una radice azzurra.
Avaro
e come un albero che non lo è stato
te la riporti in mare
a naufragare senza giorni avari
sull'isola dell’abbondanza
della paternità che adombra.
Ho conosciuto del silenzio l’ombra
e di un fonema mi è rimasto
il tocco
di notte quando gli alberi sussurrano
senza rubare ossigeno
di notte quando riempiono la stiva
una parola appena
l’origano del tutto tra le stelle
e tra le vele
il vento...
mistero d’invisibile rintocco
mistero di tangibile profumo.
E di una lettera t’inoltro l’eco
Saranno l’una dopo l’altra in fila
una corona dalle foglie verdi
riemerse dalle dune delle impronte
Avranno il senso di una corda
la morbidezza d’onda
una sintassi senza via di mezzo.




6 commenti:

  1. Mi complimento con Emanuele Aloisi: una poesia - questa - che non avrebbe sfigurato, anzi avrebbe degnamente dato il suo pregevole apporto all'antologia "Il Padre", curata dal nostro infaticabile Nazario.

    Sandro Angelucci

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  2. Bella poesia, come lo sono tutte quelle dedicate a coloro che sono venuti a mancare. Ma qui ci sono anche immagini molto originali anche se talvolta un po' criptiche a caratterizzare un dialogo che non è stato ancora troncato del tutto. Ed anche l'andamento ritmico ha una sua suggestiva valenza. Comunque al di là della poesia, sentite condoglianze

    Carla Baroni

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  3. Grazie come sempre al prof. Pardini, per l'ospitalità, a Sandro per -questo- apprezzamento, e a Carla per aver compreso quell'elemento che è giusto rimanga non detto: universalità della poesia. Grazie Carla per le condoglianze.Emanuele

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  4. Emanuele caro, mi hai commossa. Un ricordo intenso, pervaso di autentico dolore e, al tempo stesso dal desiderio di dare un continuum al tempo di tuo padre:
    "E di una lettera t’inoltro l’eco
    Saranno l’una dopo l’altra in fila..."
    Non li perdiamo gli Amori, amico caro, li lasciamo andare in un'altra dimensione. Non ci è chiaro come sia l'oltre, e il concetto non è legato solo alla fede, a mio avviso è ad ampio spettro, vale per tutti. Posso dirti che il tempo, oggi così 'avaro', ti saprà dare la presenza del tuo genitore nei momenti del bisogno. Non sappiamo dove vanno, ma siamo ceri di dove restano: accanto a noi.
    Vorrei accarezzarti per ogni verso,illuminare 'l'ombra del tuo silenzio',e soprattutto ringraziarti perchè ogni tributo a un padre è un atto di valore inestimabile.
    Maria Rizzi

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  5. Grazie di cuore Maria Rizzi, non trovo adeguata nessun'altra parola. Emanuele.

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  6. Carissimo Amico,queste mie sono parole un po' tardive, mi perdonerai l'assenza ( assenza da casa in realtà.. Scorrendo il blog ho trovato la "notizia" , data nel modo più consono , da Poeta qual sei.
    Sappiamo- anche io di recente ne ho vagliato tutto lo spessore- sappiamo come la Poesia porti consolazione all'animo ferito nel profondo, sappiamo anche che le parole degli amici sinceri riescano ad unirci nella partecipazione al nostro lutto....per questo sono qui con te, perché sebbene in ritardo voglio che tu mi "senta".
    Ricordo bene tutta la dolorosa storia di questo meraviglioso padre che alla fine hai perduto, e su questo non ci sono parole. Aggiungo solo che meglio di chiunque altro io, oggi,posso comprendere quello che provi,
    perché è ancora troppo recente e viva in me la perdita del mio amato compagno di tutta la vita.
    La tua poesia è più significativa di sempre, è toccante e struggente, è un manifesto di grandissimo amore.
    Il mio abbraccio di profonda commozione.
    Edda Conte.

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