sabato 11 luglio 2020

EDDA CONTE: "LA POESIA DELLE VACANZE"



Edda Pellegrini Conte,
collaboratrice di Lèucade

LA poesia delle vacanze  - Estate 2020

UNO


Musa che ascolta

  L'ombra lungo la via
nasconde la luce nell'andare dei passi
la rimuove il passare dell'ora...
resta nel cuore ombra compatta
se l'anima si chiude a quella forza
che infiamma divina i giorni.
  Arride l'azzurro 
nel suo  mistero profondo...
 ogni nuvola sparsa nel cielo
è pecorella che ripara all'ovile...
 altrove i nembi li trasporta
il vento di tempesta...
  Consolazione all'uomo
 nel dolore del vivere
 la Musa che ascolta il suo lamento.


 DUE

 Corteo storico al  borgo

Dolcemente si posa una farfalla
di fiore in fiore...
non  muove foglia.
Altre immagini  sfiorano la mente
di pensiero in pensiero..
Scendiamo per la festa al borgo
sulla via ripida e petrosa..
 si torce un po'  lo scorrimano
 di antica fattura...
 case  di pietra
 davanzali fioriti
 gerani dai forti colori
 tutto si addice al borgo medievale.
Passa lo storico corteo
 in costume sfilano i personaggi
volti impassibili ...seriosi...
 Il rullo dei tamburi  gli squilli delle chiarine
scendono nell'animo a ricordo della Storia.
Aria di festa...!


 TRE

Il Silenzio della Sera

Sotto un cielo di maiolica azzurra
 la sera si avvia
a scolorare i cespugli di ortensie...
Gli annosi tigli spandono profumi
da pendagli fioriti.
Ogni cosa di fresco sollievo respira.
A Levante  si fa blu notte il cielo
che nuova luce prepara ...
Vibrante e  inconsueto lirismo
esalta l'ora del silenzio
di questo antico borgo
che torna alla sua storia
senti allora
che Medioevo e Tempo nuovo
condividono la pace della sera.


QUATTRO
  
Il sacchetto di pigne

Nel parco a Casa Gori a pie' del monte
quante pigne invitano il pensiero
a rivedere i giorni del sorriso...
quell'ironia inconsapevole
che annullava i rimproveri paterni!
 Un sacchetto di pigne sulle esili spalle
che la severità educava all'ubbidienza.
 Troppo era il carico
alle gracili membra ancora in crescita
 mal nutrite...
Erano tempi di carenza e giorni di paura
anni di guerra
ti dovevi difendere
usando le doti di natura...
Gettavi una pigna e un'altra
e un'altra ancora...il sacchetto
alleggerito ti parlava  amico
sorridendo al tuo piccolo imbroglio
ti insegnava la vita.
Ogni pigna liberata ruzzolava ...
gracidava il rumorino  sulle pietre
 che pareva un canto...
tu, con passo più leggero
 baldanzoso ritornavi a casa.....


CINQUE
  
Una sera sul tardi

Nel buio
piccola magia grande
le lucciole!
tra la siepe e la legnaia  Santino fugge
felice fuga
dall'obbligo di cuccia..
Riporta la notte incipiente
la voce da  lontano
 oltrepassa gli alberi del bosco...
salta veloce  Max al richiamo
 come cerbiatto vola sui pendii....
chissà dove...
                chissà dove...!
Turba la quiete
insolita avventura
il tuo richiamo  d'ansia ...ansioso...
mi allontana dal tepore
di grata fiamma sotto il camino.
  
EDDA CONTE  -Luglio 2020


9 commenti:

  1. Da questo mio ritiro che favorisce relax e sempre nuove ispirazioni invio al prezioso amico Poeta e critico un affettuoso grazie per la sua infaticabile costante presenza.
    Edda Conte.

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  2. Le tue cinque liriche, Edda cara, che costituiscono la breve Silloge dedicata a queste strane vacanze, dimostrano quanto tu conosca gli ineffabili misteri della luce e della musica. Ti muovi su uno spartito di note che visitano il presente e il passato e mostri ancora una volta quanto sei capace di tessere linee di perfetta armonia con la natura - madre benigna:
    " Arride l'azzurro
    nel suo mistero profondo...
    ogni nuvola sparsa nel cielo
    è pecorella che ripara all'ovile..."
    Pur nel canto amaro ti è di conforto ogni elemento poetico di essa:
    "Gli annosi tigli spandono profumi
    da pendagli fioriti"
    e la bellezza che doni è soffio rispetto al vento della realtà.
    Conosci la vita cruda, amica bella, ma non indugi nel dolore, i versi delle chiuse sono sempre in levare. Dimostri quanto sia importante conservare nello scrigno del tempo i momenti di assoluta felicità e distillarne linfa per affrontare l'oggi e per non temere il domani. Il paese della memoria va custodito per sempre:
    "Nel parco a Casa Gori a pie' del monte
    quante pigne invitano il pensiero
    a rivedere i giorni del sorriso...
    quell'ironia inconsapevole
    che annullava i rimproveri paterni!"
    Abbandonarsi alle tue note dà nuovo senso al quotidiano... Grazie, amica mia. Ti voglio bene.

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    1. Grazie Edda, per la serenità delle tue liriche che infondono ottimismo dopo un periodo così funereo. Ci volevano a stemperare la tensione che ancora alberga nei nostri animi. Che Dio ti conservi sempre così.
      Carla Baroni

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  3. Sei sempre stata presente su Leucade e per tutti hai avuto parole di apprezzamento che danno gioia ad ogni autore, eppure avverto da qualche tempo un sentimento più completo nei commenti che non fai mancare a nessuno. Sei fantastica nella tua generosa spontaneità e sempre nuova nelle espressioni ricche di attenzione per ognuno di noi.
    Grazie amica carissima. Grazie perché ci sei.
    Un abbraccio di ammirazione e di affetto.
    Edda.

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  4. Ringrazio anche Carla Baroni per le parole rivolte alle mie liriche e in definitiva a me stessa. Ho molto gradito questo suo intervento attento gentile e spontaneo.
    Un carissimo saluto,
    Edda Conte





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  5. Comune denominatore di queste cinque liriche delle vacanze è una quiete che fa bene al cuore. C'è respiro, profumo di natura, la " consolazione all' uomo nel dolore del vivere". Ci si ritrova sotto un " cielo di maiolica azzurra" a sorridere e tutto crea una sinfonia di armonia vera. Complimenti cara Edda è un caro abbraccio.
    Loredana D'Alfonso

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  6. Carissima Loredana grazie! Le tue note di commento hanno la grazia che leggo nella tua immagine..E' sempre un piacere leggerti.
    Simpatia e cordialità.
    Edda.

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  7. Edda Conte non è solo in "vacanza", ma in queste liriche comincia la sua completa "totalità" dispositiva alla percezione artistica di sensazioni e valori includibili.
    Nascono così le immagini più intense dei fenomeni naturali (luce - ombre - nuvole - pigne - boschi - fiori - cielo...), dei memorari storico-culturali (il borgo, la sfilata storica, il silenzio, l'infanzia, la paura degli anni di guerra...), acute istantanee visioni (i cani, l'avventura del rifugio-richiamo nel tepore e nel turbamento).
    E' il "mondo" personalizzato della poetessa che trascende il suo esistenziale percorso tra ansie e gioie del tempo e della spazialità di eventi e presenze assolute.

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  8. Bellissima questa interpretazione dei miei versi in libertà..Marco dei Ferrari non viene mai meno all'originalità del suo pensiero.
    Ti ringrazio carissimo amico .
    Edda.

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