venerdì 22 settembre 2023

TRISAVOLO (1820-1901)

 

Nonno di nonno

trisavolo Pietro

austero guardiano

di orti boscagli vigneti

di raccolti campestri

carri di fieni e sterrati di buoi

fatiche di polvere e sudori

albe di semine e tramonti di veglie

pane latte e polenta

eri

parlavamo… parlavamo a Torino

perché percome perquando

non sapevi

di Cavour Garibaldi Mazzini

monarchia repubblica… libertà…

severo custode del tuo giorno

tumulo ignoto disperso e dissolto

oblio dei vivi

nonno senza traccia

che postero pensiero

rivela e ravviva

                                             Marco dei Ferrari

1 commento:

  1. Torna il poeta Marco De Ferrari, dopo lunga assenza, con versi che risuonano con l’inizio dell’autunno. Scomparse le parole taglienti, il ritmo a singhiozzo di molte sue poesie, qui la memoria affettuosa prevale su ogni altra riflessione. L’uomo “senza traccia” nella Storia, il trisnonno che non sa, non si domanda il perché dei grandi eventi che attraversano i suoi anni, e non importa nello svolgersi quotidiano della sua vita. La nostalgia dell’avo sembra cogliere di sorpresa, inaspettato, l’involontario ricordo, nato da chissà quale suggestione, nella mente del poeta; e con questi versi tenui “rivela e ravviva” l’austero guardiano di una vita che fu semplice di pascoli, olivi e vigneti
    Ringrazio il Prof Pardini per aver pubblicato questi bellissimi versi che Marco ha condiviso sulla mia casella di posta
    Isabella Conte

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